''Sembra di rivivere il passaggio di Rossi dalla Honda alla Yamaha''. Questo è stato il commento del campione del mondo Francesco Bagnaia sulla trattativa che vede Marc Marquez intenzionato a lasciare la Honda per approdare nel team satellite della Ducati, Gresini Racing. In realtà le differenze ci sono e parecchie, intanto Rossi era in un momento apicale della sua carriera e approdava in un altro team ufficiale, l'opposto di quanto si possa dire ora dello spagnolo, dopodiché la trattativa di Rossi fu condotta sottotraccia e Valentino, con David Brivio, annunciò il cambio di casacca ad accordi presi. In questo caso, invece, il caso è sin dall'inizio mediatico, avvalorato dai resoconti degli inviati di Sky Antonio Boselli e Fabio Donato Grosso. Tutto si è svolto, e si sta svolgendo dunque, alla luce del sole (o quasi, anche in questo caso), con Marquez che gioca con i media, lancia il sasso e ritrae la mano, enuncia sentenze sibilline e ripete a memoria le solite frasi fatte.
COSA CI È CHIARO Ad oggi la situazione, sembra essere piuttosto chiara nei suoi punti chiave. Marquez era stufo dell'assenza di risultati e di progressi sulla sua moto, per cui in qualche modo i contatti con Ducati sono iniziati. Dei quattro team della casa di Borgo Panigale, due possono muoversi in autonomia con la scelta dei piloti (VR46 e Gresini Racing), per gli altri due, invece: citofonare Ducati Corse. In effetti il posto più sensato per Marquez sarebbe stato al fianco di Jorge Martin in Ducati Pramac, con a disposizione la Desmosedici più aggiornata, ma sembra che lo spagnolo abbia rifiutato l'accordo di due anni propostogli da Pramac perché intenzionato a volerne uno solo. E allora si sarebbe fatto avanti il team Gresini Racing (o viceversa), a cui starebbe bene la singola stagione con il campionissimo in sella alla moto che è oggi di Fabio Di Giannantonio, nel team dove ritroverebbe il fratello Alex. A questo punto il nodo resta solo se e come Marc riuscirà a svincolarsi dagli accordi con Honda, con la quale ha un contratto in scadenza al termine della stagione 2024.
MotoGP Gigi Dall'Igna general manager Ducati Corse (credits: Ducati Motor)
LE PAROLE DEI ''BOSS'' In questo scenario vanno contestualizzate le dichiarazioni dei grandi boss della Ducati, in primis quelle del Generale Manager Gigi Dall'Igna, che intervistato sempre da Sky al termine del Gran Premio del Giappone, si è lasciato sfuggire un: ''Ha deciso di lasciare la Honda per salire su una Ducati non ufficiale, questo sottolinea il fatto che voglia la nostra moto e non può che fare piacere'', per poi ritrattare: ''Questo è quello che ho sentito, chiaramente non c'è ancora l'ufficialità del pilota, quello con Honda credo sia un contratto complicato da rompere''. Queste esternazioni vanno a corroborare quelle fatte nel weekend precedente, in India, dal direttore sportivo Paolo Ciabatti, che aveva raccontato ai canali ufficiali della MotoGP: ''Per quanto riguarda Gresini, sembra che abbiano questa opportunità e che stiano aspettando la decisione di Marquez. Parlerà con la dirigenza in Giappone e prenderà una decisione che spetta a lui e al team. Noi, come Ducati, abbiamo sotto contratto solo quattro piloti''.
Test MotoGP Sepang 2023, Alex Marquez (Gresini Racing MotoGP Ducati)
UN ANNO È L'IDEALE E allora tutto spinge verso questa soluzione con l'unica voce contraria, autorevole, di Livio Suppo, ex team principal di Marquez in Honda, che una settimana fa diceva di non essere tanto convinto che Marc potesse lasciare il suo posto con facilità e che quindi alla fine resterà dov'è. Ma perché lo spagnolo avrebbe rifiutato un contratto di due anni con Pramac per approdare in un team satellite (con cui, comunque, Enea Bastianini dimostrò lo scorso anno si possono fare cose egregie)? Intanto perché semplicemente ha voglia di vincere e tornare a competere per il titolo, e una Ducati vecchia di un anno non necessariamente andrà più lenta di quella nuova, in questo caso citofonare ''Bezzecchi'' per conferme. Ma soprattutto perché un anno è un'opzione ideale per Marquez e lo rende libero di trattare con chi vorrà per la stagione 2025, quando potrebbe avere innanzi tantissime opzioni sul tavolo, visto che scadranno un sacco di contratti. Così potrebbe decidere di restare in Gresini, potrebbe, in caso di titolo, finire nel team ufficiale o in Pramac, e - ancora - potrebbe andare in KTM, dove stanno cercando di schierare un terzo team, e chissà che non provino a rilevare proprio il Gresini Racing dalla Ducati.