RE SENZA CORONA E così si avvia a mesta conclusione la brillante carriera di Andrea Dovizioso, un campione senza corona nel massimo campionato, al pari di Dani Pedrosa e Loris Capirossi, Max Biaggi e Randy Mamola, campioni che il titolo lo hanno solo sfiorato, e che hanno avuto la sfortuna di incontrare sulla loro strada campionissimi all'apice delle loro carriere. I vari Lawson, Roberts, Rossi, Stoner, Lorenzo e Marquez. Nella giornata di sabato il Dovi ha fatto sapere a Lin Jarvis - managing director della Yamaha - tramite il suo manager Simone Battistella, che per il posto di tester per la casa di Iwata nel 2021 non se ne farà niente, mettendo così di fatto la parola fine al suo impegno nel motomondiale.
Andrea Dovizioso (Ducati)
RESTA L'APRILIA Ci sarebbe in realtà ancora un'ultima possibilità, ma è legata a doppio filo allo sfortunato Andrea Iannone, invischiato in uno strano caso di doping e che a giorni (forse a settimane), dovrebbe conoscere il suo destino. Se la squalifica inflittagli dalla FIM sarà confermata, in Aprilia avranno bisogno di un pilota veloce e affidabile, e quello potrebbe essere proprio Andrea Dovizioso. Per lo stesso posto si è offerto anche Cal Crutchlow, un altro gran bel pilota che rischia di guardare dai box o da casa la MotoGP 2021, ma con il rifiuto di ''Dovi'' alla Yamaha, la casa giapponese potrebbe interessarsi proprio al britannico per il ruolo di tester, visto che con Jorge Lorenzo, in lizza peraltro proprio per un ruolo di tester in Aprilia, il rapporto si è offuscato.
MotoGP 2020, Honda - Lucio Cecchinello Racing, Honda RC213V: Cal Crutchlow
FUOCO DENTRO Sotto questo punto di vista è ancora tutto in divenire, la soluzione più probabile però è che, con Iannone assolto, Cal finisca in Yamaha e Dovizioso sia out. Intervistato da Sky Sport nel weekend, il pilota forlivese aveva dichiarato: ''Se mi sento pronto al ruolo da collaudatore? Anche se è stato un anno complicato e non con belle sensazioni per fare il risultato, il fuoco c'è, infatti non avere la possibilità di correre l’anno prossimo non è una bella cosa. Perciò mi vedrete correre con il cross. Questo fa capire che c'è il fuoco dentro, però dipende che fuoco è. Succedono tante cose, ci sono tante dinamiche che bisogna gestire bene per tirar fuori il massimo, quest’anno non è stato facile. Il tester? I piloti non vogliono farlo, di base... ed è il motivo per cui con il mio manager abbiamo lavorato tanto. Nei prossimi giorni vi faremo sapere. Quando vedo gli highlights del passato mi viene ancora la pelle d'oca''. Uno spiraglio, appunto, nulla di più.