La moto di Mazinga ha un'estetica forte e una guida dal sapore autentico. E' la moto giusta per farsi notare. Bellissimo da usare il mille quattro cilindri.
Marca / Modello | Kawasaki Z1000 |
Prezzi a partire da: | 13.090 € |
Omologazione: | Euro4 |
Valutazione Media: |
Qualità Il livello delle finiture è semplicemente altissimo, non c’è una plastica posticcia o mal assemblata
Prestazioni Il 4 cilindri gira fluido e regolare, ma potente. Capace di viaggiare in sesta a 40 km/h, per poi riprendere come un toro alla carica
Strumentazione Sistemata un po’ troppo sotto i denti, così che leggerla in movimento non è un'operazione immediata
Peso 220 kg non sono uno scherzo, e quando il gioco si fa duro bisogna armarsi di fisico e lavorare di gambe per farla danzare
Un piccolo sforzo economico supplementare, e equipaggiate la vostra Z con l'ABS, molto utile visto il peso non indifferente.
Ok anche il classico verde Kawa, ma nell'ombroso nero Flat Ebony la Z1000 sembra urlare al mondo la sua rabbia primordiale.
Modello | 2021 | 2020 | 2019 | 2018 | 2017 | 2016 | 2015 | 2014 |
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- | - | 8.600 | 8.100 | 7.700 | 7.200 | - | - | |
- | - | 9.200 | 8.600 | 8.200 | 7.600 | - | - |
Il look da streetfighter della nuova Kawasaki Z1000 non ama le mezze misure: se la precedente giocava d'azzardo, con questa ad Akashi hanno spinto ancor di più sull’acceleratore (del design). Il cupolino è più piccolo e in prossimità del parafango, con i due minuti fari a Led a muso di pantera. La coda è più rastremata, e a cambiare leggermente è anche la posizione di guida, più bassa di sella ma anche più caricata sul davanti grazie a un manubrio dalla piega più bassa. Fulcro è il 4 cilindri in linea raffreddato a liquido (142 cv) dall'inedito albero a camme e nuovi i condotti di aspirazione. Sulla ciclistica si è lavorato di fino: rimane il classico telaio doppio trave in alluminio, a cambiare semmai sono le sospensioni, con la nuova forcella Showa BPF da 41 mm con regolazioni separate e dalla taratura particolarmente curata.
A catturare l'attenzione è prima di tutto il motore. Fino a 6.000 giri la spinta è dolce e regolare, quando poi la coppia cede il passo alla potenza il quattro cilindri tira fuori l’anima da corsa ingabbiata nei suoi grossi cilindri, allungando come un forsennato fino alla zona rossa. Con la cavalleria che aumenta di poco, i benefici semmai sono da ricercarsi nella rapportatura, decisamente accorciata e perfetta per una moto da sparo come la Zetona, e nel sound, con l’aspirazione che sembra inghiottire l’asfalto. La nuova Kawasaki Z1000 è di fatto un’evoluzione in chiave sportiva del modello passato: rimane una moto dal peso consistente, non è un fulmine nei cambi direzione, ma è precisa, stabile e assolutamente competente. Anche con l’assetto standard copia perfettamente il manto stradale, con l’avantreno rigoroso e fedele.