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Moto Morini Calibro: la custom che rilancerà il segmento? Prova video


Avatar di Danilo Chissalé , il 06/08/24

1 mese fa - In sella alla custom Moto Morini Calibro, ecco com'è andata

Calibro di Moto Morini potrebbe essere la moto che rilancia definitivamente il segmento custom, è lei l'erede della Shadow? Prova video

La moda, si sa, è ciclica e dopo il ritorno delle enduro stradali in tutte le forme e cilindrate, sull’onda della voglia di moto semplici e accessibili – anche dal punto di vista ergonomico – pare che il prossimo trend sia quello del mondo custom, tesi avvalorata anche dalle numerose novità presentate in questo segmento. Tra loro c’è anche la Calibro di Moto Morini che ho guidato sulle colline dell’Oltrepò, terreno piuttosto ostico per una custom. Scopriamo assieme com’è fatta e come va.

COM’È FATTA

Moto Morini Calibro, in rosso/nero ha più personalità Moto Morini Calibro, in rosso/nero ha più personalità

Non serve certo un esperto per vedere che la Calibro di Moto Morini ha tutte le caratteristiche che ci si potrebbe aspettare da una moto appartenente al genere custom: linee orizzontali, serbatoio a goccia, sella bassa, pedane avanzate, manubrio alto e faro tondo, compito ben eseguito. La qualità percepita è buona, dove cade l’occhio o arriva la mano non sembra esserci nulla fuori posto, niente orpelli ma nemmeno cadute di stile. Mi piace la colorazione rosso/nera, tinte tipiche di Morini e che trovo più azzeccata di quella grigio/nera… meno personale, se vogliamo.

EX...CALIBRO Il nome di questa Calibro arriva dal famoso strumento di precisione, un’anticipazione di ciò che caratterizzerà (almeno in gran parte) la guida, ma a me piace giocare più con la fantasia e pensare che sia un doveroso gioco di parole che omaggia la prima custom di Morini, ovvero la Excalibur, che la Calibro ricorda molto nello sviluppo del serbatoio in metallo da 16 litri.

BATWING E ROBIN Cremonini ci ha visto giusto nella sua “Nessuno vuole essere Robin”: Batman ha più fascino, così come il Batwing della versione bagger – ovvero il cupolino a forma d’ala di pipistrello, da qui il nome – che arriverà più avanti è senza dubbio più affascinante del piccolo cupolino della versione standard, ma è solo una questione di gusto, a ognuno il suo super eroe. Io scelgo l’uomo pipistrello.

Moto Morini Calibro, il motore da quasi 700 cc ha carattere ma anche la giusta fluidità Moto Morini Calibro, il motore da quasi 700 cc ha carattere ma anche la giusta fluidità

SORPRESONA Questioni fumettistiche a parte, la Calibro mi ha preso alla sprovvista. Quando ve la raccontai per la prima volta ero certo che quello che s’intravedeva abbracciato dal telaio a doppia culla in acciaio fosse lo stesso bicilindrico parallelo frontemarcia raffreddato a liquido da 649 cc che spinge laX-Cape e le Seiemmezzo… beh, così non è. Avrei dovuto capire che dietro a quella dichiarazione “siamo in attesa dell’omologazione” rilasciatami dai tecnici di Morini tra un calice di bollicine e l’altro si nascondeva un “arriva col motore evoluto, omologato Euro5+ e con tanta birra in più”. Andando più nel dettaglio, il motore è salito a 693 cc, per 69 CV a 8.500 giri e 68 Nm di coppia a 6.500 giri. Cambio a sei marce e trasmissione a cinghia, altra soluzione tipica del segmento, completano il quadro.

QUI CICLISTICA Sposano la tradizione anche le sospensioni e i freni: davanti forcella telescopica da 41 (con tanto di soffietti), cerchio in lega da 18 pollici e un solo disco freno da 310 mm, morso da pinza assiale J.Juan; al posteriore coppia di ammortizzatori regolabili nel precarico (100 mm l’escursione, 120 davanti) e disco da 255 mm, utile a fermare i 200 kg a secco della Calibro, con ruota da 16 a doppia omologazione per la spalla 180/65 o /70.

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LO STRETTO INDISPENSABILE Il bello delle custom? Secondo me la loro purezza, ispirano libertà e voglia di evasione in maniera semplice, senza la necessità di arrovellarsi in setting particolari di erogazione motore o cose simili, proprio come la Calibro, che alla voce tecnologia mette sul piatto giusto le luci a LED, una presa USB per la ricarica dello smartphone e uno strumento misto analogico/digitale che oggi è merce rara, dotato comunque di tutte le info utili per affrontare una bella giornata all’insegna della guida.

COME VA

Moto Morini Calibro in azione nell'Oltrepò Moto Morini Calibro in azione nell'Oltrepò

A proposito di guida, il piacere di condurre una moto passa anche dall’ergonomia e quella della Morini Calibro è da cruiser “europea”, più compatta e raccolta rispetto alle maxi americane dove si guida praticamente sdraiati. Il triangolo sella/pedane/manubrio sembrava calzare a pennello il mio metro e settantaquattro centimentri, inoltre è facile toccare il terreno e gestire con agio il peso della moto a passo d’uomo: insomma una valida alleata per chi non passerebbe la selezione per entrare nei corazzieri e per il gentil sesso. Passeggero? Ospite, dire quanto gradito sta nella capacità di sacrificio di quest’ultimo, oggettivamente parlando ci sono moto decisamente più adeguate a macinare chilometri in coppia, ma per brevi spostamenti e gite a corto raggio non dovrebbero esserci troppi problemi… basta rimanere agganciati a chi guida (o all’inutile cinghetta in cuoio).

MOTORE PROTAGONISTA Non c’è dubbio che la mia curiosità – ma scommetto anche la vostra – era tutta per il funzionamento del motore evoluto, soprattutto in vista dei prossimi (quasi certi) utilizzi sul resto della gamma della Casa di Trivolzio. Beh, il bicilindrico della Calibro è stata una piacevole scoperta: pastoso e pulito – più dell’attuale 649 cc – nell’erogazione, elastico e capace di spingere anche con piglio sportivo se si insiste sul comando del gas. Insomma, non il classico bicilindrico di grossa cubatura a stelle e strisce, tutto coppia e poco allungo, ma un valido trasformista che, anche grazie alla trasmissione a cinghia, rende l’esperienza di guida piacevole e “vellutata”. Peccato per il sound? Forse sì, qualcosa di più corposo non guasterebbe, ma anche le americane tanto famose in configurazione “legale” non sono più la band heavy metal di una volta.

Moto Morini Calibro, dallo scarico esce una voce educata Moto Morini Calibro, dallo scarico esce una voce educata

NOMEN OMEN La curiosità attorno al tema motore era assolutamente giustificata, ma ad onor del vero il vero punto di forza di questa Calibro sta nella ciclistica precisa, proprio come lo strumento da cui prende in prestito il nome. Non è cosa comune che una custom sia anche bella da guidare tra le curve, a me personalmente è capitato con una Low Rider ST, e pochissime altre volte. In quel di Trivolzio hanno fatto davvero un mezzo miracolo: la moto è agile e maneggevole a bassa velocità, grazie al baricentro basso e raggio di sterzata contenuto si divincola in città con facilità, ma quando lo slalom da speciale diventa un Super G, mette in mostra anche una buona stabilità sul veloce. Ottima la taratura degli ammortizzatori, con soli 100 mm d’escursione avere una tale capacità di copiare gli avvallamenti non è mica… cotica, come dicono sul Lungotevere, e anche il comportamento del freno posteriore si merita la mia promozione con ottimi voti, sempre preciso e puntuale. A questo aggiungete il carattere del motore appena descritto e vi troverete ad andature decisamente atipiche per una custom, anche se a ricordarvi di essere in sella a una moto del genere ci penseranno le pedane: grattano davvero alla svelta, peccato, ma con un po’ di malizia si riesce comunque a guadagnare qualche angolo di piega extra… Poi però ricordatevi che non siete in sella a una sportiva e datevi una regolata.

Moto Morini Calibro, peccato per le pedane che grattano alla svelta Moto Morini Calibro, peccato per le pedane che grattano alla svelta

CRUISIN’ Le Highway americane hanno tutto un altro fascino rispetto alle nostre statali? Bah, chissà, forse sì, ma sono certo che anche lì la Calibro direbbe la sua. Dalle nostre parti lo fa, tenendo bene i ritmi autostradali (velocità massima dichiarata da Moto Morini 175 km/h) e anche quelli leggermente più blandi. Certo, qualche vibrazione alle pedane s’avverte ma mai al punto di compromettere il piacere di guida. Senz’altro la versione Bagger, con l’aggiunta delle borse da 19 litri oltre che del cupolone, sarà più attrezzata, ma la Calibrio Custom ha dalla sua il fascino del viaggio con il vento che t’accarezza il viso.

PREZZO E SCHEDA TECNICA

In chiusura una considerazione sul prezzo: 7.090 euro è la cifra necessaria per la versione custom – anche “depo” a 35kW – poco in più per la bagger, 8.190 euro; in entrambi i casi secondo me il lavoro svolto da Morini è da applaudire, la concorrenza a un prezzo simile offre moto con ciclistica e motore di categoria inferiore. La Calibro è dunque l’erede designata della Shadow? Concettualmente sì, chissà se riuscirà a ricalcarne il successo di vendite.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 06/08/2024
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