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Prova speciale

Kawasaki Z 7 Hybrid: la naked ibrida alla prova del "pendolare". Il video


Avatar di Danilo Chissalé, il 02/07/24

5 mesi fa - La moto ibrida Kawasaki è perfetta per chi si sposta tra periferia e città

Ibrido valido solo in città? Assolutamente no, la Kawasaki Z7 Hybrid mi ha dimostrato quanto è valida come pendolare. La prova video

Eccoci per il secondo appuntamento dedicato alla scoperta della nuova tecnologia ibrida che anima la Kawasaki Z 7 Hybrid. Se nella prima puntata abbiamo affrontato la tecnica in dettaglio e come questa si comporta all’interno dell’ambiente urbano – comfort zone per i motori ibridi ed elettrici – il banco di prova di oggi, ovvero il commuting, che prevede anche tangenziali e autostrade, è terreno decisamente più “sfidante”. Come se la sarà cavata la naked ibrida giapponese? Ora vi racconto tutto… Dai che si va!

LA VITA DA PENDOLARE

Il commuter – o il pendolare se preferite l’italiano – è colui che per lavoro deve recarsi dalla periferia alla metropoli, affrontando ogni tipo di strada da quelle cittadine alle statali, senza farsi mancare anche tangenziali e autostrade. Io sono uno di quelli e in sella alla Z 7 Hybrid ho affrontato una settimana di casa/redazione senza farmi mancare nessuna delle tipologie di percorso di cui sopra. Com’è andata? Sorprendentemente bene, con tantissimi punti di forza e davvero pochi difetti.

PER CASO SEI ASTEMIA? In questa tipologia di percorso, caratterizzato da fermate e ripartenze, con velocità che può essere a passo d’uomo ma anche a 130 km/h, la modalità di guida che ho trovato perfetta per ogni evenienza è la Eco Hybrid. Il perché è presto detto, è pensata per ridurre la fatica – specialmente con il cambio in modalità automatica – ma soprattutto tenere bassissimi i consumi: 28 km/l, che tra traffico e strade veloci è un dato degno di nota, con punte di rendimento nell’ordine anche dei 40/50 km/l.

Consumi irrisori in extra-urbano per la Kawasaki Z 7 Hybrid: 28km/l Consumi irrisori in extra-urbano per la Kawasaki Z 7 Hybrid: 28km/l

STATALI OK Nelle strade statali ho apprezzato, molto più che in città, il funzionamento del cambio automatico: meno “stressato” dai continui stop&go e capace di gestire al meglio eventuali rallentamenti e ripartenze, togliendomi anche lo sforzo (irrisorio, ma io sono pigro e lo ammetto) di utilizzare i paddle del cambio. Un diminutore di stress – che di ‘sti tempi male non fa – e se proprio avete fretta e dovete accelerare la manovra di sorpasso basta cambiare al volo la modalità di funzionamento, passare in manuale e scalare le marce per chiamare sull’attenti il motore.

STAFFETTA OLIMPICA A tal proposito, anche il binomio motore termico/motore elettrico se la cava alla grande, con quello a batteria che “pulisce” l’erogazione della spinta negli apri/chiudi a garantire fluidità di marcia, e quello a benzina a prendersi carico delle operazioni quando c’è da fare un po’ di velocità in più, con il passaggio di testimone fluidissimo, come ho giù avuto modo di raccontarvi nel primo appuntamento con la Z 7 Hybrid.

TANGENZIALI E AUTOSTRADE

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Quando si affrontano tangenziali e autostrade, invece, i due motori si passano il testimone ancora una volta, con quello termico che diventa decisamente più preponderante. In modalità Eco Hybrid le prestazioni sono leggermente calmierate con lo scopo di tenere bassi i consumi. Obbiettivo raggiunto si può dire, dato che a 130 km/h il consumo istantaneo – misurato in un tratto pianeggiante – è stato di 26,5 km/l, ma a 110 km/h il dato è ancora migliore: 30 km/l che, è doveroso ricordarlo, non è affatto male dato che ci sono moto di pari “potenza” che a fatica riescono a raggiungere i 22 km/l. Dunque ottimo lavoro da parte di Kawasaki.

PUR SEMPRE UNA NAKED Se il tragitto è particolarmente lungo anche il comfort vuole la sua parte. La Kawasaki Z 7 Hybrid è pur sempre una naked, dunque un po' di pressione dell’aria si avverte, anche se, a onor del vero, il piccolo cupolino una piccola mano la fornisce. Si riescono a mantenere senza troppa fatica le velocità codice di autostrade e tangenziali, anche se la velocità che reputo ideale con la naked ibrida di Akashi è 110/120 km/h. Non tanto per mancanza di “forza” da parte del motore, bensì per una semplice questione di comfort acustico: a 130 è il motore è abbastanza su di giri - siamo intorno ai 7.500 - c'è un po' di rumore. Chi va (più) piano va sano e va lontano, consumando meno e salvaguardando anche un po’ i timpani.

In piega la Z 7 Hybrid è una Kawasaki in tutto e per tuttoIn piega la Z 7 Hybrid è una Kawasaki in tutto e per tutto

SEI PROPRIO UNA KAWA Sui tratti veloci ma guidati, che siano tra i jersey di tangenziali e autostrade, o con i fossi dei campi a lambire la carreggiata, una cosa è certa: si vede che questa è una Kawasaki. Mi è balzata subito all’occhio una caratteristica tipica delle “Verdone”, ovvero la loro stabilità: i curvoni o gli svincoli affrontati a buona velocità non sono affatto un problema per lei, che mi ha trasmesso sempre tanta sensazione di fiducia e stabilità.

ANTIPASTO A BASE DI SPORT (HYBRID) Su tangenziali e autostrade acquisisce senso anche la modalità Sport Hybrid. Con lei attivata l'elettrico non da più così tanto supporto ma si può sfruttare il massimo del potenziale del motore termico, oltre al tasto ''e-boost'', che viene molto comodo nel caso in cui bisogna completare un sorpasso in maniera rapida: basta una velocissima pressione - il tasto è veramente a portata di pollice - e il gioco è fatto. Dunque, per i consumi è giusto preferire il riding mode Eco Hybrid ,anche modalità automatica, invece per godere di un pochino di spunto in più sorpassi - o quando si ha un po' più di fretta - la modalità Sport è quella più adatta.

TIRIAMO LE SOMME

Tirando le somme, il suo comportamento lontano dalla città mi ha conquistato, ho trovato una moto davvero valida sia dal punto di vista dinamico sia - e forse soprattutto - dal punto di vista dei consumi. Se cercate una moto perfetta per accompagnarvi da lì al venerdì nel percorso casa/lavoro, magari una gitarella domenicale anche in compagnia (lo spazio per il passeggero non è regale ma c'è) lei non vi farà rimpiangere altre tipologie di moto. Se queste parole vi hanno incuriosito e volete andare a provarla in prima persona nessun problema, la moto è disponibile nelle concessionarie dunque non perdete l'occasione; poi tornate nei commenti a farmi sapere cosa ne pensate di lei di lei. L'appuntamento ora è per l'ultima puntata dove daremo il meglio io e lei tra le curve, quindi rimanete sintonizzati.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 02/07/2024
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