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Prova

Quadro 350S


Avatar Redazionale, il 26/11/13

10 anni fa - Tutta un’altra storia. Guarda il video

È tutta un’altra storia il nuovo Quadro 350S, il tre ruote svizzero che sfida a muso duro i colossi del settore. A un prezzo succulento: solo 6.990 euro. Guarda il video

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3 IS MEGL’ CHE 2 Forse qui in Italia non ce ne accorgiamo, ma ora come ora il mercato delle tre ruote è l’unico settore in campo moto a far segnare un bel segno positivo rispetto all’anno precedente. Piaccia o no (anche il sottoscritto, da buon motociclista, fa fatica a digerire il tre ruote), bisogna quindi tenerne conto come possibile soluzione alla mobilità urbana; ancor di più ora che della partita è anche il nuovo Quadro 350S, completamente rinnovato rispetto al passato ma sempre venduto a un prezzo succulento: 6.990 euro.

PORSI OBIETTIVI Azienda famigliare con sede in Svizzera, la Quadro Vehicles nasce dall’intuizione di un imprenditore, Luciano Marabese, che ha da sempre voluto produrre veicoli a tre e quattro ruote. Ora l’azienda è passata nelle mani del figlio Riccardo, ma gli obiettivi sono gli stessi e anche più ambiziosi: ad oggi, sono oltre 400 le concessionarie ufficiali Quadro in 26 Paesi del mondo, per un mercato che in Europa vale 20.000 unità. Per l'Italia l'obiettivo 2014 è quello di consegnare 300 veicoli, attraverso i 37 punti vendita che diventeranno 80 nei prossimi mesi.

QUESTO E' IL... QUADRO Con queste premesse, è chiaro come il nuovo Quadro 350S non sia un banale restyling, a cominciare dalla meccanica. Ovviamente, fulcro e vanto di tutto il progetto è il sistema HTS (Hydraulic Tilting System) all’anteriore, sul quale Quadro detiene numerosi brevetti. In sostanza, oltre ai due ammortizzatori classici delle ruote, ce ne sono altri due orizzontali che, a differenza ad esempio delle auto, permettono di piegare, lavorando sia in estensione sia in compressione. Per quest’ultima versione del Quadro si è lavorato molto sulle canne dei cilindri per rendere il movimento della discesa in piega più fluido o, in altre parole, più simile a una moto. Inoltre, il sistema permette di montare ruote da 14”, sulla carta molto più stabili di quelle utilizzate dalla concorrenza.

GLI ALTRI Non ha solo un nuovo HTS il Quadro 350S, ma anche un motore completamente inedito: sparito il monocilindrico da 313 centimetri cubici due valvole, ora c’è un mono da 346 cc, 4 valvole, una nuova centralina EFI e un nuovo albero a camme capace di 27 cavalli a 7.000 giri e 28,8 Nm a 5500 giri, che spinge il 350S fino a 130 km/h. Novità anche sull'impianto frenante, con due dischi da 240 millimetri davanti e uno da 246 dietro. Da notare come il sistema di stazionamento, alias freno a mano, e di blocco della sospensione anteriore sia di tipo meccanico; a quanto sostengono in Quadro Vehicles, infatti, il sistema è più semplice e leggero di uno identico elettroattuato.

TO BE CONTINUED Ridisegnata anche la sella, più confortevole sia per il pilota sia per il passeggero e capace di contenere due caschi integrali, oltre che dotata di un maniglione d'appiglio rivisto. In totale, ora lo scooter (si può chiamare così?) pesa solo 200 chili a secco, ampiamente il più leggero della categoria. Da notare come in Quadro tengano a sottolineare come l’ingombro laterale del 350S sia paragonabile a quello di uno scooter di pari cilindrata (-20 millimetri rispetto a un Burgman 400). Quattro saranno i colori disponibili: Blue Ocean, Steel Grey, Snow White, Raw Black, tutti prezzati a quota 6.990 euro, mentre optional sono il bauletto, il parabrezza alto e il coprigambe. Infine, come gli altri tre ruote, da ricordare che anche il Quadro 350S si guida con la patente B.

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VEDO Un po’ come tutti i motociclisti in genere, mi vien da storcere sempre il naso alla vista di un tre ruote. Sarà per quella sensazione di avere le rotelle della bici messe lì davanti… Il nuovo Quadro 350S però appaga anche l’incallito della piega: c’è tanta meccanica a vista, si vedono nitidamente tutti i meccanismi dell’HTS. Forse addirittura troppa, soprattutto nel retrotreno dove avrei preferito qualche tubicino dell’olio più nascosto.

UN PO’ POCHINO Sali in sella al Quadro 350S solo per scoprire che, con un tre ruote, stai in piedi senza poggiarli in terra. A parte questo, il peso è davvero esiguo, la seduta è comoda, il manubrio è alla giusta altezza (non in basso come sul Peugeot Metropolis) e c’è sufficiente spazio per le gambe. Solo il piede destro è un po’ infastidito dalla presenza del freno a pedale, ma nulla di grave. Se la seduta è promossa a pieni voti, altrettanto non lo è la strumentazione e, più in generale, le finiture. Se penso a Piaggio o a Peugeot, lo standard qualitativo è decisamente più alto. L’indicatore della temperatura dell’acqua, la strumentazione, le plastiche utilizzate per coprire il manubrio e per i parafanghi, tutti dettagli che danno l’idea di un prodotto un po’ cheap. Il salto di qualità rispetto al passato c’è ed è sensibile, ma se paragonato alla concorrenza siamo ancora un gradino sotto.

FIRST IMPRESSION Su questo genere di mezzi, la prima impressione è più importante che mai. Per ogni motociclista/scooterista che si rispetti il feeling con l’avantreno vuol dire molto, il fatto quindi di avere due ruote lì davanti potrebbe essere causa di qualche misunderstanding. Ma il Quadro 350S, tutto sommato, si capiscein fretta. È agile e spigliato fin dai primi metri, complice la posizione di guida naturale e il manubrio abbastanza largo. Quello che trasmette è la sensazione di un due ruote abbastanza convenzionale ma un po’ frenato nello scendere in piega, come se dall’altra parte qualcuno vi reggesse con una fune. Ma a differenza di Peugeot, non è nulla di così drammatico, ma anzi può essere una bella sicurezza in più per chi, ad esempio, fino al giornoprima era solo automobilista.

VAI VAI VAI Nel primo tratto autostradale, il Quadro 350S è davvero piacevole. Agile, leggero, non è mai troppo ingombrante per infilarsi nei pertugi, certamente non più di un qualsiasi altro scooter medio. Il cupolino protegge molto bene fino al metro e ottanta (poi il casco comincia a uscire dalla copertura) e fino ai 130 km/h. Poche le vibrazioni, anche se il motore è abbastanza rumoroso. Insomma, ci stai volentieri, salvo per il motore che gira imballato sulla soglia della zona rossa a 130 km/h e che fa un po’ di baccano.

SPINGI CHE TI PASSA Dove il Quadro 350S fa davvero la differenza è nel misto. Si fanno pieghe da capogiro, sicuri del sostegno dell'avantreno. Certo, serve un po’ di fiducia in se stessi, perché più si scende più la resistenza degli ammortizzatori aumenta, ma il limite è sicuramente ben lontano. In questo, il Quadro è più moto che scooter rispetto, per esempio, all’MP3 Piaggio, perché ti porta ad usare di più il fisico. Mi è piaciuto meno l’ammortizzatore posteriore, un po’ secco nelle risposte. Il motore non allunga come un forsennato, ma ai medi regimi ha uno spunto brillante, che aiuta a uscire bene dai tornanti in salita. Peccato per la mancanza dell’ABS (che, ci hanno assicurato, arriverà), anche se con due ruote davanti bisogna davvero impegnarsi per cadere con l’avantreno chiuso.

CARTE IN GIOCO Tirando le somme, questo Quadro 350S è un bel salto avanti per la Casa svizzera. Sicuro, ora anche molto guidabile e piacevole da usare (al netto di qualche vibrazione di troppo ai bassi regimi). Casomai il 350S pecca sulle finiture e sui dettagli rispetto alla concorrenza (che però si fa pagare anche un bel po’ di più), dettagli che, in fin dei conti, noti quando lo guardi fermo, magari parcheggiato in concessionario. Provatelo però, se potete, rimarrete piacevolmente sorpresi.


Pubblicato da Alessandro Codognesi, 26/11/2013
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