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Yamaha VMax


Avatar Redazionale, il 07/12/09

15 anni fa - A FAVORE: motore incredibile, finiture impeccabili, stile azzeccato CONTRO: peso, agilità sullo stretto

A FAVORE: motore incredibile, finiture impeccabili, stile azeccato CONTRO: peso, agilità sullo stretto


MISTER OLIMPIA In fatto di muscolatura la nuova VMax non è seconda a nessuno. Non c'è un centimetro quadrato del suo metallo (e non ce ne è poco...) che non esprima forza e potenza. Il grosso quattro cilindri a V è il maggiore imputato di una manifesta superiorità e appartenenza ai pesi massimi; tutto il resto si raccorda in un'armonia cibernetica ben azzeccata. Solo qualche elemento, come per esempio l'enorme disco posteriore con flangia carenata, sembra eccessivo, per il resto l'estetica si specchia nell'anima di una moto davvero unica.

LUNGA, MASSICCIA E RIFINITAIn sella si sta comodi, rilassati, con le gambe lievemente in avanti (ma molto allargate) e il busto solo dolcemente inclinato alla ricerca del manubrio. Da qua la visuale sembra proiettata verso l'orizzonte più lontano piuttosto che la porzione d'asfalto più vicina alla ruota anteriore; chissà perché... Ogni finitura è impeccabile, ricca, assolutamente perfetta.


VIRGOLE NERETrovarsi a cavalcare un V4 da 1.679 capace di sputare 200 cv ed una coppia di 166,8 Nm non è da tutti i giorni e al pronti via la VMax mantiene le promesse. È sufficiente partire un po' allegri per sentire la gomma posteriore che stride e fuma dietro di se. Insistendo, anche la seconda marcia riesce a "scollare" la gomma dall'asfalto e con un po' di mestiere è facile disegnare lunghe strisce nere anche in terza. Urrà!

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LENTA SUL LENTO AGILE SUL VELOCE  Le prestazioni, soprattutto in accelerazione, e la sensazione di forza che esprime questa moto sono quindi mostruose. Questa VMax però sorprende per quanto sia godibile, anche quando si tratta di cimentarsi in un tratto guidato. Quando si fa manovra o si deve svoltare ad un incrocio gli oltre 300 kg si sentono tutti, l'avantreno è pesante e occorre spingere per bene sul manubrio perché la ruota non "cada" all'interno. Poi appena si prende un minimo di velocità la VMax si trasforma ed è facile apprezzare la "rotondità" con cui raccorda ogni curva.

EQUILIBRIO STABILE Logico, non è una libellula lo sterzo molto aperto e l'interasse chilometrico non la rendono una supersportiva, e nel misto la BKing si allontana forte di una ciclistica più "normale" e del peso inferiore. Però la VMax è molto equilibrata, si guida più facilmente di quel che uno pensi, e frena anche molto bene (l'ABS è di serie) con un feeling perfetto ai comandi. Solo aumentando la propria cattiveria nella guida si è lievemente disturbati da un certo "effetto ascensore", un "su e giù" della sospensione posteriore quando si passa dal gas chiuso a quello aperto. Probabilmente il cardano ci mette del suo...

ESCLUSIVA ANCHE NEL PREZZO Inutile negarlo, i 22.500 Euro necessari per accaparrarsi una delle nuove VMax (prenotaili solo on line al sito www.new-Vmax.com)  non sono bruscolini. Eppure è una moto che incarna perfettamente e nel modo più completo il desiderio di strafare, di lasciarsi andare con la consapevolezza che non si tratta solo di una moto da bar.


Pubblicato da , 07/12/2009
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