TIRA E MOLLA Il prossimo 10 ottobre si dovrebbe correre sul Chang International Circuit di Buriram la terza edizione del GP Thailandia. In tempi di pandemia di Covid-19 ancora galoppante il condizionale è d'obbligo, come abbiamo ben imparato nel corso del 2020 e proprio la gara asiatica sembra una di quelle più in dubbio tra le 19 presenti nella seconda bozza di calendario pubblicata dalla MotoGP. Nelle ultime 24 ore, infatti, si è assistito a un rincorrersi di voci e smentite sul destino di questo appuntamento che lascia più di qualche dubbio.
LE VOCI SUL RINVIO AL 2022 Tutto è iniziato martedì, quando sulla stampa locale si sono diffuse delle notizie che riportavano la decisione del governo di Bangkok di posticipare l'inizio del nuovo contratto con la MotoGP dal 2021 al 2022, a causa ovviamente delle incertezze legate al coronavirus. Già lo scorso anno il GP Thailandia fu tra i primi appuntamenti cancellati a causa della pandemia. Una nuova rinuncia non stupirebbe dunque, anche considerando il fatto che il motomondiale ha già dovuto annullare i test in programma questo mese a Sepang, dopo che la Malesia ha dichiarato lo stato d'emergenza per l'aumento di casi di Covid-19 sul territorio nazionale. Per lo stesso motivo, la Dorna nel mese di gennaio ha annunciato il rinvio a data da definirsi delle gare in programma in primavera negli Stati Uniti e in Argentina.
Partenza MotoGP Thailandia 2019
LA SMENTITA Quest'oggi è stato lo stesso circuito di Buriram a intervenire sulla questione, smentendo quanto circolato ieri: ''C'è stato un malinteso. In realtà, il governo stava annunciando che la posticipata gara del 2020 sarà invece ospitata nel 2021. Continuiamo ad andare avanti e non vediamo l'ora di ospitare il GP Thailandia sul nostro circuito il prossimo ottobre''. Una spiegazione un po' arzigogolata, frutto forse di qualche dietrofront giunto dai piani alti. L'evento è infatti supportato dalle autorità nazionali, soddisfatte delle grandi ricadute positive per il paese registrate per le edizioni del 2018 e 2019 della gara.
BRNO ALZA BANDIERA BIANCA La Thailandia, che ha una popolazione di quasi 70 milioni di abitanti, ha finora registrato un numero contenuto di contagi da coronavirus, di poco superiore ai 21mila casi, con circa 800 positivi registrati quotidianamente negli ultimi giorni. In attesa di scoprire se quello di questa settimana è stato davvero solo un malinteso, riportiamo l'uscita di scena di un'altra sede storica del motomondiale dal novero delle possibili sedi per il campionato 2021 (attualmente c'è ancora da assegnare lo slot di fine luglio): Brno e il GP Repubblica Ceca si sono chiamati fuori in quanto i lavori alla pista richiesti non possono al momento essere sostenuti. La MotoGP ha già dovuto assegnare una doppia gara al Qatar per rimediare all'annullamento della già citata trasferta primaverile nel continente americano. Il circuito di Losail ospiterà inoltre i test prestagionali di Moto2 e Moto3 di marzo al posto di Jerez, per garantire che l'intero paddock sia in Qatar per il primo mese di campionato, evitando insidiosi trasferimenti e possibili quarantene.