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Prova video

Triumph Bobber Black 2018: la prova su strada in video


Avatar di Danilo Chissalé, il 19/12/17

7 anni fa - Caratteristiche, pregi e difetti della nuova Triumph Bobber Black

La Bobber di Triumph è più cattiva, sempre più nera e la ciclistica è finalmente all'altezza, divertirsi con stile è possibile

NUOVO LOOK La Triumph Bobber Black si rifà il trucco per la stagione 2018. Le novità rispetto al modello 2017 sono tante e significative, dall’estetica alla ciclistica. I tecnici inglesi hanno messo mano alla loro due ruote monoposto che ha ben figurato nel 2017, diventando il Fastest-selling model superando le 6.000 unità vendute nel corso dell’anno, correggendo alcuni difetti e rendendola ancora più affascinante e piacevole da guidare.

DARKER Partiamo dall’aspetto estetico. La Nuova Triumph Bobber Black è ancora più…Black. Le cromature presenti sul MY 17 lasciano il posto a finiture che si alternano tra nero lucido e opaco. Tante le componenti che hanno ricevuto il trattamento “abbronzante”: dal silenziatore alle pedane con i relativi comandi, il manubrio compresi riser e leve, i carter motore, la sella, il sostegno del faro, le frecce e chi più ne ha più ne metta. Le livree disponibili sono solo due, ovviamente nere, Jet Black e l’opaco Matt Jet Black.

MEANER Il cuore pulsate della nuova Triumph Bobber Black è il classico bicilindrico parallelo High Torque da 1200 cc, condiviso con la sorella Bobber, opportunamente pepato in grado di sviluppare 77 cv con una coppia massima di 106 Nm a 4000 giri/min, il 10% in più rispetto al propulsore T120 montato sulle Bonneville. Rimane il sistema di alimentazione Ride by Wire con due mappature selezionabili, rain e road, così come il controllo di trazione disinseritile. Inedito è il Cruise Control, azionabile tramite un comodo singolo pulsante sul blocchetto sinistro del manubrio. Nuovo anche il sistema di scarico, composto da un’unita a doppia camera e silenziatori più corti con taglio a fetta di salame, che in combinazione con l’airbox, dona alla Bobber un sound gasante, da ribelle. Per chi volesse ancora di più, dal ricco catalogo accessori dedicati alla Bobber, può scegliere i silenziatori in alluminio sviluppati dalla Vance&Hines rigorosamente con finitura nera.

STRONGER I difetti della vecchia Bobber non erano di natura estetica, tant’è che la linea è rimasta quasi immutata, bensì di ciclistica. La forcella e l’impianto frenante non erano all’altezza delle prestazioni della Bobber. Gli ingegneri Triumph hanno rivisto e corretto il progetto, fornendo alla nuova Bobber Black una componentistica adeguata, migliorando il piacere di guida e la sicurezza. Ora all’anteriore la forcella è marchiata Showa (al posto della KYB della Bobber tradizionale) con steli robusti da 47 mm e 90 mm di escursione utile, che insieme alla ruota da 16 pollici rendono decisamente più muscolosa la Bobber Black. Nuovo anche l’impianto frenante, davanti guadagna (era ora) un disco in più, marchiato Brembo con pinze assiali a due pistoncini che agiscono si dischi da 310 mm di diametro, al posteriore rimane la pinza mono pistoncino Nissin unita al disco da 225 mm. Tutto ciò è tenuto a bada dal sistema ABS di serie.

OLD STYLE, NEW TECH La Bobber Black è una moto che gioca con le sue linee vintage, ma ha una dotazione tecnica decisamente da 21° secolo. La strumentazione digitale vuol simulare quella analogica dei tempi che furono, in realtà è ricca di informazioni e ben leggibile. Anche il faro tondo, d’obbligo per ricreare l’effetto nostalgia, nasconde la tecnologia high-tech Full LED con sistema DRL e il marchio Triumph incastonato nel proiettore. Se a colpo d’occhio avete notato dei carburatori, sappiate che quei burloni degli ingegneri vi hanno attirato nel loro tranello, in realtà dietro di essi si celano i doppi corpi farfallati, stesso discorso per il mozzo della ruota posteriore che simula l’aspetto dei freni a tamburo.  

SU MISURA La Bobber Black, cosi come la sorella tradizionale, offre la possibilità di regolare a proprio piacimento la posizione di guida, si può quindi optare per una guida roadster, un po' più caricata in avanti, o lo stile cruiser arretrando il registro e distendendo braccia e gambe… a voi la scelta. Regolabile anche la strumentazione analogico/digitale, che può essere settata in posizione rialzata o bassa e piatta come sulle moto da corsa inglesi degli anni 50. Il manubrio basso e largo e la sella radente al suolo (solo 69 cm da terra) aiutano nella gestione del peso non proprio da libellula (236 kg) soprattutto nelle manovre da fermo.

TUTTO DAVANTI Girata la chiave e percorsi i primi metri, la nuova Bobber mette in mostra subito i cambiamenti a livello ciclistico. La nuova ruota davanti da 16”, in combinazione con la forcella Showa da 47 mm, offrono un dinamismo davvero strabiliante per la tipologia di moto, la superficie maggiorata dello pneumatico evita le improvvise chiusure dell’anteriore, difetto che penalizza leggermente la versione con ruota da 19”. Migliorata anche la frenata che ora, grazie al doppio disco da 310 mm e alle pinze Brembo, è più efficace fin da subito e richiede meno forza alla leva.

ELASTICITÀ’ Il cuore della Bobber Black è lo stesso della sorella cromata, ne ricalca quindi tutti i pregi. La coppia è pronta a spingervi fuori da ogni curva, come la mano possente di un titano, ed è sempre disponibile qualsiasi rapporto abbiate inserito. Unico appunto da farle è un accenno di On-off alle basse andature, dove un po' di fluidità in più non guasterebbe. Il cambio sembra una serratura che scatta, tanto la leva è netta e decisa nei suoi movimenti, l’innesto delle marce è favorito dalla leggerissima frizione.

MAPPA OK Sul toboga di curve che circonda Marbella, reso viscido da un imprevisto acquazzone, abbiamo potuto testare l’efficacia della mappatura Rain del motore che smorza l’impeto poderoso del bicilindrico di Hinckley, rendendo la Triumph Bobber Black piacevole da guidare anche in condizioni meteo avverse. Quando il sole è tornato a fare capolino tra le nubi, la mappatura Rain è stata rimpiazzata dalla Road, ed è subito libidine. Il motore torna a spingere a piena potenza, e il ritorno verso Malaga è puro divertimento.

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ROTONDA La Triumph Bobber Black, come tutte le moto del suo segmento, va guidata in maniera rotonda e pulita, la ciclistica efficace e il potente impianto frenante invoglierebbero a forzare il ritmo, ma a raffreddare i bollenti spiriti ci pensa la scarsa luce a terra, a grattare a terra non sarà il vostro ginocchio, bensì la pedana… le moto per farlo sono altre. Non fraintendete, la Bobber Black vi farà comunque divertire, anche sulle strade da pieghe.

DOTAZIONE TURISTICA Le moto Bobber, per definizione, sono moto spartane in cui tutto il superfluo viene rimosso a favore della purezza stilistica e della leggerezza, anche la Triumph Bobber Black rispetta a pieno questa filosofia, eccezion fatta per due piccole chicche da moto turistica. Stiamo parlando del sistema Cruise Control facile ed intuitivo, grazie all’azionamento a singolo pulsante, e delle manopole riscaldate che ci hanno scaldato le mani sui monti spagnoli. La nuova Bobber Black sarà in vendita in Italia a partire da 14.350 euro.

ABBIGLIAMENTO 

Casco LS2 Spitfire Sunrise: Lo Spitfire è un casco jet dal look vintage e retrò, che incontra i gusti degli amanti del Cafè Racer e non solo. Dispone di pratico occhialino parasole, e comodi interni traspiranti e ipoallergenici per una calzata sempre comoda.  Il casco è prodotto con calotte di diversa misura a seconda della taglia proposta e permette così di offrire una perfetta proporzione tra il volume del casco e la taglia del motociclista, mantenendo inalterato il grado di protezione e sicurezza.- Peso: 1150 +/- 50gr.
Prezzo: 120 euro

Giacca Ixon Motors: Un bel chiodo in pelle bovina, con inserti trapuntati su spalle e gomiti e fregi color bianco-crema. L'aspetto è vintage, non la tecnologia, dotato di imbottitura invernale completa estraibile (tiene caldo per davvero) ha due zip per la ventilazione sul petto, per l'utilizzo nella mezza stagione e inserti elasticizzati sui fianchi. Non ingessa troppo alla guida, non sembra di aver addosso un'armatura medioevale e si può indossare comodamente anche quando la moto rimane in garage. Nella norma le protezioni, presenti su gomiti e spalle, non manca l'inserto per il paraschiena. Quattro le tasche (più due nell'imbottitura) di cui una impermeabile.
Prezzo: 349,90 euro

Pantaloni Mottowear Gallante: Jeans dalla linea semplice ed elegante, la vestibilità è tradizionale e li rende comodi sia in sella che a passeggio.  i designer di MottoWear hanno utilizzato il cosiddetto denim grezzo, che è un materiale solido e traspirante di colore blu intenso senza i segni e graffi artificiali tipici della lavorazione stone wash.
Prezzo: 180 euro

Guanti Ixon PRO 70'S HP: Guanto in morbida pelle di capra, comodissimo e molto caldo. Oltretutto, l'esterno è impermeabile e traspirante. Certificati CE, questi guanti dal sapore classico hanno il polsino piuttosto corto, con regolazione a bottoni. Morbide, inoltre, le protezioni sulle nocche che anche dopo diverse ore di guida non fanno male. .
Prezzo: 79,90 euro

Scarpe Stylmartin Seattle Evo: Sneakers dal taglio urbano, prodotte utilizzando pelle vintege ingrassata e idrorepellente. La suola è realizzata in gomma ad alto grip, perfetta sui pedali della Albero in prova. La sicurezza è fornita dalle protezioni per il malleolo e dall'inserto fluo riflettente sul tallone. La chiusura è a lacci, disponibili in due colorazioni: black/fluo e silver. Il design made in Italy è unisex, rendendo questa sneaker utilizzabile da uomini e donne. 


Pubblicato da Danilo Chissalè, 19/12/2017
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