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MotoGP 2021

Casey Stoner: "Mi sono ritirato perché guidare è diventato troppo facile"


Avatar di Simone Valtieri, il 21/10/21

3 anni fa - Stoner ha svelato all'evento Nolan il succoso dettaglio dietro al ritiro

Casey Stoner: "Mi sono ritirato perché guidare è diventato troppo facile"
All'evento Nolan organizzato nel nuovo pit building al Misano World Circuit, Casey Stoner ha svelato il succoso dettaglio dietro al suo precoce ritiro
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UN CASCO DA 10! Canguri, bandiere australiane, un tocco di rosso - naturalmente - unito al blu, nero e bianco: questo in estrema sintesi il casco che Nolan ha dedicato a Casey Stoner a 10 anni dall'ultimo titolo conquistato. Si chiama X-803 RS Ultra Carbon Casey Stoner 10th Anniversary e per celebrarlo è stato organizzato un evento ad hoc nel nuovissimo Pit Building del Marco Simoncelli - Misano World Circuit, a cui abbiamo partecipato potendo ascoltare la viva voce in collegamento dall'Australia della leggenda della MotoGP, ma anche quella di Alex Rins, Danilo Petrucci, Aaron Canet e Federico Caricasulo, tutti presenti alla conferenza diretta da Enzo Pannacci, CEO dell'Azienda bergamasca che quest'anno sponsorizza il Gran Premio del Made in Italy e dell'Emilia Romagna. La prima buona notizia è che Casey è apparso in ottima forma, dopo la notizia della malattia che lo ha colpito lo scorso anno.

TROPPO FACILE La prima domanda posta dal cerimoniere Alberto Vergani a Stoner è stata d'obbligo, forse una delle più inflazionate domande della storia del motomondiale, ma stavolta il pilota australiano ha trovato il modo di regalarci uno spunto nuovo circa le motivazioni del suo precoce ritiro: ''Sono cresciuto'' - ha spiegato subito Casey - ''E crescendo mi sono accorto che guidare la moto non era più la stessa cosa. Io ho sempre amato i motori 2 tempi, per me sono i veri motori da corsa, erano difficili e imprevedibili già in 250. Quando sono arrivato in MotoGP ho trovato che il quattro tempi fosse più facile da guidare, poi hanno introdotto l'elettronica che ci privava del controllo, poi le alette e le innovazioni aerodinamiche, una sofisticazione sempre maggiore. Io adoro guidare la moto e controllarla, mi piace quando le cose sono più difficili. Ma via via la MotoGP è diventata troppo facile''.  Poi Casey ha ribadito anche quanto già detto in passato: ''Adoravo comunque salire in sella, ma alla fine mi sono reso conto che alla guida dedicavo il 5% o il 10% del mio tempo, il resto era altro, e sapete tutti quanto io ami gli obblighi con i media...'' ha infine scherzato.

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MAESTRI E ALLIEVI Casey è stato interrogato anche su Valentino Rossi, che questo fine settimana scenderà per l'ultima volta in pista davanti al pubblico di casa sua, sulla pista di Misano Adriatico che sorge a una manciata di km da Tavullia. ''Seguivo Valentino con ammirazione sin dai tempi della 125, ho imparato tantissimo da lui, era un pilota che in sella riusciva a fare cose che gli altri non erano in grado di fare. Valentino è stato anche, sempre, molto bravo a mettere la stampa dalla sua parte'' - sottintendendo che a lui riusciva meno. A tal proposito, in conferenza stampa, Rossi ha risposto all'ex rivale in modo amichevole: ''Ho girato con lui per tutta la sua carriera, dal 2006 al 2012, ha dimostrato di avere un atlento naturale grandissimo sin da subito, dal primo anno con la Honda. Mi è piaciuto correre con lui, è stato sicuramente tra i più forti in assoluto''.

QUATTRO PER UN RISCATTO Ma oltre a Stoner, come detto, c'erano quattro ospiti d'onore e ambasciatori Nolan presenti in conferenza, perciò abbiamo chiesto cosa ne pensassero delle loro rispettive stagioni e se avessero voglia di dargli un voto, unite da un fil rouge di sfortuna e voglia di rivalsa. Danilo Petrucci, che con KTM farà la Dakar lasciando anch'esso la MotoGP a fine anno, ci ha risposto: ''Io la sufficienza non l'ho presa, perché l'anno prossimo non corro. Sono soddisfatto di quello che ho provato a fare, l'impegno è stato sempre 10 su 10, anche fuori dai box per organizzare il team, purtroppo il risultato non è stato quello atteso, per cui non sono pienamente soddisfatto''. Alex Rins, terzo lo scorso anno con la Suzuki e in difficoltà quest'anno dopo tante cadute, ha spiegato:  ''L'inizio della mia stagione è stato molto difficile, venivo da un buon anno ma è stato duro perché sono caduto tante volte, ma adesso la motivazione che ho è uguale a quella di inizio stagione e cercheremo di finire in modo molto forte''. Aaron Canet, autore di una buona seconda parte di stagione in Moto2, ha spiegato: ''All'inizio il mio anno è stato difficile con la Boscoscuro, ho fatto tante cadute, senza le quali sarei stato 4° nel mondiale, ma penso che il prossimo anno andrà meglio e con il team Pons, un team che sa come si vince, posso lottare per vincere il mondiale''. Infine Federico Caricasulo, che dopo l'anno d'esordio in Superbike è tornato a correre nelle Supersport: ''La prima parte di stagione non è stata sufficiente, abbiamo fatto fatica a fare risultato, dopo ho cambiato squadra e da lì in poi abbiamo fatto un bel lavoro, sia nel CIV che con il podio finale di Portimao, per quello sono contento e sicuramente questo mi dà morale per l'anno prossimo''.


Pubblicato da Simone Valtieri, 21/10/2021
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