La XE nasce per l'enduro, la XC è un'abile tutto fare. Le opinioni dopo la prova, dotazioni e prezzo dell'ultima classica di Hinckley
COME TE… Non c’è nessuno… tu sei l’unica al mondo. Così recitava il titolo della famosa canzone di Rita Pavone che, mai come in questo caso, mi sembra azzeccato. La nuova Triumph Scrambler 1200 non ha una moto rivale perfettamente sovrapponibile. La Urban GS di BMW non è così specialistica e nemmeno la Scrambler Desert Sled di Ducati la eguaglia.
COME DA TRADIZIONE Come da tradizione la cura del dettaglio e il pregio dei materiali si notano a colpo d’occhio. L’allumino spazzolato dei terminali, il serbatoio realizzato senza saldature a vista e impreziosito dalle coach line realizzate a mano e il tappo del serbatoio Monza sono una gioia per gli occhi. Plastica non pervenuta. Fanno eccezione alcuni componenti minori, ecco dunque spiegato il peso ragguardevole di 207 kg a secco.sCRAMBLER 1200
TWO IS MEGLIO CHE ONE La Triumph Scrambler 1200 arriva in due versioni: la specialistica XE, nata per affrontare senza timore anche lo sterrato più impegnativo, e la XC, versatile tutto fare, meno ricca nella dotazione di serie. Come due facce della stessa medaglia, la base tecnica di entrambe è molto simile: telaio in acciaio inedito, forcella Showa regolabile, coppia di ammortizzatori sviluppati ad hoc da Ohlins e impianto frenante Brembo con pinze anteriori radiali M50.
CUORE SCRAMBLER Anche il motore è in condivisione, il bicilindrico parallelo Bonneville High Power da 1.200 cc (90 cv a 7.400 giri/min e 110 Nm a 3.950 giri/min) è stato alleggerito e condito in “salsa” scrambler addolcendo l’erogazione e spalmando al meglio la coppia lungo tutto l’arco del contagiri a tutto vantaggio del comportamento in fuoristrada.
DIVERSE LE QUOTE…A differenziare le due versioni sono i freddi numeri, nella fattispecie quelli inerenti alle quote ciclistiche. La differenza più evidente sta nell’escursione delle sospensioni che sulla XE è di 250 mm mentre sulla XC si ferma a 200 mm. Ciò comporta una differenza anche nell’altezza della sella rispetto al suolo: 840 mm sulla XC, 870 mm sulla XE. Per garantire lo spazio necessario alla dose extra di escursione, Triumph ha sviluppato un forcellone specifico per la XE, maggiorato di 3 cm rispetto a quello utilizzato dalla Cross Country (XC).
… E LA DOTAZIONE Le due sorelle si differenziano anche nella dotazione. Sia chiaro, su entrambe è ricchissima e comprende display TFT con connessione Bluetooth, cruise control, manopole riscaldate, cinque riding mode e traction control. La XE aggiunge un riding mode opzionale Enduro Pro (unico in grado di disabilitare l’ABS), la piattaforma inerziale che permette di aver Traction control e ABS cornering, leva freno a passo regolabile Brembo MCS e steli forcella maggiorati a 47 mm (45 mm sulla XC).
CLASSIC HI-TECH Triumph ci sta abituando a moto classiche fornite dello stato dell’arte della tecnologia, ma con le nuove Scrambler fa un ulteriore passo avanti. Oltre a fari full LED con funzione DRL, il sistema d’accensione Keyless e la presa USB per ricaricare lo smartphone, in anteprima mondiale, grazie alla partnership con GoPro (colosso delle action cam) viene introdotta la possibilità di controllare la GoPro tramite i blocchetti posti sul manubrio.
sTRUMENTAZIONE Triumph Scrambler 1200
PREZZO, COLORI, ACCESSORI Le ultime arrivate arriveranno in Italia a inizio 2019, la XC sarà disponibile in due colorazioni: nero (lucido o opaco) e kakhi green, la XE, invece, può essere scelta bianco/nera o nero/azzurra. Tanta qualità costruttiva non può certo essere regalata: per la XC sono necessari 14.500 euro, 1.000 euro in più per la XE. Triumph propone inoltre un ricco catalogo accessori e una linea di abbigliamento dedicata alla nuova Scrambler 1200. Curioso di scoprire come va? Scorri oltre la fotogallery
XE SCELGO TE! La XE è sicuramente quella che cattura di più la mia attenzione. Sarà per gli steli dorati della forcella a escursione maggiorata, sarà per il suo “curriculum” da enduro vera (eccezion fatta per il peso), ma scelgo lei per affrontare la prima parte in sterrato. Salgo in sella e mi trovo in alta quota, 87 cm di altezza sella e oltre 220 kg di peso non sono il massimo da gestire per un “fuoristradista” alle prime armi.
XE IN OFF ROAD Se invece si è già smaliziati è amore fin dai primi metri. La Triumph Scrambler XE si lascia condurre con una facilità estrema, sia se sto seduto per affrontare i tratti più semplici, sia quando mi imbatto in passaggi insidiosi come piccoli guadi e fango e decido di alzarmi sulle pedane. Il motore con la sua coppia pastosa e regolare mi permette di affrontare salite ripide o tracciati con bassa aderenza senza preoccuparmi della marcia inserita. Al resto ci pensano le accoppiate Ohlins-Showa, in grado di filtrare egregiamente ogni tipo di asperità, e traction control e ABS disponibili in modalità Off-Road. Se proprio ci si vuole divertire con derapate in uscita e traversi in entrata si può sempre scegliere la mappa Off-road Pro che disabilità ogni tipo di aiuto alla guida.
Triumph Scrambler 1200 XE
XC IN OFF ROAD Sazio della specialistica passo alla versatile. La XC è decisamente più amichevole, specialmente verso i neofiti, messi a proprio agio da sella e baricentro più bassi. Le sensazioni generali sono pressoché identiche alla XE: anche in questo caso promosso il motore, soffrono le asperità più profonde, invece, le sospensioni a causa della minore escursione. Su entrambe conviene ricordarsi sempre della mole: recuperare una moto di questa stazza che si mette a bandiera non è certo un gioco da ragazzi.
CAMBIO AL VERTICE La seconda parte del test si svolge su strada e mi gioco la carta XC: il passo più corto e il baricentro più basso sono l’ideale per affrontare le tortuose strade portoghesi nei dintorni di Faro. Il clima non amichevole mi fa partire guardingo, per fortuna le Metzeler Tourance dopo poche curve mi danno la giusta confidenza e inizia la festa.
LA PICCOLA FA LA VOCE GROSSA Nonostante l’asfalto umido, il feeling offerto da un avantreno sincero e ben tarato anche sulle asperità, in aggiunta alla sicurezza di poter contare sul Traction Control (seppur non cornering), mi fanno tracciare traiettorie da Naked più che da Scrambler… Addirittura con ruota anteriore a raggi, per di più da 21 pollici. Quando il ritmo si fa più sostenuto faccio affidamento al potente impianto frenante Brembo, inappuntabile anche quando gli si chiede lo straordinario.
QUASI PERFETTA Scendo dalla sella con un sorriso a 32 denti stampato in faccia perché oltre che bella da vedere e da guidare la Scrambler 1200 è musica per le orecchie. Possibile che non abbia difetti? Sì, ci sono: la XC è talmente efficace da guida su strada che si meriterebbe maggiore luce a terra per evitare che le pedane frenino la libidine e lo scarico, specialmente alle basse andature, raggiunge temperature da inferno dantesco.
NON SOLO FANGO Scalda tanto anche la XE che di luce a terra, però, ne ha in abbondanza. Le sensazioni avute in fuoristrada si ripropongono anche su asfalto. C’è tanto peso in alto e, anche a causa del forcellone più lungo, è meno agile della sorella. Più pronunciati anche i trasferimenti di carico a causa della taratura più soft delle sospensioni. Non che sia un problema, basta farci l’abitudine e il gioco è fatto. In aggiunta sulla XE si può fare affidamento su tecnologia e dotazione superiori: ABS e TC cornering tolgono le castagne dal fuoco quando il gioco si fa duro mentre la pompa freno MCS da modulabilità e potenza frenante degne della migliore sportiva.
Triumph Scrambler 1200 XE su strada
QUALE SCEGLIERE? Sceglierne una è difficile, bisogna farsi guidare dal cuore ma anche dal raziocinio. La XE permette di affrontare percorsi in off-road al pari delle migliori maxi enduro ma con una dose di stile e fascino nettamente superiori, la XC è pensata per chi la moto la usa a 360°: si disimpegna bene in ogni ambito dal casa ufficio, alla scampagnata fuoriporta, senza rinunciare al fuoristrada.
IN QUESTO SERVIZIO
CASCO NOLAN N53 Il casco Nolan N53 è stato studiato per gli amanti del fuoristrada. Il design è aggressivo, la calotta esterna (realizzata in due misure) è in policarbonato lexan e l’ampia luce frontale permette al nuovo integrale di Nolan di adattarsi a svariate tipologie di maschere. L’interno, poi, realizzato in colori vivaci e tessuti traspiranti, si può estrarre facilmente per essere lavato, mentre la traspirazione è garantita da un sistema di ventilazione con prese d’aria, estrattori, e dell’ AirBooster Technology.
Taglie disponibili: dalla XXS alla XXXL
Prezzo: 149,99 euro
GIACCA HEVIK TITANIUM Hevik Titanium è ideale per chi va in moto con qualsiasi condizione meteorologica. Realizzata in tre strati (tessuto esterno in Ripstop 600d e Polycordura 600d con spalmatura interna, per offrire un ottimo grado di idrorepellenza; una membrana impermeabile e traspirante Indossabile anche separatamente dalla giacca) e uno strato interno termico, entrambi removibili. La protezione è garantita dalla presenza di protettori di livello 2 su spalle e avambracci oltre alla predisposizione per il paraschiena (Hevik H-Full Back Armor). Non manca di certo la praticità con numerose tasche e un’ampia possibilità di regolazione su fianchi, maniche e polsi.
Prezzo: 269 euro
PANTALONI HEVIK TITANIUM Pantaloni tecnici strettamente legati alla giacca Titanium. Anche il pantalone come la giacca ha tre strati: lo shell a base di poliestere e rinforzato ripstop protegge e difende dagli agenti atmosferici; la membrana impermeabile e traspirante protegge dalle forti piogge e l’interno termico trattiene il calore d’inverno.
Non mancano accorgimenti di praticità come le 2 tasche frontali, i sistemi Fidlock® per regolare le due prese d’aria anteriori, la predisposizione per l’aggancio alla giacca tramite zip, non solo della giacca Titanium, ma anche di Ikaro o Blackjack.
Il capo è omologato secondo la normativa armonizzata pr EN 17092
STIVALI TCX DRIFTER WATERPROOF Di questi TCX da viaggio colpisce il look da endurista d'antan. Splendida la pelle marrone, che fa molto vintage, insieme con il soffietto sulla parte superiore e la suola con battistrada tassellato, che da parte sua fa una bella presa su qualsiasi fondo. I ganci moderni in alluminio, simili a quelli degli stivali da cross all'ultimo grido, non stonano. Pratico e furbo il rinforzo in zona leva cambio, così come la membrana impermeabile. E poi ci sono inserti rigidi su punta, tallone e in zona malleoli, senza dimenticare il rinforzo sulla tibia. La calzata è comoda e il plantare anatomico non rende un calvario un'eventuale passeggiata.
GUANTI REV'IT SAND 3 Pensati per abbinarsi alla tuta adventure Sand 3, i guanti Rev'it Sand 3 si sono dimostrati più versatili del previsto, adatti all'off-road come alla guida su strada o indossati alla guida di uno scooter sportivo non sfigurano mai. Le nocche ventilate in TPR flessibile sulle dita, il paranocche e le aree dei pollici offrono la protezione necessaria coadiuvate dall' inserto Il PWR | shield e dallo slider sul palmo che aumentano la resistenza all’abrasione dei guanti e una scivolata controllata nel caso di una sfortunata caduta. Taglie S-XZL