Dopo la minimoto, arriva la prima Pit bike omologata per uso stradale. A proporla è la Polini, maniaca della miniatura che nemmeno quando si tratta di mezzi omologati si "allarga" troppo. L'abbiamo provata, ecco come va.
NE MINI NE MAXI In gergo si chiamano "pit bike", in pratica sono una via di mezzo tra una minimoto e una moto vera. Un settore nella quale la Polini crede fortemente, tanto che nel 2006 con le pit bike ha organizzato un doppio trofeo monomarca, uno per la versione supermotard e uno per quella da fuoristrada.
COSTA POCO Dopo un anno di prove e sviluppo nei kartodromi e nelle piste italiane, l'azienda di Alzano Lombardo (piccolo paese in provincia di Bergamo) ha deciso di mettere in vendita la sua XP4 Street al prezzo di 2.500 euro chiavi in mano. "Nemmeno questa volta siamo riusciti a costruire una moto vera" se la ride Simon Polini, ironizzando sul fatto che l'azienda di famiglia ha edificato le sue fortune sulle minimoto, oltre che sulle trasformazioni e le parti speciali per scooter e motori motociclistici di ogni tipo.
CUORE JAP La XP4 è costruita attorno a un propulsore Honda monocilindrico quattro tempi e quattro marce, un progetto acquistato dalla Polini e perfezionato con una sofisticata parte elettronica e con un tubo di scarico con terminale di alluminio. Omologata Euro2, la XP4 Street è più piccola del 20% rispetto a una 125 tradizionale, ha ruote da 10 pollici simili a quelle di uno scooter, può circolare regolarmente per strada ma, date le misure ridotte, con il solo conducente.
PESO FORMA L'aspetto è quello di una supermotard, piccola ma comunque cattiva e grintosa, con l'aggiunta dei componenti obbligatori per il codice stradale, quindi fanali, indicatori di direzione, specchietti retrovisori, cavalletto laterale e targa. In 68,5 kg di peso troviamo tutto quello che serve per divertirsi, in sicurezza: freno a disco anteriore da 200 mm, disco posteriore da 150 mm, sospensioni Paioli con monoammortizzatore posteriore regolabile nel precarico molla e collegabile al forcellone su due differenti posizioni, per una risposta più morbida o più rigida a seconda delle esigenze, in tipico stile supermotard.
PERPLESSOPiù che una moto, sembra un giocattolo, ma la XP4 Street è ben costruita, curata nei particolari come una raffinata 125, è esteticamente piacevole e, proprio come una moto vera, suscita emozione. Ma tutto questo non è sufficiente per convincermi, per togliermi le perplessità: a che servirà, ci si chiede, un mezzo del genere?
PICCOLA MA ACCOGLIENTE Con me c'è Francesca, giovane appassionata di moto e laureanda in veterinaria; Francesca ha già avuto modo di provare la XP4 Street e il suo entusiasmo è sicuramente contagioso. "Vedrai che ti piacerà, che ti divertirai a guidare", mi ripete un paio di volte prima di salire in sella. Rimango scettico, ma il primo impatto è sicuramente positivo, oltre ogni aspettativa: al di là delle dimensioni ridotte, la piccola Polini è accogliente, quasi come un 125 "normale".
SUPER MANEGGEVOLE Il manubrio è ben conformato, le pedane e i comandi posti nella giusta posizione, il peso contenutissimo promette maneggevolezza micidiale e grande facilità d'uso. La sensazione è naturalmente differente da quella che trasmette una moto di dimensioni maggiori, bisogna farci un po' l'abitudine, ma il pessimismo iniziale comincia a venire meno. La strumentazione digitale è nascosta dietro ai tubi dei freni e si vede poco, mentre la chiave di avviamento è spostata sulla plastica destra del serbatoio. Un po' rinfrancato premo il bottone di avviamento e il motore parte immediatamente, emettendo il classico rumore di un piccolo monocilindrico quattro tempi.
ANTITRAFFICO Dentro la prima, mollo la frizione ed entro nel magico mondo delle pit bike, dapprima facendomi largo nel delirante traffico della provincia di Bergamo, quindi disimpegnandomi tra le belle curve di una stradina secondaria di montagna. Immediatamente si prendono le misure di questo strano mezzo e si comincia a pensare che Francesca aveva ragione, non stava esagerando: la XP4Street è effettivamente divertente e piacevole. La potenza contenuta sotto i dieci cavalli limita le prestazioni, ma non il gusto della guida, le ruote da 10 pollici consentono pieghe di tutto rispetto, i dischi frenate sicure, le sospensioni rigorosità e comfort. Insomma non è affatto quel giocattolo che sembra guardandola.
FATECI L'OCCHIO Naturalmente non bisogna pensare alla pit bike come a una moto vera, non bisogna utilizzare gli stessi parametri, ma se si vede cosa si può fare con l'XP4Street in pista, si rimane impressionati. Peccato solamente per il cambio un po' duro e non del tutto preciso, ma i tecnici della Polini assicurano che i modelli in vendita saranno a punto anche sotto questo aspetto.
PROMOSSA - L'XP4 Street è più divertente di uno tradizionale scooter e meno impegnativa di una normale 125, adatta a spostarsi nel traffico e non solo. I costi di acquisto e manutenzione sono ridotti al minimo indispensabile e, in definitiva, per un certo tipo di utilizzo può rappresentare un'alternativa alle solite due ruote. Con il vantaggio di poter essere caricata facilmente in macchina e di poter essere utilizzata per divertimento, spendendo pochissimo, in uno dei tanti kartodromi sparsi in tutta Italia. Per contro, non permette il trasporto di un passeggero e nel traffico richiede ancora più attenzione di una moto normale, perché le dimensioni ridotte ne limitano la visibilità negli specchietti degli automobilisti distratti.