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Suzuki Gladius 650 vs Suzuki GSR 600


Avatar Redazionale, il 22/06/10

14 anni fa - Sconti, offerte e occasioni limitate nel tempo possono creare curiose concorrenze "interne" nei listini.

Sconti, offerte e occasioni limitate nel tempo possono creare curiose concorrenze "interne" nei listini. E' il caso di Suzuki, che propone le sue due naked più interessanti quasi allo stesso prezzo: la Suzuki Gladius 650 punta su un look moderno e sbarazzino, mentre la Suzuki GSR 600 ha un DNA più sportivo e selettivo. Le abbiamo messe a confronto.

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IN BUONA COMPAGNIA Le naked sportiveggianti e di cilindrata media sono, da anni, al vertice delle classifiche di vendita italiane. Fino allo scorso anno, infatti, best seller italica è stata la Kawasaki Z750, braccata a più o meno breve distanza da concorrenti come Honda Hornet, Suzuki GSR e Yamaha FZ6-n, ma anche da moto europee dalle caratteristiche simili, seppur dotate di meccaniche a due o tre cilindri e prezzi meno competitivi, come Ducati Monster, Triumph Street Triple e, da un paio di stagioni, BMW F800R.

TUTTI LE VOGLIONO
Ciò che piace di queste moto - e piace tutt'ora, nonostante il primato di vendite sia passato in mano a una moto molto diversa come la BMW R1200GS -  è la loro indole sportiva ma non esasperata, ottenuta unendo motori da circa 100 cavalli a ciclistiche adeguate, ma non specialistiche; il tutto rivestito con un'estetica aggressiva il giusto e un posizionamento di prezzo sicuramente allettante. Soprattutto considerando che si tratta di moto soggette a forti sconti presso le concessionarie.

ALTERNATIVA D'ATTACCO
Sull'onda del successo di questi modelli, le Case giapponesi hanno pensato di poter cogliere altre opportunità, declinando lo stesso tipo di concetto in una forma ancora più economica. Che tenga conto di chi, magari, si affaccia per la prima volta al mondo della moto e non se la sente di fare i conti con una cavalleria esagerata e, soprattutto, con un prezzo di listino nei dintorni dei 7.000 euro. Sono nate così le alternative "best-price" alle naked più in voga: Kawasaki ER-6n, Honda CBF 600, Suzuki Gladius e Yamaha XJ6-n. Si preannunciava un nuovo successo di mercato.

SALDI DI INIZIO STAGIONE
Poi è arrivata la crisi economica e tutti i programmi dei Produttori sono andati un po' a farsi benedire: così, oggi, le naked entry level faticano a trovare consensi e la lotta spietata sul mercato porta tutti i prezzi verso il basso, tanto da porre in concorrenza moto che, per caratteristiche tecniche e dotazione, dirette concorrenti proprio non sono. Il caso più eclatante è quello del listino Suzuki che, fra sconti all'origine e contributi dei concessionari, vede la recente Suzuki Gladius 650 proposta a 5.790 euro (fino al 31 luglio) e la più attempata Suzuki GSR 600 a 5.990 nella versione standard.

IL DILEMMA DEL COMPRATORE
Già da come si pone la questione, quindi, è facile capire il motivo di questa comparativa: mettersi nei panni di chi deve comprare una moto nuova - o anche solo sogna di farlo - e deve fare una scelta a (quasi) parità di investimento. Sarà meglio puntare sulla agile, facile e "fresca" bicilindrica Gladius, o val la pena mettersi in box una quattro cilindri dalle prestazioni genuinamente sportive, ma con qualche anno in più sulle spalle, come la GSR? E ancora, meglio due o quattro cilindri?Meglio una moto facile con cui imparare e fare esperienza, o una già pronta per quando avremo raggiunto l'apice delle capacità di guida?

PRIMA ALL'ESORDIO
La GSR può permettersi uno sconto di circa 1.500/2.000 euro rispetto al listino pieno, semplicemente perché è nata nel 2005. Con ogni probabilità, Suzuki ha già ampiamente ammortizzato gli investimenti fatti per metterla in produzione e svilupparla. Non dimentichiamo, poi, che al momento del suo esordio la GSR fece realmente il botto, come si suol dire, balzando velocemente in testa alla classifica di vendita con circa 8.000 moto immatricolate solo in Italia.

A QUOTA 100 Le sue caratteristche sono attuali ancora oggi
. Il motore è un quattro cilindri di derivazione GSX-R 600, depotenziato e rimappato fino ad offrire 98 cv a 12.000 giri, con una coppia massima di 64,7 Nm a 9.600 giri. Si tratta di prestazioni non troppo lontane dalle più recenti novità della concorrenza e più che sufficienti per garantire prestazioni elevate, con una punta massima nei dintorni dei 230 orari e doti di accelerazione notevoli, grazie a un allungo che può arrivare a 14.000 indicati e a un peso limitato in 208 kg in ordine di marcia.

COMPONENTI NOTE
Anche la Gladius, pur essendo nata nel 2009, utilizza una componentistica già presente nella banca organi Suzuki e strettamente derivata dalla bicilindrica SV. Di questa riprende sostanzialmente invariate le quote ciclistiche l'impostazione generale, ma anche l'ottimo bicilindrico di 645cc cui sono state apportate alcune modifiche per addolcirne il comportamento. Per lei vengono dichiarati 72 cavalli a 8.500 giri e una coppia massima di 64 Nm a 6.400 giri, a fronte di un peso di 202 kg in ordine di marcia.

SPORTIVA SENZA CARENA
Al di là della potenza e del frazionamento, tuttavia, a dividere le due moto in oggetto sono l'impostazione generale e la dotazione tecnica di base. GSR è, in pratica, la classica "sportiva senza carena" e sfoggia un bel telaio in alluminio, completato da un forcellone dello stesso materiale e sospensioni regolabili, dalla taratura molto ben centrata. Fanno da corollario gomme in misura adatta anche alla guida più sportiva (180/55 dietro e 120/70 davanti) e freni potenti anche se di tipo tradizionale e non radiale, come vorrebbe l'ultima tendenza.

EASY GOING La Gladius, invece, nasce da un progetto diverso, volto ad offrire una moto veramente easy, ma non minimale e il più possibile non cheap. Ciò non toglie che il telaio a traliccio e il forcellone siano in acciaio e le sospensioni abbiano regolazioni più limitate (anche se non manca il registro di precarico anche per la forcella). Così come al posteriore ci sia una onesta 160/60 e i freni utilizzino pinze e pompa non adatte per staccate da gran premio.

ELOGIO DELLA MATURITA' Messe a confronto diretto, queste differenze si sentono in maniera chiara
, ma la Gladius non ne esce poi così male. La GSRè sicuramente la più "consistente" fra le due; nel senso che guidandola si ottengono sempre risposte piacevolmente compatte, solide, ma anche più confortevoli sulle lunghe distanze. Il merito va sicuramente all'ottimo telaio e al buon lavoro delle sospensioni, che rendono la guida della GSR tanto facile quanto efficace. Ma anche a un motore sorprendentemente trattabile, scevro da vibrazioni e pure parco nei consumi (oltre 17 km/l durante il nostro test, gli stessi della Gladius).

PLUG & PLAY La Gladius risponde con una semplicità d'approccio ancor più spiccata. La potenza relativamente limitata del motore le permette di essere comunque veloce, senza mai essere impegnativa. La ciclistica è sana e gode di un'agilità tale da spiazzare sulle prime: il peso reale non si sente più di tanto, mentre la sezione ridotta della gomma posteriore offre solo vantaggi, a fronte di limiti nella guida allegra più teorici che reali. In definitiva, rispetto alla GSR, la Gladius è una moto "plug and play", con la quale anche chi ha poca esperienza può entrare velocemente in confidenza.

VIZI E VIRTU'
Da questo punto di vista la GSR è sicuramente più impegnativa, perché il suo quattro cilindri richiede un polso fermo - e ruotato per bene - per cavarne fuori il meglio. E' altrettanto evidente, però, che un utente esperto troverà maggiori soddisfazioni sulla GSR, piuttosto che sulla Gladius. Questa, poi, ha mostrato alcuni limiti che ne offuscano leggermente il giudizio complessivo: la sella, per esempio, è troppo poco imbottita, mentre la frenata è adeguata all'utilizzo quotidiano, ma non soddisfa nella guida veloce.

TEMPO AL TEMPO Nonostante oggi siano quasi sovrapponibili nel prezzo, quindi, GSR e Gladius rimangono due prodotti ben distinti. La quattro cilindri è più matura e rifinita, ma per sfruttarla al 100% richiede esperienza, o semplicemente tempo. La Gladius corrisponde in tutto alla sua immagine sbarazzina. E' bella da guidare ed è un viatico perfetto per entrare nel mondo delle due ruote con un minimo di carattere. Nel suo caso, però, il tempo potrebbe farvela andare stretta, spingendovi a cercare qualcosina in più in termini di potenza e "sostanza".


Pubblicato da Michele Losito, 22/06/2010
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