Il nome Yamaha Diversion è ben noto agli appassionati di turismo e torna sulla carenatura di una 600 ben riuscita e dal rapporto qualità (di guida) prezzo azzeccato.
NOME STORICO La XJ6 è una moto particolarmente ruscita dal punto di vista dinamico, logico che l'aggiunta di una carenatura non possa rovinare il buon lavoro fatto. Infatti la Yamaha Diversion, nome storico per le moto turistiche, alla fine è risultata essere la moto più convincente delle tre dal punto di vista dinamico, anche se l'innesto della carenatura toglie un po' di appeal estetico alla moto rispetto alla versione nuda.
4 CILINDRI FACILI FACILI Bassa di sella e baricentro, facile da guidare, agile e anche precisa offre una guida che sa accontentare chiunque; non solo il neofita, che nel suo quattro cilindri "burroso" e praticamente inspegnibile troverà un perfetto compagno per i primi chilometri, ma anche l'esperto che magari chiede prestazioni ciclistiche e motoristiche superiori. In questo caso i due cilindri in più rappresentano un plus rispetto alle concorrenti.
BEVE POCO I cavalli sono 78, e sono sempre molto ben erogati, anche perché la rapportatura piuttosto corta fa girare allegro il quattro cilindri che quindi offre medi regimi consistenti e anche un allungo quasi sportivo che la spinge fino a 220 indicati. Nonostante questo i consumi restano limitati, il consumo medio rilevato è stato di 20,9 km/litro.
AGILE E RIGOROSA La ciclistica è semplice ma efficace, forcella e mono riescono anche ad offrire il giusto sostegno quando si spinge e, quando prendono i classici 5 minuti, la Yamaha è, delle tre, quella che asseconda meglio il prurito sportivo del suo pilota. E agile nei cambi di direzione, leggera da guidare, ma resta rigorosa e precisa accusando meno trasferimenti di carico e delle concorrenti, anche in frenata dove si comporta bene pur non avendo una potenza eclatante. Da segnalare che è l'unica delle tre a non essere disponibile con ABS.
BEN PROTETTA Anche la protezione non è male, pur non raggiungendo l'ottimo livello della ER6-F la Diversion F offre un riparo valido anche in velocità consentendo medie autostradali elevate. Come la rivale giapponese resta comunque piuttosto compatta nelle dimensioni per cui i piloti più alti potrebbero sentirsi poco inseriti nella moto.