Altro cambio in vista per il format della MotoGP. Se lo scorso anno è stata decisa la rivoluzione 2023 con l'introduzione delle sprint race del sabato pomeriggio in tutti gli appuntamenti del mondiale, i cambi previsti per la prossima stagione sono invece di entità molto minore. Al momento il formato della classe regina prevede due sessioni di prove libere (P1 e P2) al venerdì i cui tempi combinati permettono ai dieci più veloci di accedere direttamente alla Q2 del sabato, il segmento di qualifiche decisivo per la pole position. Questo fa sì che in entrambe le sessioni ci si giochi qualcosa, e specialmente nei weekend in cui il meteo è incerto, anche la P1 può avere un ruolo decisivo addirittura sull'esito della gara, perché se piove nel corso della P2 e si resta fuori dai dieci, si è costretti a passare dalle forche caudine della Q1 (due soli piloti avanzano in Q2) e, se non ci si qualifica, si parte dalla quinta fila in poi.
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NUOVO FORMATO Il cambio proposto da Dorna e FIM per il 2024 è di piccola entità, ma sostanziale. Si andrebbe a togliere la classifica combinata, rendendo esclusivamente la P2 (di 60 minuti) qualificante per la Q2. Così facendo i 45 minuti di P1 diventerebbero una sessione effettiva di prove libere deputate esclusivamente ai settaggi della moto e alla ricerca del feeling per ogni pilota. Resta invariato tutto il resto del formato con le prove libere di 30 minuti prima delle qualifiche (lo scorso anno si chiamavano FP3, quest'anno ufficialmente solo FP, visto lo status di unica sessione di effettivo ''Free Practice'') ancora attive, e con sprint race e gara lunga a coronare il weekend.
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LE REAZIONI I piloti sembrano essere sostanzialmente tutti d'accordo che tale novità porterà dei benefici al loro lavoro, anche se toglierà un pizzico di brivido rendendo di fatto meno interessante per gli spettatori il lavoro della P1. ''Mi sembra buono, così avremo più tempo per lavorare sulle moto, ma ci serviranno anche più treni di gomme anteriori per farlo'', specifica Bagnaia. ''In questo momento ne abbiamo dieci per tutto il fine settimana, dovrebbero aggiungerne almeno una o due''. Sulla stessa linea il commento di Martin, che in conferenza stampa ha spiegato: ''Sono d'accordo con Pecco, avremo più tempo per lavorare sul passo gara''. Si sarebbe potuto anche cambiare formato da subito, più precisamente da Silverstone al rientro dalla pausa estiva, ma a mettersi di traverso sarebbe stata la Ducati, che non ha intenzione di perdere il vantaggio tecnico accumulato sui rivali fino a questo momento della stagione. E visto che per un cambio di regolamento serve l'unanimità dei team, se ne parlerà, dunque, nel 2024.