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Suzuki GSX1250FA Traveller


Avatar Redazionale, il 06/12/10

13 anni fa - In sella alla Suzuki GSX1250FA Traveller, la maxi touring a meno di 10.000 Euro.

Meno di diecimila Euro per comprarsi una maxi turistica vera, borse e ABS compresi. In quella cifra la Suzuki GSX1250FA Traveller offre grande capacità di carico, motore imbottito di coppia e una ciclistica semplice ma efficace.

SPARTIACQUE La soglia dei 10.000 Euro è sempre stata una sorta di spartiacque tra le moto che “costano poco” e quelle che costano molto. Sotto i 10.000 € si trovano di solito moto entry level, medie cilindrate e poco più. Dove mettereste una maxi da turismo con motore 1200 quattro cilindri? Di sicuro dall’altra parte. Invece la Suzuki GSX 1250FA Traveller riesce ancora ad essere sotto i 10.000 €, anche se solo per 50 €. Con i suoi 9.950 € tutto compreso è di sicuro la maxi touring più economica sul mercato il che di questi tempi la rende piuttosto appetibile per chi ha cuore da globe trotter ma budget limitato.

SALDO Già la vediamo la frase che vi balena in testa. “Si ma a cosa rinuncio per spendere così poco?” La risposta è a poco, anzi a rigor di logica quasi a niente se non a un look moderno. Per quei fatidici 9.950 € avrete per le mani una moto con una meccanica stracollaudata, carenatura completa tris di borse e con perfino l’ABS. Insomma se si dà retta alla ragione non si trova un singolo buon motivo per non prenderla in considerazione e non a caso la serie Bandit (cui questa Suzuki GSX1250FA Traveller alla fine appartiene) è apprezzatissima nei paesi del nord Europa e in Francia. Paesi che amano la sostanza più che l’apparenza.

IL CUORE E LA RAGIONE Ovviamente però in Italia però il mercato segue altri ragionamenti e la Suzuki viene spesso snobbata, anche se chi ce l’ha è sempre molto soddisfatto. Ma venendo alla moto in questione, abbiamo già detto che nasce da una costola della Bandit. In effetti l’esperimento fatto con la precedente Bandit-Traveller (che era una Bandit S con i pannelli laterali della carena e le borse) deve essere piaciuto.

FACCIA DA GIXXER Infatti Suzuki ha rilanciato, proponendo questa GSX1250FA che ha una carena a lei dedicata e sfrutta proiettore anteriore e cruscotto della serie GSX-R. Soprattutto il faro (e le due prese d’aria dinamiche ai lati) ringiovaniscono un po’ il look e migliorano il family feeling con le altre moto di Hamamatsu per cui diremmo che il trapianto è tutto sommato azzeccato.

QUASI UN DIESEL “Sotto” comunque c’è sempre la Bandit, in effetti, ciclistica e motore sono esattamente gli stessi. Così a bordo della Suzuki GSX1250FA Traveller ritroviamo il forzuto quattro cilindri da 1255 cc, una specie di “mulo” (nel senso buono del termine) erede dei mitici quattro cilindri “SACS” (quelli ad aria e olio per chi non se li ricorda) con cui era davvero possibile fare chilometraggi degni di un autobus. 98 i cavalli messi a disposizione, ma quel che più conta in questo caso è la coppia di 108 Nm ottenuta a soli 3.700 giri, roba da motore diesel.

ANIMA BANDIT Anche la ciclistica materia già ben nota a chi apprezza la serie Bandit, la GSX1250FA è pragmatica innanzitutto, l’alluminio lo concede solo al forcellone perché il telaio è un classico doppia culla in acciaio. Mono e forcella sono regolabili nel precarico molla e i dischi da 310 mm sono frenati da pinze a 4 pistoncini.

TUTTO DI SERIE Niente di più di quel che serve, dunque, ma c’è davvero poco di che lamentarsi perché, francamente, a quel prezzo è proprio impossibile pretendere di più, soprattutto perché alla voce “di serie” sulla GSX1250FA troviamo anche il cavalletto centrale, leve regolabili nella distanza, frizione idraulica, la sella regolabile su due differenti altezze (805, 825 mm), l’ABS, il cupolino con deflettore aerodinamico regolabile e un tris di borse (117 litri ci capacità in totale) la cui unica pecca è quella di non essere apribili con la chiave di accensione.

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TRIPLA CHIAVE Anzi a dirla tutta c’è una chiave per il bauletto e un’altra per le due borse laterali, francamente un po’ esagerato. In compenso le finiture generali sono di buon livello. Sì di buon livello perché, come tutti i progetti giapponesi nati anni fa, anche la Suzuki GSX1250FA nella sua semplicità è fatta bene, meglio di moto progettate in tempi più recenti dove l’attenzione ai costi è ben più evidente.

COME VA La Suzuki GSX1250FA Traveller è la classica moto pragmatica, che non si lancia voli pindarici ma promette tutto ciò che mantiene e si rivela compagna affidabile per ogni tipo di uso. In sella si sta comodi, la seduta è confortevole e assicura una guida piacevolmente rilassata, anche se come già ai tempi della prova della Bandit, trovo il manubrio un po’ troppo stretto e piegato all’indietro. Forse per questa moto sarebbe stato meglio cambiarlo perché così com’è crea anche anche un minimo di pesantezza nelle svolte lente.

SUL VELLUTO 257 kg in ordine di marcia non sono pochissimi la Suzuki GSX1250FA Traveller non è un fuscello e nelle svolte strette (le borse alzano ulteriormente il baricentro) si fa sentire. Però, appena si inizia a prendere un filo di velocità la Suzukona fila via in perfetto soupplesse con un motore burroso e generosissimo in fatto di coppia. Pochi giri tanta strada, spinta sempre, guidare i 4 cilindri di grossa cilindrata come questo 1250 Suzuki è sempre molto gratificante. Inoltre il quattro in linea Suzuki vibra anche poco grazie a un contralbero di equilibratura piuttosto efficace, una rarità questa nei motori 4 cilindri in linea, se qualcosa arriva è solo agli alti regimi.

BELLO IN BASSO Regimi che peraltro si raggiungono ben poche volte con questa Suzuki perché il motore dà tutto il suo meglio quando la lancetta del contagiri lavora nella prima metà della scala. Diciamo che la zona rossa a 9.500 giri è puramente indicativa. Il motore naturalmente ci arriva, ma nessuno avrà mai voglia di tirare le marce con questa moto che dà gusto proprio quando ne sfrutti l’immensa elasticità e dopo gli 8.000 giri cala di spinta consigliando di cambiare marcia. Talmente elastica che sei marce sono anche troppe, volendo si tiene la sesta anche a 1000 giri, a questo proposito è anche piuttosto utile l’indicatore di marcia inserita sul cruscotto. Così ci si ricorda che si hanno a disposizione anche altri rapporti e ogni tanto si scala.... Insomma, la GSX1250FA è una moto facile che al suo pilota manda solo segnali tranquillizzanti. Anche perché, peso a parte, offre confidenza immediata a chiunque.

NATA PER VIAGGIARE Il viaggio è ovviamente il suo habitat ideale la Suzuki GSX1250FA Traveller offre un’ottima protezione dall’aria per pilota e passeggero riparando gambe spalle e sfruttando gli ottimi servigi dell’aletta regolabile piazzata sopra il plexiglas che nella posizione più alta riesce a togliere del tutto aria e turbolenze dal casco, consentendo alte velocità di crociera in tutto relax. E in questo caso va segnalata anche la stabilità più che valida alle alte velocità. Nonostante tre borse piuttosto ingombranti la Suzuki non diventa ballerina ma resta sempre sincera a sicura anche quando si viaggia veloci.

TARATURA SOFT Inutile pretendere una guida racing, i trasferimenti di carico sono evidenti perché le sue sospensioni, ovviamente hanno una taratura turistica, e per questo se da una parte hanno il grado di assorbimento ideale per le nostre strade disastrate, dall’altra quando si forza un po’ il ritmo accusano una certa morbidezza, soprattutto della forcella, ovviabile comunque irrigidendo un po’ il precarico.

Nulla da ridire anche per quanto riguarda la frenata, potente a sufficienza anche per fermare i 257 kg dichiarati in ordine di marcia della Suzuki. A parte una certa spugnosità della leva, l’ABS poi mostra un’ottima taratura, ormai è un compagno affidabile e il fatto che su questa moto sia di serie è sicuramente un plus.


Pubblicato da Stefano Cordara, 06/12/2010
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