Si rinnova un po’ sotto e un po’ sopra il nuovo Yamaha Aerox R, lo scooter urbano per i giovanissimi, oggi disponibile anche in versione naked
SBARBATELLO È dedicato ai giovanissimi il nuovo Yamaha Aerox R, che strizza l'occhio agli amanti del tuning e ora si fa anche Naked. Nuove grafiche ispirate alle sorellastre supersportive e motore adeguato alle norme anti-inquinamento ne fanno un interessante proposta per il liceale di turno, in cerca magari del regalo promozione.
ISPIRAZIONE GRAFICA Fin dal suo lancio, alla fine degli anni Novanta, il primo Yamaha Aerox R era uno degli scooter più aggressivi e sport-oriented, almeno nel look. Oggi il nuovo Aerox R si ispira senza mezze misure alle sorelle supersportive: si parte con il cupolino, più accigliato, il doppio faro, più aggressivo, e la carenatura, rivista e volutamente più minimalista. Il frontale è stato ribassato, mentre è totalmente inedita la nuova doppia sella ad apertura contrapposta con tanto di cuciture bianche. Sollevando il sellino posteriore si ha accesso al serbatoio della benzina e a quello dell’olio, mentre davanti c'è spazio per un casco integrale. Infine sono nuove le luci posteriori, che richiamano la ben più performante YZF-R1. Per la versione Naked, invece, ci sono particolari inediti come il manubrio senza carena, la strumentazione minimal e l’ammortizzatore posteriore con serbatoio separato.
CHE BEI 2 TEMPI Al capitolo motore, lo Yamaha Aerox R non rinuncia alle tradizioni: spinto dal monocilindrico da 49 cc a 2 tempi, raffreddato a liquido, è tuttavia stato rivisto per adeguarsi alle normative sull’inquinamento. Alesaggio e corsa (40 x 39.2 millimetri) sono da motore quasi-quadro, mentre la potenza massima è limitata a 2,43 kW a 6.750 giri. La trasmissione rimane automatica con cinghia a V, come identico è anche il sistema di alimentazione a carburatore Gurtner.
SCHELETRINO Sulla ciclistica le novità sono davvero esigue. Telaio tubolare in acciaio, forcella a steli tradizionalicon escursione di 80 millimetri e mono con una corsa di 70 millimetri. Cambiano il disco anteriore e posteriore, ora entrambi da 190 millimetri, mentre rimane la scelta delle gomme in carne: anteriore da 130/60-13 e posteriore 140/60-13. In totale, l’Aerox R pesa solo 92,5 chili a secco. Dulcis in fundo, è nuova la strumentazione, ora completamente digitale.
SONO IN VENDITA L’Aerox R è in vendita da subito a un prezzo di 2.690 euro, 100 in più per la versione Naked. I colori disponibili sono tre, Absolute White, Funky Blue, Lunar Grey, mentre il nudo è disponibile solamente in versione Power Black.
In questo servizio:
Casco: Nolan N44
Giubbotto: Alpinestars T-Fuel
Pantaloni: Alpinestars Axiom Kevlar
Scarpa: Alpinestarsm Joey WP
TAMARRO INSIDE Pensare che, fino a qualche anno fa, i miei sogni di motociclista erano dominati non dall’ultima superbike replica ma da uno scooter ringalluzzito, come per esempio il nuovo Yamaha Aerox R, beh, fa una certa impressione. E chi dice di non esserci passato, con tutta probabilità, mente. C’è qualcosa di malinconico nelle linee dell’Aerox, un po’ come vedere un ragazzo di periferia cresciuto in età ma non nei modi di fare. Dopotutto, come diceva quella canzone? Il tamarro è sempre in voga, perché non è di moda mai.
MAMMA, SON CRESCIUTO! Era tempo che non salivo su un cinquantino come lo Yamaha Aerox R, e forse a ragione: l’ergonomia è studiata per i ragazzini che vanno al liceo, quindi di una statura compresa entro il metro e 70; questo significa che, uno spilungone come il sottoscritto (1,90 metri) corre il rischio di non sentirsi troppo comodo: la sella è abbastanza alta, ma il manubrio è basso e la pedana corta. Morale: se siete alti come me, vi sentirete appollaiati come un pappagallo sul trespolo, con le braccia basse e le ginocchia che intralciano un po’ il manubrio. A suo favore invece depone il sottosella: il casco integrale ci sta per davvero, se non enorme, ma, nell'ottica di un uso quotidiano, avrei gradito un gancio nello scudo per appenderci borsa o altro.
GUARDA CHE FUMO Accendere contemporaneamente circa 10 Yamaha Aerox R significa creare una sorta di nube tossica fatta di benzina e olio; spesso ci si dimentica quanto siano fumosi i due tempi, salvo poi provarne uno, anche di ultima generazione. I primi metri sono segnati dall’estrema agilità, anche per chi ancora non ha sviluppato completamente i bicipiti, e dal motore, che, strozzato per rispetto del Codice, fatica un po’ a regalare partenze brillanti.
GIRA GIRA, TANTO NON VA Saranno i limiti sulle emissioni, sarà quel che sarà, sta di fatto che con le potenze e le velocità limitate per legge si è davvero lenti. In partenza ci si muove anche dignitosamente, basta srotolare tutta la manetta, ma poi da metà scala del contagiri, la velocità sale a un ritmo blando, troppo, fino ad arrivare alla soglia dei 50 km/h indicati. Come dite, si sblocca in un attimo? Io non ho detto nulla.
SPORTIVO VERO In compenso, se il motore dell’Aerox R non fa gridare al miracolo così tappato, la ciclistica è decisamente più sportiva e potrebbe reggere tranquillamente potenze e velocità superiori. La forcella è tarata squisitamente, assorbe ma anche entrando rapidi in curva non manda in crisi l’assetto. Il mono, dal canto suo, è tarato abbastanza rigido e sulle sconnessioni più accentuate balla un pelo, ma nulla di grave.
NOT BAD Simpatico il nuovo Aerox R, mi ha fatto tornare alla mente i colori e i sapori di quand’ero ragazzino: il rumore del due tempi, l’assenza di freno motore e l’incredibile leggerezza dell’insieme, al pari di una bici. Perfetto per zigzagare tra le auto nel traffico, mostra solo qualche plastica un po’ cheap, segno delle economie di scala, e un motore realmente strozzato: per come è a punto la ciclistica, meriterebbe ben di più. Protezione aerodinamica? Praticamente nulla ma a queste velocità non è certo un problema.
In questo servizio:
Casco: Nolan N44
Giubbotto: Alpinestars T-Fuel
Pantaloni: Alpinestars Axiom Kevlar
Scarpa: Alpinestarsm Joey WP