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MotoGP 2023

MotoGP Americhe 2023: Bagnaia cade ancora! Vince Rins, secondo Marini


Avatar di Simone Valtieri, il 16/04/23

1 anno fa - Rins è perfetto e bissa il successo del 2019, poi Marini e Quartararo

MotoGP Americhe 2023, la cronaca e i risultati della gara di Austin
Bagnaia cade proprio come in Argentina e saluta altri 25 punti. Rins è perfetto e bissa il successo del 2019 su Marini e Quartararo. Tante le cadute
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Alex Rins vince il Gran Premio delle Americhe e porta sul primo gradino del podio il team di Lucio Cecchinello, in quella che si rivela essere una gara a eliminazione! Sono tantissimi infatti i piloti a finire per terra ad Austin, tra cui - ancora una volta - Francesco Bagnaia e - di nuovo - quando era in testa. Non cade invece Rins, che è perfetto e bissa il successo del 2019 con la Suzuki, con Luca Marini che festeggia il primo podio in carriera in MotoGP e Fabio Quartararo un'insperata terza posizione. Vinales e Oliveira portano le Aprilia ai piedi del podio, con il leader del mondiale Marco Bezzecchi soltanto sesto, in difficoltà ma, almeno lui, a traguardo, davanti a Zarco, Morbidelli, Di Giannantonio e Augusto Fernandez. Gli altri? Quasi tutti caduti, nell'ordine: Alex Marquez, Martin, Aleix Espargaro, Miller, Bagnaia, Mir, Nakagami e Binder, che si rimette in piedi e chiude 13°. Ritirato Oliveira

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PRONTI, PARTENZA: GIU! Si spengono i semafori e inizia il rodeo texano! Prima curva e Bagnaia si prende la corda tenendosi ben stretto la prima posizione davanti ad Alex Rins. Si centrano invece in curva 3 Alex Marquez e Jorge Martin, due dei protagonisti più attesi, terminando la loro gara con una lunga scivolata sull'asfalto texano. Davanti Bagnaia e Rins prendono un po' di margine su un super Jack Miller, scattato dalla decima posizione, davanti a Marini, Quartararo e Bezzecchi. Il terzo protagonista perso nel corso del primo giro è Aleix Espargaro, che si gira in curva 12 con una chiusa di anteriore e compie una sorta di testacoda, salutando ogni possibilità di ben figurare.

RINS PRESSA PECCO Dietro a Bagnaia, Rins e Miller si mette un sempre coraggioso Quartararo che riesce a superare Marini e mettersi dietro entrambi i centauri della VR46 con Bezzecchi sesto. Chiudono la top ten dopo due giri Zarco, Oliveira, Binder e Vinales con Morbidelli 11° davanti a Mir. Nei primi quattro giri Rins non molla la coda di Bagnaia e cerca di non farlo scappare via, senza però riuscire a portare un attacco al ducatista. Nella top ten si registra solo la lotta dalla settima posizione in giù con tantissimi piloti, dal 7° al 15°, raccolti in un fazzoletto. L'elastico tra i primi due continua nel corso dei primi giri, con Miller e Rins che ritoccano a ogni passaggio il record della pista, ma Bagnaia che gira più o meno sugli stessi tempi.

JACK A TERRA! Dopo sei giri Bagnaia, Rins e Miller viaggiano non proprio insieme ma con un margine di e metro su Quartararo, con Marini e Bezzecchi che mettono nel mirino il francese davanti a loro. Sempre bella la lotta per la settima posizione con Zarco, Vinales e Oliveira ingarellati tra loro. Il ritornello di questi giri è sempre lo stesso: Rins si avvicina molto a Bagnaia nei settori centrale, poi il ducatista allunga nel T4 e riesce a tenere la prima posizione sul rettilineo. Al termine del sesto giro arriva il ritiro di Raul Fernandez per un problema all'abbassatore dell'Aprilia, e poi soprattutto - arriva la caduta di Jack Miller, che viene sbalzato in highside e salute un podio che stava costruendo giro dopo giro. Dietro di loro Quartararo viene avvicinato da Marini, mentre Bezzecchi ha perso un po' di terreno dal compagno.

CADE PECCO! Ma la gara continua a mietere favoriti: l'ottavo giro è fatale per il numero 1 Pecco Bagnaia, che si stende in curva 3 e finisce nella ghiaia, salutando altri 25 punti, come in Argentina. Se non fosse per le sprint race, Pecco - che è caduto due volte su tre gare - pagherebbe una classifica molto più severa. Alex Rins ringrazia e raccoglie la prima posizione, con Quartararo terzo pressato da Marini, e Bezzecchi quarto che allunga virtualmente nella classifica del mondiale, ma deve guardarsi le spalle da Vinales e Zarco che si avvicinano. Al giro 9 cade anche Joan Mir, con il vento che soffia sulla pista di Austin che continua a dare molto fastidio un po' a tutti.

RINS SE NE VA, ALTRE DUE CADUTE Senza Bagnaia, Rins guadagna decimo dopo decimo sui due inseguitori, e porta a più di 2'' il suo margine sulla coppia Quartararo-Marini, con Bezzecchi che viene ripreso da Vinales, con Zarco, Oliveira e Binder tutti molto vicini. Un pò più staccato, in nona posizione, c'è Franco Morbidelli, che viaggia in solitario. Non finiscono però i colpi di scena in quella che diventa sempre di più una gara a eliminazione. Brad Binder va prima lungo, poi forza per recuperare e finisce per terra. Ad ogni modo il sudafricano riparte per raccogliere qualche punticino, visto che ci sono 15 piloti ancora in pista. Anzi 14, perché al giro successivo in curva 1 si stende anche Takaaki Nakagami che si ritira.

MARINI SECONDO Passata metà gara, Quartararo sembra poter ricucire su Rins, rosicchiando qualche decimo allo spagnolo, vincitore qui nel 2019. Non è lui però che si incarica dell'inseguimento, bensì Luca Marini che al giro 13 rompe gli indugi, supera il francese e si mette all'inseguimento del leader. Il gap, però, non sembra scendere con costanza, ma andare più che altro ad elastico. Ma se uno dei VR46 è in palla, l'altro fatica, con Bezzecchi che viene passato da Vinales e Oliveira e scivola in sesta piazza. Davanti Rins decide che non è il momento di scherzare e torna a tirare, portando il suo vantaggio su Marini a due secondi e mezzo, mentre Marini sembra riuscire a guadagnare qualche metro su Quartararo.

POCHE EMOZIONI Negli ultimi giri torna un po' ad accorciarsi il margine di Rins su Marini, ma ci sono sempre oltre 2 secondi di sicurezza per l'hondista sul pilota della Ducati. Quartararo sembra accontentarsi del terzo posto, mentre Vinales e Oliveira sono i candidati alla quarta posizione, con Bezzecchi che deve difendersi da Zarco. Ottavo è salito Morbidelli, che precede Di Giannantonio e Augusto Fernandez. Poi i tre tester Bradl, Pirro e Folger davanti al rientrato Binder. Sono questi i 14 piloti in pista, e restano in queste posizioni fino al penultimo giro, quando cade Stefan Bradl e ne restano in piedi solo 13. Arriva la bandiera a scacchi e Rins vince come nel 2019, con 3 secondi abbondanti di margine su Marini e 5 su Quartararo. Il resto della classifica, è quella già raccontata in questo paragrafo.

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Pubblicato da Simone Valtieri, 16/04/2023
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