Per la quarta generazione di Yamaha X-MAX, sparisce la motorizzazione 250 e arriva il 300. Versatile e sportivo, adesso è ancora più vicino al TMAX nel design e nei contenuti
LO CHIEDE IL MERCATO Con la quartagenerazione di YamahaX-MAX, la motorizzazione 250escediscena e arriva il 300. Il motivo? Da una parte perchélo chiede il mercato (è la fascia più venduta). Dall’altra perché con l’arrivo della normativaEuro4, l’aumentodi cubatura era necessario a garantire le giuste prestazioni da un mezzo che fa della sportivitàla sua arma migliore. La nuova unità da 292cc, quindi, porta in dote 7 cv in più rispetto alla precedente versione e si accoppia a linee e contenuti ispirati al best seller e fratello maggiore TMAX.
MAX DI FAMIGLIA Il nuovo X-MAX 300 rimane fedele alle lineeguida che hanno decretato il successo degli scooter sportivi Yamaha, primo tra tutti, proprio il top di gamma TMAX, da cui l’ultimo nato in famiglia si ispira nel design. Nella parte frontale l’X-MAX 300, infatti, riprende il doppio faro a LED accoppiato al nuovoproiettore centrale tipico del maxi scooter dei tre diapason. Stesso discorso per la nuovastrumentazione, mista analogico digitale ispirata alle auto, e per il codone e il nuovo gruppootticoposteriore anche lui full LED. Un nuovo vestito, insomma, ancora più dinamico e pulito anche nella vista laterale a “boomerang” della terza generazione, e che per il momento è stato presentato solo per la versione 300, ma che, molto probabilmente, presto vedremo anche sul 125 e sul 400.
NOBILE PARENTELA Oltre alle sue linee, la versione 300 dell’X-MAX si avvicina al fratellomaggiore anche nei contenuti in funzione di doti dinamiche sempre più sportive e di maggior stabilità alle alte velocità. Per la prima volta, infatti, viene montata una forcella (telescopica con steli da 33 mm) con doppia piastra di sterzo di derivazione motociclistica, ovvero proprio una delle qualità vincenti del TMAX. Stessa filosofia anche per il telaio, tuttonuovo e più leggerodi 3 kg realizzato per avere maggior agilità e vibrazioni ridotte al minimo. Al posteriore, invece, è confermato il doppio ammortizzatore.
RUOTA ALTA Per completare il pacchetto ciclistico, sul nuovo X-MAX arrivano nuovi cerchi con le stesse dimensioni del modello precedente, ovvero 15’’ davanti e 14’’ dietro, accoppiati ad un impianto frenante descritto da singolo disco anteriore da 267 mm e posteriore da 240 mm. Capitolo altezza sella, in totale la seduta adesso si trova a 795 mm (10 mm in più rispetto al 250 e 400), con la novità per la quarta generazione di questa famiglia di scooter di una maggior luce da terra per aumentare l’angolo di piega.
TANTO SPAZIO L’edizione 2017 del X-MAX 300 cambia anche sotto l’aspetto pratico, perché sotto alla nuova sella adesso si possono stivare due caschi integrali e la geometria del vano è predisposta per poter essere suddivisoanche in modo asimmetrico ed ospitare, ad esempio il computer portatile. Anche lo scudo anteriore guadagna in termini di volume peri due vani sotto al manubrio, con quello sinistro serrabile e provvisto di presa a 12V.
PIU’ POTENZA MENO CONSUMI La quarta generazione di X-MAX è stata presentata insieme all’unitàda292 cc Euro 4 con tecnologia BlueCore capace di aumentare le prestazioni e ridurre i consumi. Facendo una piccola parentesi tecnica, i suoi dati parlano di 29 cavalli di potenza e 29 Nm a 5.750 giri minuto come valore di coppia massima. Numeri ottenuti grazie all’utilizzo di tecnologie all’avanguardia studiate per ottimizzare la combustione, ridurre le perditemeccaniche e rendere più costante il funzionamento del motore. In pratica quest’unità a singolo cilindro a livello di termica è tutta nuova (disegno e fasatura delle valvole ottimizzate, pistone forgiato, camera di combustione compatta e semisferica, condotto di aspirazione completamente riprogettato, rapporto di compressione elevato, nuova iniezione elettronica, cilindro DiASil con raffreddamento del pistone a getto d’olio) e adotta soluzioniutilizzate da Yamaha anche sui motori della famiglia MT, come ad esempio l’offset del cilindro studiato per minimizzare le perdite meccaniche.
COMMUTER 2.0 Anche dal punto di vista elettronico la quarta generazione di X-MAX si avvicina al fratello T-MAXoffrendodi serie, oltre all’ormai obbligatorio ABS, il controllo di trazione TCSe il sistemaSmartKey con cui si può accendere e spegnere lo scooter, aprire il sottosella, il vano sinistro sotto al manubrio e fare benzina tenendo comodamente la chiave in tasca.
DA MAGGIO Per il momento la quarta generazione di X-MAX arriverà nelle concessionarie a partire dal mese di Maggio nella sola motorizzazione 300, ma, molto probabilmente, in futuro aggiornerà anche il 125 e il top di gamma 400. Tre i colori disponibili: grigio “Lunar Grey”, bianco “milky white e l’inedito bronzo QuasarBronze. Come da tradizione, infine, anche sull’X-MAX 300 saranno disponibili due allestimenti: uno sportivo che prevede anche il terminale Akrapovic, e uno più turistico che offre anche il parabrezza più ampio. Prezzi a partire da 5.690 Euro franco concessionario.
IN SALSA SPORTIVA Il nuovo X-MAX 300 anche a livello di posizione di guida è coerente con il concetto di sportività espresso dai suoi contenuti. La nuova sella è abbastanza comoda, larga e ampia, non morbidissima, ma nemmeno cedevole perché sostiene ed offre un ottimo grip nella guida più attiva. Il tunnel centrale, fondamentale sugli scooter con DNA sportivo, non intralcia le gambe quando si sale, e, anche se la seduta è larga, permette ai piedi di arrivare abbastanza dritti verso terra, al netto della sua altezza che cresce a 795 mm. Duplice, invece la posizione dei piedi, che si possono tenere in posizione più attiva o rilassata con le gambe in avanti. Piace la doppia configurazione che coinvolge anche il manubrio, regolabile nell’altezza con un range di 20 mm, e il parabrezza settabile su due posizioni con escursione di 50 mm, ma per farlo, serve la brugola.
PREMIUM L’ultimo nato in famiglia X-MAX convince a livello di rifiniture (ottime), gli accoppiamenti sono eccellenti e la sensazione di qualità percepita è molto alta, con la sua dotazione (strumentazione, tecnologia LED e pacchetto elettronico) che ne fa a tutti gli effetti un prodotto premium, caratterizzato da un eccellente rapporto qualità prezzo.
CITY La prima parte di questa presentazione l’abbiamo fatta a Firenze, nel traffico e sulle strade del centro storico di una delle città più caotiche d’Italia. Per quanto riguarda la parte versatilità di questo scooter il riscontro è ottimo e nel sottosella ci stanno due caschi integrali veri, con la sezione ampia e larga in cui il laptop ci sta comodo e sicuro. Bene anche per i due vani nel retroscudo, profondi e a sezione costante, permettono di ospitare tranquillamente anche le versioni XXL dei moderni Smartphone (Chi scrive ha un Galaxy Note Edge).
CENTRO STORICO Ok, chi sceglie questa tipologia di prodotto, sicuramente non cerca il lato confortevole, ma privilegia quello sportivo, di cui l’X-MAX ne fa vera e proprio bandiera. Sulle strade del centro storico di Firenze, infatti, il setting così rigido e sportivo delle sue sospensioni paga pegno in termini di confort, perché la forcella filtra poco le disconnessioni della strada e lo stesso vale per il posteriore. Nel misto, ne parliamo qui sotto, è tutta un’altra storia, ma in generale, a livello di taratura standard, avrei preferito la forcella fosse un po’ meno chiusa nell’idraulica.
SEMAFORO VERDE Al semaforo lo spunto dell’X-MAX convince, ha carattere, aiutato da una trasmissione ineccepibile, fantastica ed esente da critiche, non da lodi. La riposta del gas è pronta e scattante già a bassi règimi, il motore è fluido nell’erogazione ed ha anche un bell’allungo. Nel traffico questo scooter è agile e l’ampio angolo di sterzo aiuta nelle manovre e a divincolarsi tra le auto. L’aspetto che più ci ha sorpreso? Le vibrazioni quasi inesistenti, da questo punto di vista il risultato ottenuto è da 10 e lode.
DRIVE E qui viene il bello, perché una volta usciti dalla città ed entrati nelle splendide vie del Chianti, l’X-MAX 300 mostra tutto il suo valore aggiunto con un comportamento dinamico da prodotto sportivo. Nel misto la guida diverte perché il nuovo nato in famiglia è preciso nell’inserimento in curva, molto stabile in percorrenza, soprattutto nelle curve veloci e adesso, grazie alla maggior luce da terra, puoi piegare di più senza rischiare che il metallo strisci l’asfalto. Nei rapidi cambia di direzione è agile, svelto e apprezzi quella taratura standard delle sospensioni di cui parlavamo prima. Nei tratti autostradali la protezione è buona, con un po’ d’aria che arriva sulla parte alta casco solo nella posizione più bassa del parabrezza. Anche in questo caso, quello che più mi ha stupito è la totale assenza di vibrazioni anche a regimi prossimi alla zona rossa del motore. Fantastico!
SEMAFORO ROSSO La nota negativa, invece, riguarda i freni perché un comportamento dinamico così marcatamente sportivo, si scontra un po’ con l’impianto frenante, adeguato nelle dimensioni, ma che, se si vuole frenare decisi, devi strizzare forte la leva anteriore. Meglio al posteriore, su cui questo effetto si sente meno. Insomma, per chi ha poca forza nelle mani, come ad esempio le ragazze, possiamo dire che l’X-MAX 300 da questo punto di vista è perfettibile.
TECNOLOGIA BUONA Il pacchetto tecnologico del nuovo X-MAX300 piace e convince sotto molti punti di vista. Bene la strumentazione misto analogico-digitale che offre un computer di bordo con contachilometri parziale dedicato alla cinghia e al cambio olio. Bello e pratico anche il sistema Smart Key, con ABS e controllo di trazione che lavorano bene senza essere troppo invasivi. L’aspetto tecnologico che più ci ha stupito? Quello legato al motore, quindi ai consumi: dopo circa 150 km in modalità “allegra con brio” il consumo letto è stato di 23.6 km/litro. Decisamente non male!
IDEE CHIARE Dal punto di vista dei suoi contenuti, insomma, il nuovo Yamaha X-MAX 300 è ancora più sportivo e molto incentrato sul piacere di guida, aspetto che ha fatto il successo proprio del fratello maggiore TMAX. In città offre tanta versatilità, grazie alla grande capacità di carico, consumi ridotti, ma meno confort per via del suo carattere marcatamente sportivo. Aspetto, che, però apprezzi, e non poco, quando guidi nel misto. Tutto, come da ormai tradizione Yamaha, all’insegna di un eccellente rapporto qualità/prezzo!