I monopattini elettrici sono praticamente ovunque, nelle piccole e nelle grandi città, sempre più diffusi e sempre più utilizzati. Si possono amare, si possono odiare, ma tutti quelli che li provano - anche i più scettici - non possono non riconoscerne la praticità.
Comparativa monopattini elettrici: i nuovi re della città a confronto
MODELLI PER TUTTI Come per le auto (e per le moto), anche il mercato dei monopattini elettrici offre modelli per ogni tasca e ogni esigenza. Alcuni sono meglio equipaggiati, altri più curati o rifiniti, altri ancora più adatti a salire e scendere dai mezzi pubblici, e altri che non sfigurano neppure su qualche sterrato leggero. Per questo motivo abbiamo deciso di spaziare, e proporvi una selezione di monopattini davvero ampia. Tre sono a trazione anteriore, tre a trazione posteriore, pesano dai 12 ai 20 chilogrammi, hanno autonomie dai 15 ai 50 km, e prezzi che vanno dai 200 agli 800 euro.
Comparativa monopattini elettrici: il casco Sena Rumba, particolare della parte anteriore
SICUREZZA PRIMA DI TUTTO Come vedete nelle immagini di questo servizio e nel video, tutti quanti indossiamo casco (il Rumba dello specialista Sena), giacca con protezioni per spalle e gomiti e guanti con protezioni per le mani. Perché i monopattini sono comodissimi, ma per farsi male basta davvero poco. E per rinfrescarsi la memoria, ecco le regole per muoversi sicuri sui monopattini.
- Fiat 500 Iride
- Ducati Pro-III
- Lexgo R8 Lite
- Segway Ninebot E25E
- Xiaomi Mi Essential
- NIU KQi3 Pro
- Casco Sena Rumba
- Conclusioni
FIAT 500 IRIDE
Comparativa monopattini elettrici: Fiat 500 Iride, visuale di 3/4 anteriore
La novità assoluta che non avete ancora visto da nessun’altra parte, il monopattino con il design più originale tra quelli della nostra comparativa. Il grande cerchio luminoso al centro del piantone fa molto “ring” a LED usato dagli influencer, ma in realtà richiama il faro della Fiat 500 elettrica, la BEV più amata dagli italiani. E la piccola citycar torinese torna anche nella pedana, con lo skyline della città di Torino. Lo stile è ricercato, con tanta attenzione ai dettagli e ai particolari: dal cavalletto ben integrato al mozzo anteriore carenato che riprende le linee della pedana, ma anche nella forma del freno destro che avvolge il campanello.
Comparativa monopattini elettrici: Fiat 500 Iride, l'ampia pedana
PICCOLO MA COMODO Nonostante sia compatto e progettato per entrare nel (piccolo) bagagliaio della Fiat 500, l’Iride offre una pedana molto larga, per tenere i piedi paralleli e viaggiare comodi anche cambiando postura durante la marcia. Una rarità la regolazione in altezza del manubrio; per richiudere il monopattino, però, dovete riportarlo nella posizione centrale.
APERTURA/CHIUSURA Il blocco del piantone ha una doppia sicura che fa viaggiare tranquilli. Velocissime le operazioni di chiusura e apertura, con il manubrio che si aggancia bene al parafango. C’è un solo, piccolo difetto: il baricentro del monopattino è proprio dove c’è il blocco per la regolazione del manubrio. Nella norma il peso: sulla bilancia il Fiat 500 Iride stacca 15 kg.
DISPLAY E APP
Comparativa monopattini elettrici: Fiat 500 Iride, il sottile display a colori
Il display a colori mostra l’essenziale: velocità attuale, livello della batteria e modalità di guida selezionata. Decisamente più completi i dati accessibili dalla app, che si associa al monopattino tramite il QR code sul piantone: da qui possiamo tenere sott’occhio lo storico degli spostamenti e dei consumi, e perfino i km percorsi da tutti gli Iride del mondo. La app permette inoltre di abilitare altri tre utenti a cui prestare il monopattino.
Comparativa monopattini elettrici: Fiat 500 Iride
BLOCCO MOTORE Al primo utilizzo il monopattino va configurato tramite la app, altrimenti il motore non parte. Una seccatura? Forse, ma anche una sicurezza in più contro i malintenzionati. Fiat 500 Iride si sblocca infatti solo tramite Bluetooth, oppure inserendo un codice manuale, impostato in precedenza tramite la app. Meno male, perché se uno si dimentica il telefono a casa o gli si scarica la batteria, c’è il rischio concreto di rimanere a piedi.
COME VA
Eccellente il comfort di marcia: oltre alla pedana larga e al manubrio regolabile in altezza, le ruote da 10” con camera d’aria assorbono molto bene buche e asperità, aiutate anche dalla valida sospensione posteriore. Attenzione, però: è molto bassa, e si finisce spesso per grattare sugli affioramenti dell’asfalto o sui piccoli dislivelli.
Comparativa monopattini elettrici: Fiat 500 Iride
SI MUOVE TRANQUILLO Il motore posteriore ha un’erogazione tranquilla, perfetta per chi non ha fretta di scappare via ai semafori. Non molta la potenza complessiva, e lo si avverte nelle salite che si incontrano in città. Efficace il freno a disco posteriore, mentre quello elettrico è meno modulabile. Molto utile in città la luce posteriore che lampeggia quando si frena. Quattro le modalità di guida disponibili:
- Normal: per un impiego quotidiano equilibrato
- Sherpa: per risparmiare batteria
- Sport: velocità massima a 20 km/h
- Pedestrian: per le aree pedonali, velocità limitata a 6 km/h
AUTONOMIA E PREZZO
Comparativa monopattini elettrici: Fiat 500 Iride, la luce diurna anteriore
L’autonomia è quella di un mezzo a forte vocazione urbana, leggero e compatto: alla velocità massima si coprono circa 10 km, che diventano più del doppio viaggiando in modalità Sherpa. Il Fiat 500 Iride va benissimo come monopattino a sé, ma è perfetto se abbinato alla piccola Fiat 500: si può ricaricare dal bagagliaio dell’auto, e volendo c’è anche la borsa fatta su misura. Prezzo? 699 euro.
SCHEDA TECNICA FIAT 500 IRIDE
Motore | posteriore, 250W |
Freni | posteriore, a disco + elettronico |
Velocità massima | 20 km/h |
Peso | 15 kg |
Autonomia | 30 km |
Ruote | 10”, con camera d’aria |
Dimensioni (aperto/chiuso) | 1.000 x 400 x 1.100 mm (1.000 x 400 x 465 mm) |
Prezzo | 699 euro |
DUCATI PRO-III
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III, visuale di 3/4 anteriore
Il più massiccio, pesante e potente monopattino della nostra prova: 20 chili e mezzo, non proprio bruscolini! Porta il nome Ducati, e non è solo un adesivo appiccicato su un monopattino qualunque. La parte bassa del manubrio ha una piccola carena e affusolate luci diurne. Il design è sportivo, con le linee sinuose del telaio e il codino che integra il LED posteriore.
MASSICCIO Il monopattino si apre e chiude in un attimo (diversamente dal “cugino” City Cross-E), ma il manubrio non rimane agganciato al parafango: appoggiandolo a terra, o nel bagagliaio dell’auto, finisce inevitabilmente per staccarsi. Non è il mezzo ideale per salire e scendere dai mezzi pubblici, insomma, ma perfetto per gli spostamenti più lunghi, in tutta comodità e sicurezza.
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III, il cupolino frontale
BATTERIA La batteria da quasi mezzo kWh, con un tempo di ricarica di 9 ore, garantisce infatti un’autonomia record: 50 km nella modalità Eco, e più di 20 nella modalità Sport, che alza la velocità massima fino a 25 km/h. Peccato solo che la presa di ricarica, nascosta dietro lo scudetto Ducati sulla pedana, non sia facile da raggiungere.
DISPLAY E APP
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III, il cruscotto centrale
Il display è di chiara ispirazione motociclistica: un vero e proprio cruscotto, dove sono riportati i normali dati di marcia e della batteria, ma anche il contachilometri parziale e totale. Il Ducati Pro-III è poi l’unico monopattino della nostra prova dotato di chiave NFC: il motore si sblocca solo avvicinandola al display. Sotto al manubrio c'è una presa USB per ricaricare lo smartphone.
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III, la chiave NFC per lo sblocco del motore
APP La app Ducati Urban e-mobility (sviluppata da Italdesign e migliorata nell’ultima versione) permette di bloccare il motore, tenere sotto controllo il livello di carica della batteria, ma anche cambiare la modalità di guida, registrare le uscite e localizzare il monopattino sulla mappa.
COME VA
Comoda la posizione di guida, con il manubrio alto, le manopole sagomate e la pedana larga, che fa sentire più stabili. Le ruote sono tubeless da 10 pollici, che assorbono le asperità meglio di quelle in gomma piena, per un comfort più che discreto.
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III
FRENI TOP Oltre al recupero di energia in rilascio qui troviamo non uno, ma ben due freni a disco. Come sugli scooter, la leva di sinistra controlla il freno dietro, quella di destra il freno davanti. Ben modulabile per la media dei monopattini, l’impianto garantisce spazi di frenata irrisori, anche alla velocità massima. Occhio al peso del corpo, però, che nelle staccatone alla Pecco Bagnaia è meglio portare un po' indietro, per non rischiare di cappottare.
MOTORE
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III
Il motore da 350W (con una potenza di picco di oltre mezzo kW, ossia 0,7 CV) è nella ruota posteriore: non teme le salite e l’erogazione è sempre pronta, fin quasi aggressiva. Ma col nome che porta questo monopattino, non poteva essere da meno. Se non avete fretta, meglio le modalità Eco e Drive, che vanno a 15 e 20 km/h, oltre a quella limitata a 6 km/h per le aree pedonali. Comodo il cruise control, che si attiva tenendo premuto l’acceleratore per qualche secondo.
PREZZO
Comparativa monopattini elettrici: Ducati Pro-III, il telaio in magnesio
Il prezzo del Ducati Pro-III? In linea con quello della V4 – pardòn – con le doti del monopattino: 799 euro.
SCHEDA TECNICA DUCATI PRO-III
Motore | posteriore, 350W |
Freni | KERS, a disco anteriore e posteriore |
Velocità massima | 25 km/h |
Peso | 20,5 kg |
Autonomia | 50 km |
Ruote | 10”, tubeless |
Dimensioni (aperto/chiuso) | 1.124 x 480 x 1.175 mm (1.124 x 430 x 505 mm) |
Prezzo | 799 euro |
LEXGO R8 LITE
Il Lexgo R8 Lite è uno dei monopattini più piccoli e leggeri della nostra comparativa: supera di pochi millimetri il metro di lunghezza, pesa dodici chili e mezzo, si carica e si porta praticamente ovunque. È anche quello che costa meno: 199 euro, al netto di promozioni online che si trovano spesso.
Comparativa monopattini elettrici: Lexgo R8 Lite
ESSENZIALE E PRATICO Lo stile è semplice, ma chi guarda un monopattino del genere cerca soprattutto concretezza e praticità. La pedana è corta e stretta, ma è comunque ben studiata per essere sfruttata al meglio, dal rivestimento antiscivolo al rialzo prima del parafango (che fa anche da freno meccanico) su cui appoggiare il piede per cambiare posizione mentre si va. E sempre a proposito di praticità, la presa di ricarica nella parte alta del piantone è comoda e di facile accesso.
Comparativa monopattini elettrici: Lexgo R8 Lite, la ruota anteriore
APERTURA/CHIUSURA La chiusura è veloce: si sgancia la clip di sicurezza, si apre il gancio di blocco e si fissa il manubrio al parafango. Non c’è nessun fermo: come altri monopattini di questa prova, se appoggiato a terra - per esempio nel bagagliaio dell’auto - il manubrio tende a sganciarsi. Attenzione: la vite che fissa il piantone va regolata prima di essere usata.
DISPLAY
Comparativa monopattini elettrici: Lexgo R8 Lite, il piccolo display al centro del manubrio
Il piccolo display al centro del manubrio mostra la velocità istantanea, la modalità di guida selezionata e il livello di carica della batteria. Giusto quello che serve. Nella scatola troviamo un piccolo campanello da montare sul manubrio, sempre utile in città.
COME VA
Comparativa monopattini elettrici: Lexgo R8 Lite
Piuttosto scarso il comfort di marcia: le gomme piene da 8 pollici non sono a rischio foratura, ma neppure assorbono le buche come quelle con la camera d’aria. La piccola sospensione posteriore fa quello che può, cioè poco, e il manubrio stretto non aiuta. In compenso il motore nella ruota anteriore spinge bene, anche nelle salite, dove sfodera una grinta che non ti aspetteresti da un mezzo così low profile. Il Lexgo accelera con una buona progressione, fino a raggiungere rapidamente la velocità massima di 22 km/h.
FRENA BENE Buona la frenata: si può rallentare schiacciando il parafango posteriore, oppure usando il freno elettrico sul manubrio: efficace e ben modulabile, garantisce spazi di frenata ridotti. Come su Ducati e Fiat 500 Iride, la luce posteriore lampeggia quando si schiaccia la manopola.
Comparativa monopattini elettrici: Lexgo R8 Lite, le luci di stop posteriori
AUTONOMIA L’autonomia non è il suo forte: alla velocità massima si percorre poco meno di una decina di km. Un valore comunque in linea con la filosofia del monopattino, che è quella di muoversi per brevi tratti, in città, su e giù dai mezzi pubblici.
SCHEDA TECNICA LEXGO R8 LITE
Motore | anteriore, 250W brushless |
Freni | elettronico posteriore + parafango |
Velocità massima | 22 km/h |
Peso | 12,7 kg |
Autonomia | 15 km |
Ruote | 8”, gomma piena |
Dimensioni (aperto/chiuso) | 1.007 x 420 x 1.079 mm (1.007 x 420 x 369 mm) |
Prezzo | 199 euro |
SEGWAY NINEBOT E25E
Comparativa monopattini elettrici: Segway Ninebot E25E
Un look quasi minimalista, sicuramente slanciato: insieme al KQi3 di NIU, il Ninebot è il monopattino più lungo del gruppo. Merito della pedana allungata e sottile, e della batteria collocata nel piantone, che però alza il baricentro complessivo durante la marcia. Quello di Segway è anche l’unico monopattino di questa prova con le luci a LED sotto la pedana che si possono personalizzare tramite app: consumano un sacco di corrente, ma farebbero la gioia di Toretto & C!
Comparativa monopattini elettrici: Segway Ninebot E25E, l'anteriore
APERTURA/CHIUSURA Rapido il meccanismo di chiusura, ma anche qui il Ninebot si rivela unico: chiudendo il piantone si alza la ruota anteriore. È comodo da portare in giro tipo trolley, meno da appoggiare a terra o quando lo si solleva: il baricentro è spostato in avanti, quasi in prossimità dello snodo. Il peso è di 14,5 kg, un valore nella media.
DISPLAY E APP
Comparativa monopattini elettrici: Segway Ninebot E25E, il display centrale
Prima di essere utilizzato il Ninebot dev’essere associato alla app sullo smartphone, da cui si possono tenere d’occhio i dati di marcia, registrare i viaggi e bloccare il motore. E cambiare gli effetti di luce sotto la pedana, non dimenticatelo! Il piccolo display circolare mostra le informazioni base, mentre dal tasto di accensione si accendono e spengono le luci, oltre a scegliere la modalità di guida tra le tre disponibili.
COME VA
Comparativa monopattini elettrici: Segway Ninebot E25E
L’erogazione del motore anteriore è vigorosa, soprattutto in modalità Sport: il Ninebot scatta che è un piacere e accelera senza strappi. Dal punto di vista della guidabilità “pura” è davvero un ottimo monopattino. Le gomme sono da 9” di plastica piena: una misura intermedia che garantisce una buona stabilità, ma che paga sul fronte del comfort. Aiuta un po’, ma solo un po’, la sospensione anteriore, una delle novità di questo modello: il pavè sulle strade delle città come Milano rimane problematico.
Comparativa monopattini elettrici: Segway Ninebot E25E, la ruota posteriore
FRENI E AUTONOMIA Sono ben tre i freni dei Ninebot: quello meccanico sul parafango e il combinato di freno motore anteriore e magnetico al posteriore, che si comanda con la leva sinistra. Buona l’autonomia: il Ninebot percorre fino a 25 km in modalità Eco, ma anche in modalità Sport, a 25 km/h di velocità massima, se ne fanno una quindicina.
PREZZO
Comparativa monopattini elettrici: Segway Ninebot E25E, 3/4 anteriore
Pur con le sue soluzioni originali, il Ninebot E25E rappresenta una buona via di mezzo tra chi cerca un mezzo leggero ma capace di muoversi velocemente, senza preoccuparsi troppo del comfort o dell’autonomia. Il prezzo? 499 euro.
SCHEDA TECNICA SEGWAY NINEBOT E25E
Motore | anteriore, 300W |
Freni | parafango, elettronico anteriore, magnetico posteriore |
Velocità massima | 25 km/h |
Peso | 14,3 kg |
Autonomia | 25 km |
Ruote | 9”, gomma piena |
Dimensioni (aperto/chiuso) | 1.160 x 420 x 1.170 mm (1.190 x 420 x 360 mm) |
Prezzo | 499 euro |
XIAOMI MI ESSENTIAL
Comparativa monopattini elettrici: Xiaomi Mi Essential
Il nome tradisce in maniera inequivocabile la vocazione di questo monopattino del colosso Xiaomi, dallo stile pulito e funzionale. Tutto è all’osso, ma non manca niente. Minimal anche il peso, di soli 12 chilogrammi, che rende il Mi Essential il monopattino più leggero di questa prova. La pedana è stretta: tra i monopattini che proviamo oggi è quella con meno spazio per i piedi, e dopo qualche km la cosa si fa sentire. Se non altro il parafango è fisso, e può essere utilizzato come appoggio.
Comparativa monopattini elettrici: Xiaomi Mi Essential, visuale laterale
APERTURA/CHIUSURA Il Mi Essential si apre e si chiude in un attimo, e il meccanismo di aggancio al parafango è molto solido. E pure furbo, perché la stessa leva serve anche per azionare il campanello. Il peso ridotto rende il Mi Essential perfetto per andare su e giù da treni e metropolitane.
DISPLAY E APP
Comparativa monopattini elettrici: Xiaomi Mi Essential, il display
Anche il display sul manubrio mostra l’essenziale: velocità, livello della batteria e modalità di guida. Come gli altri monopattini, il tasto di accensione permette di accendere o spegnere i fari, e di cambiare la modalità di guida. Ce ne sono tre: quella pedonale, a 6 km/h, quella fino a 15 km/h per risparmiare batteria, e quella per la velocità massima, che è di 20 km/h. Non c’è il cruise control, e la app di Xiaomi consente di regolare l’intensità della frenata rigenerativa.
COME VA
Comparativa monopattini elettrici: Xiaomi Mi Essential
Nonostante l’assenza di sospensioni, le piccole ruote da 8,5 pollici con camera d’aria regalano un buon comfort di viaggio, soprattutto sul pavè cittadino. Il motore da 250W sulla ruota anteriore ha un’erogazione fluida e una discreta riserva di potenza: grazie anche al peso contenuto, il Mi Essential riesce a essere sempre spigliato nelle accelerazioni, e se la cava tutto sommato bene anche nelle salite dolci.
Comparativa monopattini elettrici: Xiaomi Mi Essential, il posteriore
FRENATA Il freno a disco posteriore si comanda con la leva sinistra del manubrio; lavora insieme al freno motore anteriore, e nel complesso l’impianto si è rivelato efficace. Come sugli altri monopattini, la frenata rigenerativa permette di rallentare quando ci si avvicina a un incrocio.
AUTONOMIA E PREZZO
L’autonomia non è il suo forte, ma il Mi Essential non è il monopattino con cui farsi grandi “vasche”: alla massima velocità copre una dozzina di km, circa venti con la modalità di guida eco. Prezzo? 349 euro.
SCHEDA TECNICA XIAOMI MI ESSENTIAL
Motore | anteriore, 250W brushless |
Freni | elettronico anteriore, a disco posteriore |
Velocità massima | 20 km/h |
Peso | 12 kg |
Autonomia | 20 km |
Ruote | 8,5”, con camera d’aria |
Dimensioni (aperto/chiuso) | 1.080 x 430 x 1.140 mm (1.080 x 430 x 490 mm) |
Prezzo | 349 euro |
NIU KQI3 PRO
Comparativa monopattini elettrici: Niu KQi3 Pro, visuale di 3/4 anteriore
L’altro peso massimo di questa comparativa viene dalla NIU: il KQi3 Pro è davvero imponente, massiccio, ma con un design moderno. La luce diurna sotto il manubrio richiama il logo di NIU: al centro c’è il potente faro a LED, che si comanda con il tasto di accensione. Originale il piccolo cupolino che, come sulle moto, protegge il display dai detriti.
Comparativa monopattini elettrici: Niu KQi3 Pro, la caratteristica luce diurna circolare
APERTURA/CHIUSURA Il meccanismo di chiusura è davvero ben studiato, forse il più semplice e comodo tra i monopattini della nostra prova. Una volta agganciato, il manubrio non si muove più.
DISPLAY E APP
Comparativa monopattini elettrici: Niu KQi3 Pro, il sottile ma completo display
Il sottile display centrale mostra le informazioni base del viaggio, mentre la app fornisce qualche dato in più, registra lo storico degli spostamenti e permette di bloccare il motore. Il NIU KQi3 Pro è l’unico monopattino che costringe - e non è necessariamente una cosa sbagliata - a guardarsi il video tutorial che spiega come si guida, e che non supera i 15 km/h fin quando non si fa un po’ di strada per impratichirsi. A quel punto è possibile passare alla velocità massima, che è di 25 km/h. Manca la modalità per muoversi a 6 km/h nelle aree pedonali, e non c’è neppure il cruise control.
COME VA
Comparativa monopattini elettrici: Niu KQi3 Pro
Con i suoi 20 kg il KQi3 Pro rimane - insieme al Ducati - il monopattino più pesante tra quelli della comparativa. Non è fatto per chi si muove sui mezzi pubblici, e anche caricarlo e scaricarlo dal bagagliaio non è cosa banale, specialmente se l’auto ha una soglia di carico alta. In compenso, il KQi3 è un monopattino comodo, specialmente per i più alti: il manubrio è largo e la pedana molto ampia. Si trova subito una buona posizione, e si cambia altrettanto facilmente, anche in marcia. Le ruote da 9,5” con camera d’aria assorbono bene le asperità della strada.
Comparativa monopattini elettrici: Niu KQi3 Pro
MOTORE Il motore posteriore da 350 W spinge davvero forte: il NIU KQi3 Pro è il monopattino più potente che proviamo oggi. È quello che nelle salite e nei cavalcavia se l’è cavata meglio, salendo con maggior decisione e perdendo meno abbrivio. Di contro, l’acceleratore non è tra i più modulabili. Anche qui troviamo la frenata rigenerativa al motore e due potenti freni a disco.
AUTONOMIA E PREZZO
Comparativa monopattini elettrici: Niu KQi3 Pro, il logo Niu sul frontale
La batteria da quasi mezzo kWh assicura percorrenze molto lunghe: 50 i km dichiarati nelle condizioni ideali, che diventano più di venti se ci si muove alla massima velocità. Il prezzo? 699 euro.
SCHEDA TECNICA NIU KQi3
Motore | posteriore, 350W |
Freni | KERS, a disco anteriore e posteriore |
Velocità massima | 25 km/h |
Peso | 20 kg |
Autonomia | 50 km |
Ruote | 9,5”, con camera d’aria |
Dimensioni (aperto/chiuso) | 1.173 x 541 x 1.202 mm (1.173 x 541 x 504 mm) |
Prezzo | 699 euro |
CASCO SENA RUMBA
Comparativa monopattini elettrici: il casco Sena Rumba
Per proteggere la nostra testa durante questa prova (e non solo!) abbiamo utilizzato il casco Sena Rumba, con il giusto look urban, certificato per ciclisti e skater. Il casco offre anche due particolarità uniche:
- un interfono integrato a due vie con portata fino a 400 metri, che non richiede smartphone o altri dispositivi
- connettività Bluetooth (4.1), per collegare il proprio smartphone e ascoltare la musica dagli altoparlanti integrati nel casco, ma anche le indicazioni del navigatore e perfino di parlare al telefono
Il microfono è inserito nella parte superiore del casco, mentre sulla calotta esterna si trovano presenti i comandi per il pairing del telefono, controllare volume e musica, rispondere alle telefonate e attivare l’interfono (da configurare tramite la app dedicata).
Comparativa monopattini elettrici: il casco Sena Rumba, i comandi sui lati
SCHEDA TECNICA SENA RUMBA
Peso | 500 g (taglia M) |
Temperatura di funzionamento | da -10 a 55 °C |
Taglie | M/L |
Colori | Nero Opaco/ Grigio Opaco/ Bianco Opaco |
Calotta | ABS modellato con fodera in EPS |
Cinturino | regolabile, nylon |
Ventilazione | 8 prese d'aria |
Connettività | Bluetooth 4.1 |
Interfono | due utenti, fino a 400 metri |
Audio | cancellazione del rumore |
Batteria | fino a 8 ore di conversazione, ricarica in 3 ore |
Prezzo | 119 euro |
CONCLUSIONI
Comparativa monopattini elettrici: una sfida di drag race?
Sei monopattini diversi per diverse esigenze, dicevamo. Il Lexgo R8 Lite e lo Xiaomi Mi Essential sono perfetti per i commuter urbani che usano tanto i mezzi pubblici e cercano soprattutto un mezzo pratico, senza preoccuparsi troppo dell’autonomia. Dal canto loro, il Ducati Pro-III e il Niu KQi3 sono i più potenti, con tanti km sotto la pedana, e quelli che fanno viaggiare più comodi e in sicurezza, grazie anche al doppio freno a disco. Sono anche i monopattini più costosi e potenti: sulla bilancia staccano entrambi oltre 20 kg. Segway Ninebot E25E e il Fiat 500 Iride sono le giuste vie di mezzo per autonomia, potenza, comfort e prezzo: monopattini tuttofare, adatti sia per muoversi con i mezzi pubblici sia per affrontare tragitti un po’ più lunghi.