Yamaha Tmax 2020: aumentano cilindrata e prestazioni, nuovo anche il posteriore. Ecco com'è andata la prova su strada
SEMPRE AL TOPSei generazioni, quasi vent’anni di carriera e oltre 275.000 unità vendute, che ne fanno uno dei modelli Yamaha più venduti di sempre nel vecchio continente, Questi i numeri del Tmax, il re dei maxi scooter sportivi. Per rimanere in vetta Yamaha lo rinnova nel look ma soprattutto nella meccanica. Arriva in due versioni: la base, TMAX 560, e la ricchissima Tech Max adatta anche al turismo, entrambe spinte da un nuovo motore da 560 cc più prestazionale ed ecologico.
PIÙ CC, PIÙ PRESTAZIONIIl nome non mente, la cilindrata del nuovo TMAX è cresciuta per renderlo ancora più prestazionale nonostante le imposizioni delle normative Euro5. L’aumento di cilindrata è strato ottenuto aumentando l’alesaggio del pistone di 2 mm passando così dai precedenti 530cc della versione 2019 ai 560 cc della 2020. Non solo aumento di cilindrata, sotto i carter motore ci sono anche bielle ridisegnate e pistoni in alluminio forgiato. I valori di potenza e coppia incrementano del 3,5% e 6,5% salendo ora a 48 cv (limite massimo per la guida con patente A2) e 56 Nm di coppia massima.
NUOVO SCARICOTutto nuovo è anche l’impianto di scarico, vero e proprio protagonista della svolta ecologica del nuovo TMAX 560 grazie all’utilizzo di convertitori catalitici anteriori e posteriori. Oltre al contenimento delle emissioni, le modifiche sono state studiate per migliorare il sound, reso ora più gradevole e armonico.
Yamaha TMAX 560 scarico
CONFERMA ELETTRONICAA dirigere le operazioni del nuovo motore ci pensa una vecchia conoscenza per il TMAX. A comandare il corpo farfallato c’è il comando elettronico del gas YCC-T (Yamaha Chip Controlled Throttle), al suo fianco ancora i riding mode: uno per la città dall’erogazione smussata, uno più sportivo per sfruttare al massimo le prestazioni brillanti del motore, sempre in sicurezza, aiutati dal traction control, migliorato nel funzionamento per il 2020.
AFFINAMENTI CICLISTICIAnche il comparto cilcistico beneficia di piccoli accorgimenti per meglio sposarsi all’aumento delle prestazioni del nuovo modello. Sia chiaro, nessuno stravolgimento ad una formula già vincente che ne ha sancito il successo in quasi vent’anni di onorata carriera: telaio a doppia trave in alluminio di stampo motociclistico, forcella a steli rovesciati con doppia piastra di sterzo e mono ammortizzatore posteriore monocross. Per meglio adeguarsi all’aumento delle prestazioni il setting delle sospensioni è stato ottimizzato per mantenere inalterato il piacere di guida, migliorando il confort.
PIÙ SNELLOSempre alla ricerca di maggior facilità e praticità d’utilizzo, i designer Yamaha hanno snellito la coda del TMAX per facilitare la salita e la discesa del passeggero, punto debole della precedente versione. Il nuovo posteriore integra il riprogettato faro, ora con design a T che ricorda quello delle sportive della famiglia R.
Posteriore Yamaha TMAX 560 2020
TANTO SPAZIONonostante ora sia più contenuto l’ingombro del posteriore, la capacità di carico del TMAX non è stata intaccata. Nel vano sottosella infatti c’è sempre spazio per un casco integrale e altri oggetti utili come antipioggia, catena e blocca disco.
FULL OPTIONALPer gli inguaribili del full optional, dei viaggi e della connettività Yamaha ha messo a disposizione la versione Tech Max, ricca di accessori che migliorano l’esperienza in sella. Per fronteggiare il freddo c’è un parabrezza regolabile elettronicamente abbinato a sella e manopole riscaldate, per i lunghi viaggi, magari in coppia, risultano utilissimi invece il cruise control e la sospensione posteriore regolabile per adeguare il setting alle differenti esigenze. Peculiarità della versione Tech Max sono anche la livera dedicata Tech Camo e la forcella color oro e la possibilità di connettersi con lo smartphone.
PREZZII nuovi TMAX 560 arriveranno nei concessionari a dicembre 2019. Il listino attacca a 11.999 euro per la versione base, servono invece 13.799 euro per la ricca versione Tech MAX.
PIÙ COMODOMi è bastato salirci per la prima volta a EICMA per capire la bontà del lavoro di snellimento della sezione mediana, ma nella presa di contatto dinamica me ne accorgo ancora di più; quando devo zampettare per driblare il traffico o ripartire negli stop and go tipici della città. Sia chiaro, chi non supera il metro e settanta farà ancora fatica a trovarsi a genio con il cavallo del TMAX, ma con perizia e spostandosi leggermente in avanti, dove la sella è più stretta, tutto migliora. Per il resto l’ergonomia è confermata nella totalità con blocchetti ben rifiniti (come d’altronde lo è tutto lo scooter) e facili da azionare. Anche nel caso della versione Tech MAX, la protagonista del test sulle strade portoghesi.
SEMPRE FLUIDOSempre nella congestione di Lisbona, con i suoi lastricati inframezzati dai binari del tram (mi sento quasi a Milano), resi ancora più scivolosi dalla pioggia (se non fosse per le ore di volo fatte l’altro giorno giurerei di essere a Milano), ho apprezzato la dolcezza della trasmissione – pronta a far scattare il TMAX in avanti ma senza bruschi strattoni – e le migliorie apportate al Traction Control. Quest’ultimo interviene solamente quando è strettamente richiesto, così facendo la verve del maxi sportivo di Yamaha non viene mortificata, anzi! Partire a fionda sul viscido quando gli altri dosano il gas è un toccasana per l’autostima di ogni brucia-semafori.
Yamaha TMAX 560 in città
PIÙ PRONTORimanendo in tema di accelerazione, i tecnici Yamaha hanno accorciato il rapporto di trasmissione per migliorare lo spunto del TMAX, specialmente tra gli 80 e i 110 km/h. Il risultato è pienamente raggiunto, lo dicono i numeri dichiarati dalla casa, ma anche l’orecchio: il motore prende giri in maniera sensibilmente più rapida. L’aumento di prestazioni però riguarda anche la velocità di punta, dove consentito, infatti, il nuovo TMAX 560 raggiunge i 180 km/h (secondo il tachimetro), 5 Km/h in più rispetto alla precedente versione.
UNA GARANZIAPer quanto riguarda il comportamento dinamico ci sono solo gradite conferme: era e rimane il punto di riferimento della categoria in questo campo. Nonostante le molle delle sospensioni siano ora più rigide, il TMAX 560 non sfigura nemmeno quando l’asfalto si fa rovinato o si devono affrontare dossi e buche. Quando c’è del misto guidato tutte le sue rinomate caratteristiche (precisione dell’avantreno e agilità su tutte) vengono confermate e leggermente esaltate dal nuovo setting di forcella e monoammortizzatore. Ottimo il comportamento della frenata, sempre modulabile e dal giusto mordente, a convincere meno è invece l’ABS che talvolta si è rivelato fin troppo invasivo.
Tmax 560 2020 Yamaha
COCCOLAMIContro il meteo bizzoso di Cascais, Lisbona e limitrofi essere in sella alla versione Tech Max è una vera manna dal cielo. Parabrezza regolabile elettronicamente (in maniera molto semplice e intuitiva), sella e manopole riscaldabili sono accessori a cui difficilmente riuscirei a rinunciare. Il parabrezza offre ottimo riparo in posizione “tuttosu” senza generare fastidiosi vortici e la sella trasmette il giusto calore per tenere al caldo anche le mie terga fradice dopo il temporale. Più timide le manopole riscaldate, il freddo italico è ben più fastidioso dei 15 gradi trovati oggi, si poteva fare di meglio. Senza dimenticare il cruise control, accessorio che rende interessante il TMAX anche per viaggi a medio raggio, anche grazie all’ottimo consumo registrato: 5l/100 km dopo 200 km di prova su percorso misto.
IN QUESTO SERVIZIO:
CASCO CABERG LEVO CARBON Casco apribile in fibra di carbonio e con doppia omologazione P/J, il Caberg Levo fa sia da integrale sia da jet e la cosa che subito mi ha colpito è che è più silenzioso di molti blasonati caschi prettamente integrali. Lo studio aerodinamico ha quindi minimizzato lo svantaggio dell'apertura fino a dare un casco davvero confortevole e versatile per l'uso turistico. La calzata è confortevole e non si avvertono punti di maggior pressione sulla testa, mentre la ventilazione, pur efficace, non è al top. Dotato di visiera predisposta per la doppia lente Pinlock anti appannamento, il Caberg Levo ha anche il visierino parasole estraibile e la chiusura micrometrica. Ottima la precisione e l'affidabilità del meccanismo di apertura del frontale: comodo da azionare con i guanti.
GIACCA HEVIK MADSEN Hevik Madsen è una giacca dal taglio moderno ma realizzata con materiali vintage come il waxed cotton. La ventilazione è garantita dalle prese d’aria su spalle e schiena, apribili mediante zip. La Madsen è utilizzabile in tutte le stagioni grazie alla fodera interna removibile che fa il paio con l’interno realizzato in 3D mash. Dotata di regolazioni su fianchi e polsi, predisposizione per aggancio pantalone, dettagli in pelle su collo e polsi, protezioni di 2° livello su spalle e gomiti e tasca posteriore per ospitare il paraschiena Hevik H-Fullback Armor.
JEANS HEVIK HARBOUR CARGO Non fosse per le protezioni non sembrerebbe affatto un pantalone tecnico: molto bello il tessuto esterno in Denim di cotone elasticizzato che rende l'Hevik Harbour Cargo molto comodo da indossare. Questo senza fare sconti alla sicurezza, garantita da un rivestimento interno in Kevlad Dupont su fianchi e ginocchia. Il taglio, va detto, premia decisamente i longilinei, ma chi è corto di gamba non ha da temere: le protezioni sulle ginocchia sono regolabili e ciò previene il rischio di trovarsele posizionate troppo basse. Due i colori, nero e verde militare.
SCARPE TCX MOOD GTX Le sneaker TCX hanno un taglio decisamente modaiolo. La pelle pieno fiore della tomaia è abbinata a una membrana Gore-Tex che ripara dal freddo e dall'acqua. Non mancano ovviamente le protezioni su malleoli punte e talloni.
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
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TMAX | 48 / 35 | 13.499 € |
TMAX TMAX Tech Max | 48 / 35 | 15.699 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Yamaha TMAX visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Yamaha TMAX