Elettronica sopraffina e numeri da capogiro ne fanno la regina delle piste. Ma come se la cava la Ducati Panigale V4s su strada?
UNA PROVA FUORI DAGLI SCHEMIDucati Panigale V4 è il nuovo mantra dei motociclisti più sportivi: in pista ha alzato l'asticella, con un'elettronica sopraffina e numeri da capogiro. Ma come se la caverà su strada? Per scoprirlo l'ho portata su uno dei percorsi più amati dai motociclisti: il passo del Penice. Ecco, nel racconto e nel video, come è andata la prova.
ANCHE L'OCCHIO... Prima di dirvi come va, concedetemi un commento su com'è fatta la nuova superbike Ducati. Il design della V4 – qui in versione S – ricorda a tutti che cos'è l'Italian Style. Regala emozioni a ogni sguardo e con la sua livrea rossa tinta unita è già un classico. La riconosci subito, proprio come una Ferrari F40. La posizione è molto carica suoi polsi, con la sella alta e il manubrio basso e ampio; ben centrate le pedane. La posizione è un po' faticosa per andare a passeggio, ma è perfetta per la guida di corpo.
STRUMENTAZIONE E COMANDI Stupendo è il colpo d'occhio sul maxi display TFT, che ha una leggibilità perfetta sotto ogni luce e dà accesso ai menu per personalizzare l'elettronica sofisticatissima. Infatti, grazie a Cornering ABS, Dynamic Slide Control firmato Bosch, Ducati Quick Shift e sospensioni semi-attive Ohlins, la V4S ti aiuta a derapare, tanto in ingresso quanto in sucita di curva, gestendo frenata, accelerazione, cambiate e assetto. Regolare le varie opzioni è più intuitivo di quanto si possa pensare. Per contro, comandi come le frecce o l'avviamento sono meno ergonomici del solito. E manca un indicatore di livello della benzina: c'è solo la spia della riserva.
VOCE GROSSA, CUORE BUONO Il sound del motore è una vera sopresa: grazie alla sequenza degli scoppi Twin Pulse, il V4 suona come un bicilindrico. Ed è indiscutibilmente Ducati. Anzi, un Ducati al quadrato: più scoppiettante, più possente e raffinato. E al minimo ha un volume impressionante. C'è da chiedersi come abbiano fatto a omologarlo. Con un benvenuto così, la Panigale V4S mette in soggezione e sulle prime accarezzo la manetta come se fosse nitroglicerina. L'acceleratore però ha una risposta dolce: anche quando lo si regola per la massima reattività. La nuova Ducati non solo ti permette, ma ti incoraggia a dare gas a manate, senza risultare vuota ai bassi come certe superbike giapponesi.
HERO MODE I 214 cavalli e i 124 Nm di coppia sono sempre pronti, ma non colgono mai in contropiede, per una guida esaltante anche nelle scampagnate domenicali: dove concedono, in scioltezza, epiche uscite di curva in monoruota anche a bassa velocità (sempre che abbiate regolato l'elettronica in modo permissivo). L'assetto rigido, va detto, non riesce ad azzerare lo scuotimento sulle asperità più secche – che in pista non si incontrano mai – ma ritrova la stabilità all'istante, grazie al perfetto smorzamento delle sospensioni semi-attive Ohlins.
COMPOSTA E POCO ASSETATA Nonostante pesi appena 174 kg, non sembra così leggera e nei cambi di direzione ha un'agilità controllata: punta sulla compostezza e sulla capacità di aggredire la corda con rara autorevolezza. E a riprova della straordinaria efficienza meccanica, i consumi sono sorprendentemente bassi: parliamo di circa 5,3 l/100 km nel misto e meno di 5 litri in autostrada, dove tra l'altro si apprezza una protezione aerodinamica eccellente, per una moto sportiva. Gli intervalli di manutenzione, stando a quanto dichiara Ducati, sono previsti ogni 12.000 km: come le moto normali.
VERSIONI A CONFRONTO Difetti? Beh, ecco, vediamo... il telaio si scalda più che su altre supersportive – poi il motore è un pelo ruvido sotto i 3.000 giri e alcune plastiche sono un po' taglienti: occhio quando la lavate! Certo per tanta eccellenza bisogna mettere a preventivo ben 27.890 euro. 22.590 euro costa invece la V4 standard: priva delle sospensioni semiattive, dei cerchi Marchesini forgiati e della batteria al litio, per un peso a secco di 174 kg.
Scheda Tecnica Ducati Panigale V4s
Telaio: a motore portante, sospensioni Ohlins semiattive
Motore: V4, 1.103 cc
Potenza: 214 CV
Coppia: 124 Nm
Peso: 174 kg a secco
Dotazioni elettroniche: Cornering ABS; controlli di trazione, impennata e derapata; regolazione erogazione e freno motore; launch control; quick shift up/down
Prezzo: 27.890 euro
IN QUESTO SERVIZIO
CASCO AGV K-3 SV Costruito in materiale termoplastico, il K-3 SV è un casco entry-level che si avvicina molto, nelle forme, ai modelli sportivi top della gamma AGV. Non è silenziosissimo, va detto, ma la forma è ben riuscita dal punto di vista aerodinamico, perché distribuisce in modo neutro la spinta dell'aria: in pratica il K-3 non tende a ruotare verso il basso, appiccicando la mentoniera alla bocca come fanno altri caschi, ma mantiene efficacemente la posizione sul capo. Pesa 1,57 kg, ma a sensazione sembra più leggero e, per il resto, mantiene caratteristiche tipiche dei caschi da turismo: dal visierino solare interno a scomparsa al cinturino a regolazione micrometrica. Molto stabili le regolazioni della ventilazione, che si avvale di 5 prese d'aria frontali e ampie feritoie di sfogo nella regione posteriore. La visiera, dalla sostituzione rapidissima, ha una regolazione che permette di tenerla sollevata di un paio di millimetri per prevenire l'appannamento nelle giornate più umide. Gli interni sono in tessuto Dry-Comfort.
GIACCA DAINESE AVRO D1 LEATHER JACKET Pregiata pelle bovina Tutu, tessuto bi-elastico e fodera interna trattata con ioni d’argento: questo bel giubbotto, certificato CE Cat II, è l’ideale per la guida sportiva, grazie soprattutto al comfort garantito dalla tecnologia brevettata Microelastic. L'imbottitura interna è calda e removibile per la bella stagione, e non mancano prese d’aria per regolare la temperatura e prevenire il ristagno dell'umidità. Quasi scontate la predisposizione per il paraschiena e le protezioni per spalle e gomiti.
GUANTI DAINESE 4 STROKE EVO È un guanto corto dallo spiccato carattere sportivo. Comodo da indossare, ha però una struttura un po' rigida e richiede un po' di rodaggio per ammorbidirsi a dovere. A dispetto del look non è un guanto particolarmente caldo, quindi si porta volentieri nelle stagioni temperate. Ha inserti compositi in acciaio inox e TPR su nocche e dorso per un look tecnico ed aggressivo, e il mignolo è rinforzato, con inserti in resina termoplastica sulle giunture delle dita. Il senso di protezione che regalano è davvero elevato: all'altezza dei guanti da pista. Rispetto alla versione precedente anche il grip del palmo è maggiore così come la resistenza all’usura.
PANTALONI TUCANO URBANO GINS Hanno tasche per le protezioni su ginocchia e anca ma anche senza di esse fanno sentire protetti grazie al maggior spessore del tessuto in queste aree critiche. Eppure risultano comodi e non rigidi e le cuciture aggiuntive per le tasche di cui sopra non si sentono. E la sensazione di libertà non viene meno neppure con le protezioni! Sono fatti in denim di cotone con trattamento idrorepellente, non di meno non fanno sudare e anzi danno sempre una piacevole sensazione di traspirazione. Le bandelle ad alta visibilità? Ci sono ma non danno nell'occhio: una buona notizia per chi non ama indossare capi dal look troppo tecnico.
STIVALI DAINESE TORQUE D1 OUT Realizzati in microfibra, gli stivali racing Torque D1 Out di Dainese hanno la scarpetta interna con coulisse, slider in magnesio e rinforzi per malleolo, tibia e selettore del cambio. La calzata è morbida e comodissima e la mobilità garantita alla caviglia è davvero ottimale. Indossati spiccano per la leggerezza e la buona traspirabilità: che è anche il loro unico difetto, visto che non sono impermeabili. Il gambale si chiude con una cerniera e un comodo sistema a velcro permette di allargare o stringere l'imboccatura a piacimento. Il sistema D-Axial aumenta la protezione in caso di torsione.