SPAGNA O ITALIA? Negli scorsi mesi le voci di mercato hanno affiancato alla Ducati diversi nomi di top driver spagnoli, tra cui quelli di Marc Marquez (Honda), Maverick Vinales (Yamaha) ed Alex Rins (Suzuki). I tre campioni spagnoli sono tra i pochissimi piloti ad avere invece già in tasca un contratto per il 2021 e anche per gli anni successivi, ultimo a firmare è stato il suzukista, la cui notizia di rinnovo fino al 2022 è giunta proprio nel weekend. Sarà forse per questo che Paolo Ciabatti, direttore sportivo di Ducati Corse, ci ha tenuto a sottolineare che, al di là delle voci, Ducati è una squadra italiana che ha in mente un futuro soprattutto costruito da piloti del nostro paese.
Presentazione Ducati Desmosedici GP20, Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci
FRECCE TRICOLORI D'altra parte già oggi le due punte del team di Borgo Panigale sono Andrea Dovizioso e Danilo Petrucci, il test driver (spesso wild card) è Michele Pirro, e per il team satellite Pramac Racing sta già correndo il giovane talento Francesco Bagnaia. Ma non è solo al promettentissimo vincitore dell'ePrix di un paio di domeniche fa che Ciabatti si riferisce quando, parlando con Sky Sport in questi giorni di quarantena da Coronavirus e con il campionato MotoGP fermo al palo, dipinge un futuro ancora ''azzurro'' per la Ducati.
Enea Bastianini alla festa Nolan
COPPIA DI TALENTI ''Sfortunatamente non possiamo fare grandi ragionamenti considerata la situazione e tutto si sposterà al 2022 però è vero che seguiamo da diverso tempo due piloti italiani''- ha spiegato Ciabatti in collegamento video con Antonio Boselli, facendo subito i nomi della ''coppia'' attualmente impegnata in Moto2 - ''Enea Bastianini e Lorenzo Baldassarri, soprattutto il primo. Per Baldassarri c'era anche l'ipotesi di passare in Avintia quest'anno, ma poi non se n'è fatto nulla. Va aggiunto però anche il nome di un pilota spagnolo, Jorge Martin''.
Andrea Iannone - Ducati Corse
RITORNO IANNONE Paolo Ciabatti non ha poi escluso un clamoroso ritorno di Andrea Iannone - attualmente fermo in attesa che si sciolga il nodo legato al controverso caso di doping in cui è coinvolto - in orbita Ducati. ''In questo periodo di clausura ci siamo sentiti con messaggi sui rispettivi instagram, c'è un rapporto di amiciza e affetto che non si è mai interrotto. Va detto che Andrea ha 30 anni e non si posizionerebbe perfettamente in un programma come quello del team Pramac, che ha il compito di far crescere giovani talenti. Detto questo, mai dire mai, io credo che abbia un grandissimo talento e sia un pilota velocissimo, si è un po' perso per strada per via di tanti motivi. Sta scontando una squalifica in cui non voglio entrare ma che è molto pesante per le accuse rivolte''.