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Prova | Cool Factor

Triumph Tiger 1200 GT Pro: è lei la più comoda tra le maxi enduro? La prova


Avatar di Danilo Chissalé, il 21/05/24

6 mesi fa - Triumph Tiger 1200 GT Pro sembra nata per i grandi viaggi. La prova

Triumph Tiger 1200 GT Pro sembra nata per i grandi viaggi. La prova

I viaggi, più o meno avventurosi, ormai sono affar loro, delle maxi enduro. Le piccole cilindrate conquistano neofiti e chi è attento alle spese, le maxi chi vuole il massimo in tutto: performance, comodità, esclusività ma ovviamente anche prezzo. Tra queste però ce n’è una che ha tutto quello che serve per viaggiare, spediti e nel massimo del comfort, ma non lo “urla” ai quattro venti come alcune rivali, anzi, sposa perfettamente l’understatement britannico: la Triumph Tiger 1200 GT Pro. L’ho messa alla prova per scoprire il suo “Cool Factor” e a colpirmi è stata la sua attitudine al viaggio, ora vi racconto perché.

COM'È FATTA

La Tiger 1200 GT ProLa Tiger 1200 GT Pro

Forse non tutti sanno che la nuova Triumph Tiger 1200 2024, nonostante l’estetica pressoché invariata, ha subito pochi ma sostanziali interventi mirati per “aggiustare” il tiro rispetto alla moto che è arrivata sul mercato nel 2022. Gli aggiornamenti hanno coinvolto l’ergonomia, il motore e l’elettronica di gestione, con l’obiettivo di rendere ancora più piacevole l’esperienza di guida, comunque già di ottimo livello, ma in questo segmento così agguerrito sono i dettagli a fare la differenza e, come dice il detto, “chi si ferma è perduto”.

ANCORA MEGLIO Il comfort a bordo della Tiger 1200 era già regale, giusto per rimanere in tema royal family, ma gli ingegneri a Hinckley hanno introdotto una nuova sella meno concava, per garantire maggior libertà di movimento; a questa si affiancano riser montati su supporti elastici che riducono le vibrazioni e pedane riposizionate, leggermente più alte e meno sporgenti, così in curva si guadagna luce a terra. Si possono passare ore in sella senza conoscere la fatica, da lode lo schiumato delle sedute e l’ergonomia, e nemmeno il calore – piaga dei moderni motori Euro 5 ad alte prestazioni – intimorisce, grazie ai radiatori sdoppiati che convogliano l’aria calda verso l’esterno. Sul finire del 2023 è arrivato anche l’abbassatore che rende questa motona da 245 kg di peso in ordine di marcia alla portata anche di chi non è un corazziere. Per azionarlo basta tenere premuto il tasto Home sul blocchetto elettrico destro per 3 secondi e la moto si abbasserà di 2 centimetri, consentendo al passeggero di salire con più agio e a chi guida di toccare meglio il terreno nonostante l’altezza sella di 850 mm.

RICCA C’è chi ti seduce con prezzi allettanti per poi infarcirti di pacchetti e accessori più o meno indispensabi e chi, come Triumph, che preferisce dare già tutto di serie… O quasi. Con l’uscita di scena della versione “base” la porta d’accesso alla gamma Tiger 1200 GT è la Pro, che compreso nel prezzo offre parabrezza regolabile su 5 posizioni anche in movimento, paramani, cavalletto centrale, cruise control, manopole riscaldabili, il quickshifter bidirezionale, l’Hill Hold Assist per fermarsi in salita e le luci full LED con funzione cornering, abbinate a una coppia di faretti LED ausiliari, oltre ai riding mode aggiuntivi Rider (che permette di regolare i parametri dell’elettronica individualmente) e Off-road. Rimangono fuori giusto le borse laterali e le selle riscaldabili, per essere pronti a viaggiare fino a Capo Nord.

LA MECCANICA Se la meta fosse davvero Capo Nord la Tiger 1200 GT Pro non avrebbe problemi a raggiungerla, grazie all’ottima base meccanica, anch’essa aggiornata come vi dicevo qualche riga sopra. Nessuno stravolgimento per quanto riguarda la ciclistica, con telaio in acciaio accoppiato al telaietto in alluminio imbullonato e alle sospensioni semi-attive Showa e comparto freni a firma Brembo, discorso diverso per i motore. Il tre cilindri da 1156 cc, capace di 150 CV e 130 Nm di coppia massima, è stato criticato in passato per il marcato effetto on-off che si manifestava alle basse andature, Triumph ha così deciso di porre rimedia aumentando le masse volaniche di 1kg. Confermata la trasmissione ad albero cardanico, soluzione apprezzatissima per chi percorre tanti chilometri e non vuole preoccuparsi della manutenzione alla catena.

COME VA

La Tiger 1200 GT Pro nella provaLa Tiger 1200 GT Pro nella prova

Sulla Triumph Tiger 1200 GT Pro mi sono trovato a mio agio fin da subito. Mi piace la posizione di guida, dominante sull’asfalto – più che rispetto ad altre competitor - con un leggero carico verso l’anteriore, che scarica la schiena e aiuta a macinare chilometri senza avvertire fatica. Con il parabrezza “tutto su”si beneficia di buon riparo, rimangono esposte giusto le spalle se siete abbondanti come me e con il cruise control inserito l’autostrada passa via veloce e senza troppi patemi; le vibrazioni che si avvertivano sul vecchio modello qui sono decisamente più lievi, quasi impercettibili, peccato però per l’assenza dei radar, utili a ridurre lo stress se le ore da fare a velocità costante sono un bel po’. Anche il passeggero se la cava niente male, anche per lui la sella è comodissima e i maniglioni ben posizionati; con l’abbassatore si sale in sella in maniera decisamente più agile, peccato però che il dislivello con la sella del pilota sia ancora importante, lasciandolo esposto all’aria e alzando sensibilmente il baricentro.

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GIGANTE BUONO Con una scheda tecnica di questo livello si può essere indotti a pensare che la Tiger 1200 sia una moto impegnativa, quasi rabbiosa, ma così non è, o per lo meno non in tutti i frangenti. Infatti, nonostante i numeri,  nella prima parte del contagiri la risposta del gas anche nei riding mode più sportivi è sempre molto fluida e lineare, e con le modifiche introdotte al motore anche l’effetto on-off è sensibilmente smussato, rimane ancora un po’ di gioco di trasmissione, ma si avverte solo nelle marce più basse e solo quando si riapre il gas da “tutto chiuso”.

In sella alla Triumph Tiger 1200 GT ProIn sella alla Triumph Tiger 1200 GT Pro

CATTIVO SE OCCORRE Da 0 a 6.000 giri il triple della Tiger 1200 sembra quasi vellutato, spinge vigoroso ma gentile, a ringraziarvi sarà il passeggero, che non viene sbatacchiatto in stile... tuorlo dell'uovo per fare la maionese. Dopo questa soglia, c’è il cambio di passo: 3.000 giri utili di spinta corposa e allungo utile a far emozionare anche gli animi più bollenti, con il sound dello scarico che si fa decisamente più graffiante. Il quickhifter di serie mi ha convinto, preciso e rapido nelle cambiate, sia a salire, sia a scendere di rapporto. Tutto sommato la Tiger 1200 non è nemmeno così assetata, il dato riportato dalla strumentazione è incoraggiante: 5,4 l/100 km, non male per un motore da 1.200 cc.

SEMPRE COMODA A passo turistico la Tiger 1200 GT Pro è tra le più confortevoli in circolazione, con sospensioni a lunga escurisone capaci di filtrare praticamente ogni cosa, sembra di stare sul tappeto volante, e anche quando la si stuzzica lei non perde il suo aplomb: mappa sport e sospensioni tarate per offrire maggior supporto e la Tiger da fidata compagna di Aladin, si trasforma in una insospettabile divora curve. La dinamica è genuina e, se ci si fa prendere la mano, con le nuove modifiche alle pedane non si è più limitati nelle pieghe più accentuate. Ho apprezzato molto sia l’avantreno preciso nel mantenere la traiettoria impostata con tanta sicurezza trasmessa a chi guida, sia il fatto che, nonostante il set up più sportivo, non perda mai il suo ottimo livello di comfort, un bel vantaggio se le strade sono in pessime condizioni. Al posteriore la situazione non è troppo diversa: il monoammortizzatore filtra bene le asperità e quando si affonda sul gas sostiene a dovere. Bene anche il grip, sia all’anteriore, sia al posteriore nonostante i “soli” 150 mm di sezione dello pneumatico. Ineccepibile la frenata, potenza e modulabilità sono decisamente a livello delle prestazioni, così come i vari aiuti elettronici (ABS, Traction control e Triumph Shift Assist). Peccato per il baricentro ancora un po' alto, avvertibile specialmente quando si viaggia a pieno carico su tratti molto tortuosi, ma rispetto ad alcune competitor la sportività non è per forza la caratteristica per cui la si sceglie. 

PREZZO E SCHEDA TECNICA

Quando si tratta di ammiraglie, come nel caso della Tiger 1200 GT Pro, il prezzo d'acquisto può anche passare in secondo piano, ma vi farà certamente piacere sapere che, rispetto ad alcune rivali, al momento della transazione lei vi consentirà di tenere qualche migliaia di euro in tasca, utili magari per un bel viaggio in giro per l'Europa. Si parte da 22.395 euro, per la colorazione rossa (novità 2024) serve un piccolo sforzo extra, e per una moto quasi full optional come quella in prova – alla quale abbiamo aggiunto le borse laterali sviluppate con Givi – l'esborso è di 23.673 euro.

TRIUMPH TIGER 1200 GT PRO
MOTORE 3 cilindri in linea, Euro 5
CILINDRATA 1.160 cc
POTENZA 150 CV a 9.000 giri/min
COPPIA 130 Nm a 7.000 giri/min
PESO 245 kg odm
PREZZO Da 22.395 euro

ABBIGLIAMENTO

  • Casco LS2 Explorer
  • Giacca Held Karakum
  • Guanti Alpinestars Copper
  • Jeans Alpinestars Copper
  • Scarpe Alpinestars Speedforce

Pubblicato da Danilo Chissalè, 21/05/2024
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Listino Triumph Tiger 1200
AllestimentoCV / KwPrezzo
Tiger 1200 GT 150 / 11019.795 €
Tiger 1200 GT Pro 150 / 11022.195 €
Tiger 1200 Rally Pro 150 / 11023.195 €
Tiger 1200 GT Explorer 150 / 11023.955 €
Tiger 1200 Rally Explorer 150 / 11025.095 €

Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Triumph Tiger 1200 visita la pagina della scheda di listino.

Scheda, prezzi e dotazioni Triumph Tiger 1200
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