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Sym Maxsym TL: mi faccio lo scooter sportivo spendendo il giusto


Avatar di Danilo Chissalé, il 21/10/19

5 anni fa - Sym Maxym TL: prova, pregi, difetti e prezzo del maxi scooter taiwanese

Sym Maxsym TL: prezzo, prova su strada, scheda tecnica, uscita

Opinioni, pregi, difetti, data d'uscita e prezzo del Sym Maxsym TL, il primo scooter bicilindrico della casa taiwanese

TAVOLO PRINCIPALEPer Sym è arrivato il momento di lasciare i tornei minori e approdare nel tavolo principale, quello dei maxi scooter sportivi. I rivali sono agguerriti, qualcuno è addirittura imbattibile, ma con il nuovo Maxsym TL la casa taiwanese potrebbe aver una mano interessante. Se ben giocata...

PUNTO COMUNEI requisiti fondamentali per fare parte di questo esclusivo circolo sono ben definiti: look sportivo, motore bicilindrico, sospensioni e piacere di guida da moto o quasi. A primo impatto direi che la check list del Maxsym TL è completa in tutte le categorie, ma procediamo con ordine.

LOOK AGGRESSIVOI suoi detrattori diranno che il frontale è un copia e incolla di un altro scooter sportivo di questo segmento (avete detto T-Max?), io spezzo una lancia a favore dei designer del TL: rispetto alle moto, fare un design aggressivo e sportiveggiante con tutta quella superficie non è affatto semplice. Ergo, ben venga qualche fonte d'ispirazione. La creatività è concentrata tutta al posteriore, che si caratterizza per il faro a LED (stessa tecnologia anche per quello anteriore e le frecce) dalla firma luminosa che ricorda una fiamma, e per linee sfuggenti verso l'alto, enfatizzate dal massiccio terminale di scarico a doppia uscita (bruttina la protezione termica in plastica).

PREMIUMProbabilmente Sym non verrà percepito come un marchio premium ma, come dicevo in apertura, il Maxsym TL è il mezzo per scardinare le ultime roccaforti della diffidenza. Le finiture sono di buon livello e non hanno quasi nulla da invidiare ai rivali più blasonati, anzi. Le plastiche sono ben assemblate e la dotazione tecnologica è completa. La strumentazione è composta da un display TFT da 4,5 pollici ricco di informazioni - velocità, consumi, trip, livello del carburante, tensione batteria, contagiri e indicatore di consumo istantaneo e medio - personalizzabile in 3 modalità grafiche a mio parere ben riuscite ma soprattutto sempre leggibili. Non mancano nemmeno soluzioni utili come il parabrezza regolabile su due posizioni, seppur solamente tramite l'utilizzo di attrezzi, il freno di stazionamento automatico quando il cavalletto laterale è aperto e una presa USB 2.0 a ricarica rapida nel vano retro scudo.

UNO GRANDE, DUE PICCOLIGià che siamo in tema vi parlo anche di capienza, argomento caro ad ogni scooterista. Oltre al già citato vano nel retro scudo, che fa coppia con un altro più piccolo utile per mettere il telepass e poco altro, c'è un capiente vano sotto sella. Quanto capiente? Sym dichiara un casco integrale (anche di calotta generosa) o due jet, con altro spazio per antipioggia o altri piccoli oggetti. Io ho infilato il mio zaino con laptop da 13 pollici senza alcun problema. Vi si accede tramite un comodo tasto posto sotto al manubrio e rimane aperto tramite degli ammortizzatori a tutto vantaggio della praticità.

Sym Maxsym TL vano sottosellaSym Maxsym TL vano sottosella

50 E 50Probabilmente il vano sotto sella avrebbe potuto essere ancora più capiente se non fosse stato sacrificato a vantaggio della formula aurea del 50-50, ovvero stesso peso distribuito tra anteriore e posteriore. Per ottenere questa distribuzione dei pesi vantaggiosa motore e serbatoio del carburante sono sovrapposti e situati nella parte centrale dello scooter. Centralizzazione delle masse, miglior dinamismo. Semplice no?

TERRA DI MEZZODopo averlo sfiorato affrontiamo nel dettaglio il capitolo motore. Il bicilindrico a cilindri contrapposti da 465 cc è capace di 39 cv e 42,5 Nm di coppia massima. Il confronto diretto con il monocilindrico Sym mostra una curva di coppia più piatta che porta ad una erogazione più corposa e lineare. La scelta progettuale di Sym è ben delineata: per evitare di uscire dal confronto con il Tmax con le ossa rotte, si è optato per un piazzamento a metà tra i 400 cc mono e i 500 e oltre bicilindrici, nel tentativo di intercettare quei clienti che vogliono uno scooter dalle prestazioni valide ma non eccessive. Prezzo incluso, ma a quello ci arriviamo tra poco.

TELAIO E MONOLa distribuzione perfetta dei pesi insieme alla dotazione ciclistica promettono tanto di buono. Telaio e sospensioni sfruttano gli stessi crismi delle moto: il telaio è un traliccio in acciaio ed è accoppiato ad una forcella a steli rovesciati da 41 mm e a un monoammortizzatore con leveraggio regolabile nel precarico molla, lasciato in bella vista sul lato sinistro dello scooter. Di tutto rispetto anche l’impianto frenante che prevede una coppia di dischi a margherita da 275 mm morsi da pinze ad attacco radiale all’anteriore, disco con profilo a margherita anche al posteriore. Ad avvalorare la bontà del sistema ci sono tubi in treccia aeronautica e ABS a due canali Continental.

Forcellone Sym Maxsym TLForcellone Sym Maxsym TL

I GRANDI ASSENTICome tutto nella vita, anche il Maxsym TL ha i suoi difetti, se così vogliamo chiamarli. Il grande assente è il traction control, accessorio utilissimo quando la potenza si fa importante e il lastricato umido o, ancor peggio, ghiacciato. Non rispondono all’appello nemmeno il ride by wire e le mappe motore, ma la scelta è quella di fornire all’utilizzatore lo stretto fondamentale e poco altro per rimanere competitivi sul mercato.

FINALMENTE IL PREZZOIl punto forte del Maxsym TL, almeno se ci si limita a guardare i freddi numeri, è indubbiamente il prezzo: 7.990 euro che diventano 7.490 per i primi mesi di offerta lancio. Circa la metà del leader del segmento e del suo rivale off-road oriented, un terzo in meno del cugino taiwanese AK550. Certo, la dotazione è più scarna e le prestazioni leggermente inferiori, ma il piacere di guida? Come va questo Sym Maxsym TL? Proseguite oltre la fotogalley per scoprirlo!

IN SELLAIn sella al Maxsym TL mi trovo subito a mio agio. Merito di una posizione in sella ben studiata e adattabile. Mi spiego meglio, il manubrio largo e leggermente rialzato invoglia alla guida sportiva, le gambe, invece, rimangono in posizione rilassata se si sfrutta tutta la lunghezza della sella, davvero molto ampia e ben imbottita. Basta però assumere una posizione leggermente più avanzata sulla sella e ottengo il massimo della sportività. Tutto con uno spostamento di natica.

FACILE PER TUTTICome accade in tanti maxi scooter anche sul TL la porzione mediana è abbastanza ingombrante e obbliga le gambe ad un’apertura extra per toccare con agio il suolo. Rispetto ai diretti competitors ho avuto l’impressione che raggiungere il terreno in piena pianta di piede però fosse più semplice, merito anche della pedana rastremata proprio nel punto giusto, quello in cui si distendono le gambe. Rimanendo in tema, il tunnel centrale voluminoso e l’ingombro di serbatoio/motore limitano lo spazio per i piedi, quasi incastonati negli appoggi a loro dedicati.

TL posizione in sellaTL posizione in sella

SU MISURAIl Sym Maxsym TL mi offre la possibilità di cucirmi l’ergonomia su misura: scelgo l’altezza del parabrezza, l’angolatura degli specchi (di tipo motociclistico e ripiegabili per sgattaiolare tra le auto in coda), la distanza delle leve dei freni e son pronto a partire.

FLUIDO…Partire sì, ma non a palla di cannone. I cavalli in meno e una trasmissione più dolce nell’attacco rispetto ai rivali consentono di partire con decisione ma senza quella prontezza tipica del segmento. Il Maxsym TL non è uno strappa braccia, ma la sua docilità può rivelarsi un plus quando serve dolcezza nei modi per zigzagare in maniera millimetrica. Chi non è avvezzo a potenze e stazze di questo genere non può che apprezzare.

… POI PIENOMa la grinta non gli manca affatto, tutt’altro. Come se ci fosse un torero a sventolare un drappo rosso fuoco, dopo i 4.000 giri/min il temperamento del motore cambia radicalmente, mettendo in mostra tutta la grinta disponibile fino a oltre 7.000 giri/min, il tutto in maniera fluida senza alcun tipo di buco nell’erogazione. Bene così. Anche il sound sembra seguire questo tipo di comportamento: al minimo o poco più è pacato, oltre la fatidica soglia acquista carattere ma senza diventare sguaiato.

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IMMAGINA, PUOIIn uno spot televisivo di qualche tempo fa il bel George Clooney recitava: “immagina, puoi!”. Potessi guidare il Maxsym TL ad occhi chiusi sulle tortuose strade delle montagne attorno a Caramulo, in Portogallo, probabilmente non mi accorgerei nemmeno di essere in sella ad uno scooter. Sì, lo so, probabilmente lo avrete sentito dire miliardi di volte ma è proprio questa la sensazione trasmessami dal maxi sportivo taiwanese.

Sym maxsym TL in piegaSym maxsym TL in piega

BILANCIATO E PRECISOMe ne accorgo dopo un paio di curve, mentre guido con tecniche motociclistiche: scooter poco piegato (così non si consuma inutilmente il cavalletto), busto all’interno della curva e talvolta anche il ginocchio fuori. Toh! Il merito è tutto della formuletta magica che vi ho detto sopra e dell’ottimo lavoro di telaio e sospensioni, quest’ultime davvero a punto anche quando la strada non era nelle migliori condizioni. Mi riservo la possibilità di metterle alla prova sulle strade italiche, di gran lunga peggiori di quelle portoghesi.

DI BUON PASSOLa prova del nove la faccio tallonando l’apripista portoghese, decisamente più ferrato in curve e tornanti portoghesi rispetto a me, in sella ad un Sym Joymax Z. Il suo passo allegro è costellato di correzioni con il freno, cavalletti grattati e sospensioni a fondo corsa. Io, senza impegno, sto lì bello stabile, freno dopo (ottimo l’impianto frenante) e apro prima, facendo un terzo della fatica. Dopo averle sbirciate posso confermare, le carte in mano a Sym sono validissime. Provate(lo) per credere.

IN QUESTO SERVIZIO:

CASCO X-LITE X 803 UC Il top di gamma racing di Nolan Group. Peso e volume estremamente contenuti, calotta esterna in carbonio, dotata di un efficace sistema di rimozione dei cuscinetti dei guanciali in caso di emergenza (NERS – Nolan Emergency Release System), il quale è direttamente a contatto con un'imbottitura “Carbon Fitting Racing Experience” con costruzione a rete completamente removibile e lavabile. Questi gli highlights di uno dei casci più apprezzati nel mondo delle corse. Ottima la ventilazione grazie alle efficienti prese d'aria. Il Pinlock è incluso.

GIACCA TUCANO URBANO TOM: Il giubbotto di pelle ovina traforata Tom è ideale in primaveraa estate. La qualità percepità al tatto è eccellente, la lavorazione traforata garantisce buona ventilazione anche nelle giornate più calde. Il taglio alla moda la rende perfetta in ambito urbano/modaiolo. La praticità non manca, tante tasche interne ed esterne di diverse dimensioni e tanti accorgimenti furbi come la protezione della zip salva sarbatoio. Le protezioni su spalle e gomiti assicurano la sicurezza richiesta da un capo tecnico.

PANTALONI TUCANO URBANO LEOCARGO GAG Pantaloni comodi dal taglio cargo e dalla vestibilità regular fit, sono realizzati in cotone con inserti in fibra aramidica su anche ginocchia e glutei. Tante le tasche a disposizione, ben sei, per stivare tutto ciò che vi pare. Il Leocargo GAG è attento alla sicurezza attiva e passiva dell'utente, previste protezioni sulle ginocchia omologte CE di livello 1 e inserti riflettenti per aumentare la visibilità notturna. Disponibile in due colori: verde o grigio.

GUANTI TUCANO URBANO BOB: Guanto CE estivo, palmo in pelle ovina, dorso elasticizzato, compatibile touch screen, queste le caratteristiche del guanto BOB di Tucano Urbano. La vestibilità è ottima e gli inserti non infastidiscono alla guida. L'inserto Touch è molto efficiente e ricettivo.

SCARPE TCX MOOD GTX Le sneaker TCX hanno un taglio decisamente modaiolo. La pelle pieno fiore della tomaia è abbinata a una membrana Gore-Tex che ripara dal freddo e dall'acqua. Non mancano ovviamente le protezioni su malleoli punte e talloni.


Pubblicato da Danilo Chissalè, 21/10/2019
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