Fascino e cura dei dettagli da special, eppure le XSR 900 e XSR 900 GP sono moto prodotte in serie da Yamaha. Le due ammiraglie della fortunata gamma Faster Sons sono state compagne di Motorbox per una settimana, ci hanno rapito il cuore con il loro aspetto, ma ci hanno anche saputo dimostrare che sotto al vestito vintage c’è molto di più, nello specifico tutta la tecnologia che la Casa di Iwata ha a disposizione, ma andiamo con ordine.
- A tutta nostalgia
- Invito al ballo
- Evoluzione di un capolavoro
- Classico moderno
- Avanguardismo
- Il prezzo della bellezza
Yamaha XSR 900 e XSR 900 GP: preferite la nuda o la sportiva?
A TUTTA NOSTALGIA
A godersi la XSR 900 GP è stato Ale, che si è abbandonato alla nostalgia della sua gioventù in sella alla racer replica giapponese, andando a riscoprire tutti i luoghi cult di una Milano – quella dell’inizio degli anni ‘90 – che ormai non c’è più, o meglio, è mutata a passo svelto, come solo la tecnologia sa fare. San Babila, il Duomo, i locali dell’aperitivo e i fenicotteri per conquistare le fiamme del tempo, ad accompagnarlo nel suo tuffo nel passato non potevano esserci forme e colori più adeguati: la XSR 900 GP ricorda da vicino la Yamaha 500 con cui Wayne Rainey si aggiudicò ben 3 mondiali. Al semaforo o parcheggiata davanti al locale dell’aperitivo gli occhi dei passanti erano tutti per lei, rapiti dai dettagli e dagli inganni – come la cover monoposto che ricorda quella squadrata della GP, o i supporti del cupolino con tanto di coppiglie – studiati da ingegneri e designer.
Yamaha XSR 900 e XSR 900 GP: il viaggio trai ricordi di gioventù di Ale
INVITO AL BALLO
A risvegliare Ale dal suo sogno nostalgico ci ho pensato io – che in quegli anni lì a momenti non vagivo nemmeno – in sella alla “mia” XSR 900, che ha spianato la strada alla GP e a tutte le altre Faster Sons oggi in gamma. Sta tutta nel nome la filosofia di queste moto: la traduzione letterale sarebbe “Figlie Veloci”, segno che l’estetica è legata all’heritage, ma la tecnologia è moderna sotto tutti i punti di vista. Dunque spazio alla bella guida, una bella giornata all’insegna delle pieghe per sfruttare i numerosi punti di forza delle XSR, dal motore CP3 alla ciclistica di pregio, senza dimenticare l’elettronica allo stato dell’arte.
EVOLUZIONE DI UN CAPOLAVORO
Yamaha XSR 900 e XSR 900 GP: accoppiata telaio motore da riferimento
Sulle 500 GP degli anni ‘80 e ‘90 fece il suo esordio il telaio perimetrale in alluminio “Deltabox” – con tanto di targhetta che faceva sbavare Ale sulle moto del tempo – e opportunamente evoluto e aggiornato lo ritroviamo anche sulle due XSR ai giorni nostri, a conferma che Yamaha in questa soluzione tecnica non ha mai smesso di crederci e a ragion veduta. Infatti, seppur con peculiarità dinamiche differenti – dovute prevalentemente alla posizione in sella – le due sport heritage hanno caratteristiche di guida da moto sportiva: comunicative, precise e agili, grazie anche al peso ridotto per entrambe (200 kg per la GP, 193 per la nuda, entrambe con pieno di tutti i liquidi), frutto di ottimizzazioni che hanno riguardato anche la realizzazione del telaio. Al gioiello della corona, Yamaha ha affiancato sospensioni pluri-regolabili su entrambe le versioni e impianto frenante di alto livello, con tanto di pompa freno radiale Brembo: basta un dito per avere decelerazioni decise ed efficaci.
CLASSICO MODERNO
Yamaha XSR 900 e XSR 900 GP: il CP3 è garanzia di divertimento... si vede?
Se il telaio Deltabox è una pietra miliare dal passato possiamo affermare che il motore CP3 sia un “instant classic”, ovvero un’icona dei giorni nostri e che, siamo pronti a scommettere, verrà ricordato nella storia di Yamaha come uno dei migliori motori mai prodotti dal colosso nipponico. Il tre cilindri da 119 CV e 93 Nm è senza dubbio tra i nostri favoriti per l’uso su strada: elastico e con un buon allungo, con la coppia sempre pronta a far schizzare le due XSR fuori dalle curve… spesso con la ruota anteriore che punta al cielo, e negli anni s’è saputo anche ingentilire nella risposta al gas.
DOTAZIONE ALL’AVANGUARDIA
Yamaha XSR 900 e XSR 900 GP: il display è moderno, ma la grafica vintage non poteva mancare
Non poteva che essere allo stato dell’arte la dotazione elettronica, che mette la ciliegina sulla torta e conferma che, se ancora ce ne fosse bisogno, le due XSR 900 sono moto moderne a tutti gli effetti. Il “know how” è quello maturato con la superbike di casa, ovvero la R1, direi che come sigillo di garanzia non è affatto male. Attorno alla piattaforma inerziale si sviluppano tutti gli aiuti alla guida (controllo di trazione, impennata e sbandata, oltre all’ABS Cornering) finemente personalizzabili in base ai propri gusti, mentre con i D-mode sulla XSR 900 e i Riding Mode sulla GP si può lavorare sul carattere del motore.
PREZZO
Yamaha XSR 900 e XSR 900 GP: facciamo un Milano-Cortina?
Sognare – come abbiamo fatto noi – non costa nulla, acquistare qualcosina in più sì. Nello specifico il prezzo di listino della XSR 900 2024 parte da 11.599 euro, per la GP bisogna mettere in contro 13.499 euro, anche se il nostro consiglio è di sceglierla con la carenatura integrale (che esalta l’effetto amarcord a livelli altissimi) e lo scarico Akrapovic inclusi nel Racer Pack. Così facendo il prezzo sale a 16.671 euro f.c.