Cavalli a profusione ma non solo. I motori sono anche molto trattabili e con una erogazione incredibilmente piena. BMW potenza pura, Yamaha tanti medi, Aprilia qualche cavallo in meno, ma tutti molto ben distribuiti.
COME LE ABBIAMO PROVATE Innanzitutto occorre togliersi il cappello davanti agli ingegneri che sono stati in grado di tirar fuori potenze stratosferiche da questi mille catalizzati e rispettosi della normativa Euro 3. Le prove al banco sono state effettuate su un Banco Aktive in dotazione al preparatore Rigo Moto, che per stessa ammissione di Marco Rigo è un banco piuttosto "conservativo" rispetto ad altri. Per cui, tenendo conto delle varie tolleranze (anche tra motore e motore della stessa moto), ci sta che i numeri che magari vedrete comparire su altre prove non coincidano esattamente. In ogni caso, quello che interessa è il confronto tra le caratteristiche dei vari motori che in questo caso emergono piuttosto chiaramente. Da segnalare che i valori rilevati sono assolutamente "statici" cioè ottenuti senza "soffiare" aria negli airbox.
PRESSIONE UGUALE PER TUTTE Per avere dei parametri più vicini possibile abbiamo mantenuto la pressione del pneumatico posteriore uguale per tutte (2.5 bar) anche se va detto che ogni pneumatico ha uno scorrimento specifico, per cui si può supporre che l'Aprilia gommata con le Metzeler Racetec K2 in mescola potesse dare qualche cavallo in più con gomme più "scorrevoli" come quelle stradali (Continental Sport Attack per BMW e Michelin Power Pure per Yamaha) montate dalle concorrenti. Così come va segnalato che la BMW ci è stata consegnata con soli 500 km all'attivo per cui sarebbe lecito attendersi un risultato ancora migliore una volta che il motore si sia ulteriormente "slegato" avvicinandosi quindi ancor di più al dato ufficiale dichiarato che è di 193 cv all'albero.