GIUNGA URBANA Le città di oggi sono affollate, caotiche e rumorose. La soluzione? Secondo le istituzioni e le case costruttrici è l’elettrico, per le automobili ma anche per le due ruote. Per le moto l’elettrificazione è una soluzione ancora prematura, ma per gli scooter il futuro è già qui. Tantissimi sono gli scooter elettrici, di ogni tipo e dimensione, la Vespa invece è unica nel suo genere… anche con le batterie al posto della benzina! Dopo la versione ciclomotore arriva Vespa 70: 70 km/h di velocità massima per circa 70 km di autonomia, curiosi di scoprire come va? Allora bando alle ciance e dai che si va!
- Look e finiture
- Motore, batteria e autonomia
- Come va, pregi e difetti
- Prezzo e accessori
- Scheda tecnica
- Abbigliamento
Vespa Elettrica 70
Per molti elettrico significa futuro, linee ispirate a navicelle spaziali o robot dei manga. Ovviamente non per Vespa, che per il suo scooter sceglie ancora le linee iconiche e senza tempo che negli anni l’anno resa apprezzata in tutto il mondo. Che è elettrica te ne accorgi solamente dai fregi sulla power unit, dal cravattino e bordature di colori inediti e, ovviamente dalla scritta Elettrica sulla fiancata. Ah, giusto, mancherebbe anche lo scarico, per il resto inconfutabilmente Vespa. Un tocco di modernità, però, non le manca affatto: fari full LED e display digitale con connettività Bluetooth ne sono l’esempio. Grazie all’app MIA è possibile infatti collegare il proprio smartphone alla strumentazione e godere di tutta la tecnologia di oggi: gestire le chiamate e la musica (a patto di avere un casco con auricolare), oltre che a tenere a bada le informazioni del veicolo come la percentuale della carica batteria utilizzata, statistiche degli ultimi 30 viaggi, notifiche push legate allo stato di carica della batteria, numero cicli di ricarica eseguiti e la sua posizione.
FINITURE CURATE La grande differenza rispetto alla maggioranza dei competitor a batterie sta proprio nella qualità della realizzazione. Come da tradizione le finiture della Vespa Elettrica 70 non lasciano spazio a critiche, i materiali sono di buona fattura: la plastica è poca e di buona qualità, senza contare che la scocca – come vuole la tradizione – è realizzata in lamiere d’alluminio.
Vespa Elettrica 70
CUORE ELETTRICO Al suo interno, ovviamente, non c’è un motore termico ma un tecnologico motore elettrico di tipo brushless, posizionato vicino al mozzo della ruota posteriore, in grado di erogare una potenza continua di 3,6 kW e una potenza di picco di 4 kW (5,4 CV): valori che, uniti a una coppia motrice alla ruota nell’ordine dei 200 Nm, consentono di ottenere prestazioni superiori a quelle di un tradizionale scooter 50 cc. Rispetto alla Vespa Elettrica ciclomotore non ci sono modifiche all’hardware, batterie e motore sono gli stessi, ma sono stati ottimizzati i software per ottenere migliori prestazioni.
AUTONOMIA E TEMPI DI RICARICA Ovviamente quando si parla di veicoli elettrici giocano un ruolo fondamentale l’autonomia offerta dal pacco batterie e i tempi di ricarica. La prima varia in base alla modalità d’erogazione scelta tra ECO, che limita la velocità massima a 45 km/h e permette di coprire circa 100 km, e POWER che mette a disposizione tutte le prestazioni ma solo per 60-70 km. Questi sono i dati dichiarati dalla casa che non si discostano troppo da quelli che ho potuto rilevare nella mia prova. Ora le note dolenti: la batteria della Vespa non è estraibile, ciò vuol dire che per ricaricarla dovrete trovare una colonnina o attaccarla ad una presa domestica nel box, il che ne limita la versatilità. Il tempo standard necessario per una ricarica completa è pari a 4 ore (con tensione di 220V) e Vespa garantisce oltre 1.000 cicli di ricarica prima di avvertire un leggero deterioramento del pacco batterie. Superati i mille cicli, la batteria conserva in ogni caso l’80% della sua capacità e rimane perfettamente utilizzabile.
Vespa Elettrica 70
PRATICITÀ Elettrica o no, la Vespa è pur sempre uno scooter e la praticità è un aspetto da non sottovalutare. Il pacco batterie si trova esattamente dove si troverebbe il motore termico – ovvero sotto il vano sottosella – ciò dunque permette di non sacrificare nemmeno un litro di capacità… già abbastanza risicata. Come per le sorelle a benzina, sotto alla sella ci sta solamente un casco jet di piccole dimensioni, per altre tipologie di casco o jet riservati ai capoccioni bisogna attingere al catalogo accessori e acquistare il bauletto in tinta, che può ospitate anche un casco integrale. Per la borsa della palestra o le casse d’acqua minerale la pedana quasi piatta è perfetta, mentre per gli oggetti di piccole dimensioni c’è il vano nel retroscudo, dotato di presa USB per la ricarica dello smartphone.
Vespa Elettrica 70
COME SI GUIDA La posizione in sella è quella tipica di tutte le Vespa: busto eretto e seduta comoda, con la sella a 790 mm da terra, ciò permette anche a chi non gioca in NBA di toccare con facilità il terreno e di gestire con la giusta confidenza i quasi 140 kg di peso, non pochi ma ben distribuiti. Buono lo spazio anche per un eventuale passeggero che può fare affidamento su pedane dedicate e le maniglie cromate che corrono lungo il perimetro posteriore della sella.
PROCEDURA D’ACCENSIONE Per percorrere i primi metri, anzi il primo metro, è necessario capire la procedura d’accensione. Non basta girare la chiave e premere il pulsante, sulla Vespa Elettrica bisogna confermare con il tasto Mode la modalità di guida desiderata – premendo per qualche secondo il selettore – e solo quando apparirà la scritta ready sul display si potrà partire… accompagnati da un sibilo che tanto mi ricorda quello della metropolitana. Sarò integralista ma a me il rumore del motore termico manca!
PROGRESSIONE DOLCE Se pensiamo all’elettricità e alla sua rappresentazione nel mondo dei film, Flash ma anche Saetta McQueen, ci si aspetterebbe che la Vespa bruci lo 0-100, pardon 0-70 km/h, in men che non si dica. Beh così non è, l’erogazione è progressiva e lineare… lo spunto tipico dell’elettrico (almeno a 4 ruote) non c’è. Il motivo va cercato nella destinazione finale di questo tipo di veicolo: la Vespa 70 strizza l’occhio a neofiti e gentil sesso, meglio smussare la verve degli elettroni e rendere lo scooter più gestibile, con buona pace per chi sognava già di sverniciare tutti allo scattare del verde.
Vespa Elettrica 70
RE DEL TRAFFICO In sella alla Vespa il traffico dell’ora di punta non fa paura. Svelta negli slalom grazie alle misure extra small e all’agilità tipica, ci si muove silenziosamente… quindi occhio agli automobilisti distratti che oltre a non vedervi non vi sentiranno nemmeno! Al di fuori delle code il comportamento dinamico della Vespa è buono, nonostante sia un furetto la stabilità non ne risente nemmeno sulle curve affrontate con piglio allegro. L’unica minaccia per la Vespa sono le buche: le ruote piccole – 12 pollici davanti e 11 dietro – non aiutano le sospensioni a filtrare le asperità.
COME IN F1 La frenata merita un capitolo a sé. Usandola in maniera tradizionale il funzionamento è valido, con il freno posteriore a tamburo molto potente e il disco anteriore che va strizzato con più forza per avere decelerazioni importanti… ma qui entra in gioco la tecnologia che cambia ancora una volta il modo di guidare. La Vespa Elettrica, infatti, è dotata del sistema KERS (Kinetic Energy Recovery System) proprio come le moderne F1, che utilizza l’energia cinetica per ricaricare le batterie e nello stesso tempo rallentare il veicolo, una volta capito come funziona non ci sarà più motivo di attaccarsi ai freni se non in caso di emergenza.
Tirando le somme si può dire che la Vespa, anche in versione futuro, è sempre unica nel bene e nel male. Il prezzo di listino è alto, 6.710 euro, ma la qualità costruttiva e la garanzia del blasone sono punti a favore, specialmente se i competitor sono prodotti da piccole start up che spesso sono delle meteore. Da buona Vespa non mancano certo gli accessori con cui personalizzarla: oltre al già citato bauletto ci sono caschi, zaini, borse in cuoio, portapacchi e tanto altro ancora.
VESPA ELETTRICA 70: SCHEDA TECNICA
Vespa Elettrica 70
Motore | Motore elettrico Piaggio brushless con sistema di recupero dell’energia KERS (Kinetic Energy Recovery System) |
Potenza | 3,6 kW (4 kW di picco) |
Coppia | 200 Nm alla ruota |
Batteria | Batteria Piaggio al litio da 4,2 kWh, celle LG Chem, caricabatteria integrato |
Voltaggio batteria | 48 V |
Capacità batteria | 86 Ah |
Tempo di ricarica | 4 ore (con tensione di 220 V) |
Struttura portante | Scocca in lamiera di acciaio con rinforzi strutturali saldati |
Sospensione anteriore | Monobraccio con molla elicoidale e monoammortizzatore idraulico |
Sospensione posteriore | Monoammortizzatore idraulico |
Cerchio ruota anteriore | In lega di alluminio pressofusa 3,00x12” |
Cerchio ruota posteriore | In lega di alluminio pressofusa 3,00x11” |
Pneumatico anteriore | Tubeless 110/70-12” |
Pneumatico posteriore | Tubeless 120/70-11” |
Freno anteriore | A disco in acciaio ø 200 mm con comando idraulico |
Freno posteriore | A tamburo ø 140 mm con comando meccanico |
Lunghezza/larghezza | 1870/735 mm |
Altezza sella | 790 mm |
Passo | 1350 mm |
- Casco: Caberg Riviera
- Giacca: Ixon Torque
- Guanti: Hevik Garage R
- Pantaloni: Ixon Mike
- Scarpe: Stylmartin Core Wp