Il lavoro del tester è uno dei più belli al mondo, a maggior ragione quando capita di poter essere tra i pochi fortunati a guidare una serie limitata. Oggi il fortunato sono io, mentre l’oggetto del desiderio è laMV Agusta LXP Orioli, prima maxi enduro della Casa di Schiranna, omaggio alle vittoriose spedizioni di Edi Orioli nella Parigi-Dakar (quella vera) in sella alla Cagiva Elefant. Scopriamo insieme com’è fatta ma, soprattutto, com’è da guidare la LXP Orioli, sia su strada, sia in off-road.
COM’È FATTA
Maxi enduro sì, ma di lusso, e d’altronde non poteva che essere così con una serie limitata e numerata a marchio MV Agusta. La moto di Orioli era una nave da deserto racing, spartana e pensata per sopravvivere all’inferno sabbioso, il suo tributo è più un oggetto da collezione, un gioiello di meccanica realizzato a regola d’arte e con attenzione a materiali, accoppiamenti e finiture. Un esempio? La grafica – effetto amarcord da 10+ - con adesivi sotto trasparente, i materiali del rivestimento sella, la piastra di sterzo, tutti elementi da consumare con gli occhi.
MV Agusta LXP Orioli
ENDURO VE…RAMENTE Un tributo autentico quello della LXP Orioli, che non appiccica adesivi che richiamano il deserto su una moto pensata per l’asfalto, lei – affidata a mani esperte- il deserto potrebbe affrontarlo per davvero con la dotazione ciclistica che si ritrova. Telaio in acciaio a culla chiusa, telaietto in alluminio imbullonato e lasciato a vista, sospensioni ZF-Sachs a lunga escursione (210 mm davanti e dietro) completamente regolabili – seppur solo meccanicamente – cerchi Takasago Excel con tecnologia Bartubless: sembra un cerchio da camera d'aria ma questa non serve, pensati per l’off-road impegnativo con le maxi enduro ma in grado di garantire la sicurezza tipica dei tubless in caso di foratura, specialmente su strada. Non è un fuscello, il motore è da 931 cc (ma di lui vi parlerò meglio tra qualche riga), dunque sarebbe quasi un medio/massimo, ma le dimensioni sono da maxi vera e propria, così come il peso: 224 kg a secco, ai quali vanno aggiunti i vari liquidi tra cui i 20 litri di carburante.
ANIMO MV Se per MV la ciclistica di una endurona stradale era un terreno tutto da scoprire, non si può dire lo stesso per il motore: come si fa un motore a 3 cilindri è la domanda all’ esame sull’argomento a piacere, quello su cui ti senti forte e puoi rendere al meglio. In realtà di legami con il passato il nuovo 3 cilindri in linea da 931 cc ne ha ben pochi. Un indicatore? Il cambio è ancora una volta estraibile, ma dal lato destro e non sinistro del motore come accade su Brutale, Supeveloce o simili, questo significa che si è partiti da un foglio bianco… o quasi. Rispetto alla vecchia piattaforma 800 cc solo valvole d’aspirazione, pompa dell’acqua e l’albero a camme per le valvole di scarico sono state trapiantate sul nuovo motore, il resto è totalmente inedito. Nonostante ciò alcune caratteristiche proverbiali di MV sono rimaste, come il trattamento DLC per gli alberi di trasmissione o l’albero contro-rotante, unica nel suo segmento ad utilizzarlo, che si traduce in un significativo miglioramento della guida, grazie all'inerzia ridotta che facilita i cambi di direzione. La versione non limitata – che condivide la meccanica con la LXP - si chiama Enduro Velocee guardando i numeri dichiarati da MV non si può certo dire che sia sbagliato: 124 CV a 10.000 giri e 102 Nm di coppia a 7.000 giri; l'85% della coppia è disponibile a soli 3.000 giri/min.
MV Agusta LXP Orioli, il motore è completamente inedito
TECNOLOGIA A differenza della Cagiva con cui Orioli ha vinto la Dakar, sulla nuova LXP Orioli posso fare affidamento su una dotazione elettronica completa: grazie alla piattaforma inerziale a sei assi il controllo di trazione e l’ABS hanno interventi sensibili all’angolo di piega e tarature specifiche per il fuoristrada, mentre il motore è comandato dal Ride by Wire. Quest’ultimo è basato su strategie di gestione della coppia; le mappe disponibili sono Urban, Touring, Off-Road e Custom All-Terrain, appositamente sviluppate per garantire l'erogazione adatta e la regolazione dei controlli elettronici ideale nei differenti contesti d'azione. Completano il quadro il sistema keyless e il cruise control, ora disattivabile anche sfruttando la corsa negativa della manopola dell’acceleratore. Altra differenza con la “nonna” è che qui non ci sono lancette e roadbook, la strumentazione della LXP Orioli è un moderno schermo TFT con possibilità di connessione tramite Bluetooth e Wi-Fi, navigatore TBT, app dedicata e antifurto satellitare integrato.
COME VA
Imponente nell’aspetto, sulle prime con quelle gambe lunghe e le gomme tassellate chi è sotto il metro e settantacinque potrebbe vacillare, ma salito in sella alla LXP la situazione è diversa da come si potrebbe immaginare: ovvio, non è una custom, ma con la seduta a 850 mm da terra piuttosto stretta al cavallo e incassata, riesco a toccare con l’avampiede. La posizione di guida offre un buon compromesso tra confort sulle lunghe percorrenze (ottima l’imbottitura), con manubrio alto e largo e pedane giustamente distanziate dal piano seduta. Ben ospitato anche il passeggero, per lui sella confortevole e maniglioni integrati nel portapacchi facili da raggiungere e posizionati correttamente.
MV Agusta LXP Orioli, su strada è coinvolgente come tutte le MV
GUIDA TURISTICA I trasferimenti di Orioli erano nel mezzo del deserto, probabilmente quelli dei possessori di LXP saranno più convenzionali: statali, autostrade e tangenziali. La maxi varesina non si tira indietro quando c’è da macinare chilometri su asfalto e anzi, si contraddistingue per alcune piacevoli caratteristiche da tourer, come il riparo aerodinamico eccellente anche senza parabrezza regolabile, il già citato confort e le vibrazioni contenute ad andatura “codice”; qui emergono anche ottimi consumi, con percorrenze nell’ordine dei 20 km/l. Certo, con ruote tassellate come le Bridgestone AX41 la rumorosità è piuttosto elevata e occhio a non esagerare con la manetta, oltre i 160 consigliati si galleggia un po’, ma se siete più stradisti la LXP è proposta anche con delle meno estreme A41.
DIAVOLO CHE MOTORE Cosa mi ha colpito maggiormente alla guida della MV Agusta LXP Orioli? Che se potessi guidare bendato, affidandomi solo all’udito, potrei pensare di avere tra le gambe una Brutale, se non una F3: il motore urla come un diavolo della Tasmania e, nonostante la casa dica che la rumorosità meccanica sia stata ridotta, che questo è un 3 cilindri di MV lo capisci al primo scoppio della miscela aria/carburante nella camera di scoppio… ma è proprio questo il suo bello, e il sound è davvero un’opera d’arte. Il carattere però è cosa nuova, meno scorbutico che in passato, con la sensibilità dell’acceleratore e le curve di coppia regolabili alla bisogna: di serie è più docile e mansueta anche nel riding mode Touring (il più stradale) ma se vi manca la “cazzimma” e l’ipersensibilità dei vecchi 800 potete richiamarla dal menù.
MV Agusta LXP Orioli, in piega
NUOVA DINAMICA DI GUIDA Una MV con ruota da 21 pollici, per di più così tassellata, non s'era mai vista, una sfida non banale per gli ingegneri di Schiranna. Tra le curva la LXP Orioli mi ha convinto, bilanciata nella distribuzione dei pesi e nella discesa in piega. Non è un razzo nel cambiare direzione nello stretto, si sente un po' di inerzia dovuta al baricentro alto, ma è sana e piacevole, più da guidare tonda che da sbattere in piega, ma è così un po' per tutte le moto del segmento. Promosso l'assetto, capace di filtrare le asperità ma anche di dare il giusto sostegno quando si guida disinvolti, con la frenata potente e bem asservita dall'ABS Cornering. Il suo intervento non è mai invasivo, proprio come quello del controllo di trazione, che taglia in maniera progressiva e lascia lavorare la gomma, tenendo conto della sua costituzione.
MV Agusta LXP Orioli, in off-road
OFF ROAD VERA? E in off-road? Beh diciamo che essere lontano dall'asfalto in sella a una moto prodotta in serie limitata e numerata lascia sempre un po' di timore latente, aggiungiamoci poi che il motore della LXP sembra essere fatto per correre una manches del mondiale SBK più che di quello enduro e il gioco è fatto. Ancora una volta mi ha convinto la ciclistica, con l'assetto ben bilanciato e le sospensioni giuste per affrontare strade bianche e anche qualcosa di più impegnativo. Nel lento non è guizzante, lei sembra pensata per le piste del Marocco più che per il tortuoso enduro italiano: il motore non ha quella castagna immediata, ma poi allunga con rabbia facendo schizzare le velocità alle stelle rendendo la vita difficile a che non è avvezzo alla disciplina se si disabilitano i controlli... è unica nel comportamento, quasi sbagliata se paragonata a tutte le altre nel settore. Ma lei è MV, prendere o lasciare.
PREZZO
Le 500 unità della LXP Orioli sono praticamente già sold out, vendute con un prezzo di listino di 30.600 euro.LaLXP Orioli viene accompagnata da un kit a corredo che contiene lo scarico omologato in titanio, progettato e sviluppato in co-design tra MV Agusta e Termignoni, abbinato a fondello e paracalore in fibra di carbonio per una riduzione di peso totale di oltre 4 Kg. A completare il kit a corredo il cliente finale troverà in dotazione nella cassa dedicata il telo coprimoto e il certificato di autenticità.