La Ducati Multistrada V2 2025 è l’ultima novità di Borgo Panigale in termini di presentazione al pubblico, ma la prima delle nuove V2 ad essere messa alla prova. Cursiosi di sapere come va? Anche io prima di provarla, ma ridurre al solo motore la nuova crossover di media cilindrata sarebbe un’errore da matita blu. Infatti, le novità riguardano tecnologia, design e prestazioni, con l’obiettivo di alzare ulteriormente l’asticella nel suo agguerritissimo segmento. Ci sarà riuscita? Nelle prossime righe un breve recap di com’è cambiata (qui l’articolo completo scritto in occasione della DWP) ma soprattutto come va, quando arriva e quanto costa. Dai che si va!
Ducati Multistrada V2 2025: cosa c'è di nuovo rispetto alla 2024?
Ducati Multistrada V2, il rosso non poteva mancare
Rispetto alla versione precedente, la Multistrada V2 2025 non è un’evoluzione, in comune non c’è praticamente nulla, e non è nemmeno una versione in scada ridotta della best seller Multistrada V4 (qui il test ride di Michele), i tecnici di Ducati l’hanno pensata da zero, costruendola attorno al nuovo bicilindrico a V, aggiornando anche l’elettronica, l’ergonomia e la ciclistica.
Il design: un po’ 1260, un po’ Multi V4
Gli sforzi del Centro Stile Ducati si sono concentrati su efficienza e comfort, ma anche sportività e leggerezza che, come vedremo tra poco, è una delle novità più interessanti della crossover media di Ducati.
Dal punto di vista estetico, la nuova V2 risulta più filante e moderna nell’aspetto, snella ma anche molto funzionale e protettiva nella parte anteriore. Tanta attenzione è stata dedicata all’aeroninamica e alla gestione dei flussi d’aria, con sfoghi dedicati al passaggio di aria fresca per allontanare quella calda proveniente dal motore, proprio come sulla sorella maggiore V4.
Qualità: è davvero una moto premium?
Sulla Ducati Multistrada V2 2025 la qualità costruttiva è al top
Dal punto di vista della qualità percepita, la nuova Multistrada V2 2025 non sarà un gioellino d’artigianalità, ma a livello di finiture e accoppiamenti non ha evidenti punti deboli, anzi. Certo, come sulla maggior parte delle moto moderne la plastica è molto presente, ma quella più visibile e a portata di tocco non delude.
Nuovo motore V2: tutto intorno a lui
Il motore è uno dei grandi protagonisti di questa versione. Ducati ha deciso di abbandonare il sistema desmodromico: sulle moto dal DNA dichiaratamente sportivo ha scatenato polemiche, sulla gamma “Multi” la levata di scudi non c’è stata o, per lo meno, non in maniera così eclatante. Anche perché a livello di prestazioni rispetto al vecchio motore Testastretta 11° il calo è meno evidente:
Multistrada V2 2025:115 CV a 10.750 giri e 92 Nm di coppia a 8.250 giri/minuto
Multistrada V2 2024: 113 CV a 9.000 giri e 94 Nm di coppia a 7.750 giri/min
Ducati Multistrada V2, è la prima a far debuttare il nuovo motore
Tutta la moto nasce attorno a lui, al bicilindrico a V con fasatura variabile per l’aspirazione, che non sarà un marchio di fabbrica come la distribuzione Desmodromica, ma consente di ampliare l’intervallo per la manutenzione (gioco valvole a 30.000 km) e ridurre i consumi: mica una scelta sbagliata su una moto da turismo.
Sulla Multistrada V2 2025 sparisce anche il traliccio
Sul motore fa perno la nuova ciclistica: come sulla sorellona (ma anche sulle sportive) arriva il telaio monoscocca in alluminio, soluzione più leggera e compatta, abbinato ad un forcellone dedicato. Il traliccio va in pensione… O quasi. Il telaietto posteriore mantiene la struttura caratteristica in acciaio, ma è stato snellito per consentire nuove quote ergonomiche. I freni sono l’unico carry over rispetto alla vecchia V2, mentre le sospensioni caratterizzano ancora una volta gli allestimenti:
Versione standard: forcella Marzocchi, mono Sach completamente regolabili
Versione S: sospensioni semi-attive Ducati Skyhook Suspension
Alleggerendo qui e lì, la nuova crossover toglie dal piatto della bilancia ben 18 kg, fermandosi al di sotto dei 200 kg in configurazione standard e superandoli di poco sulla ricca S, che senza i 19 litri di carburante nel serbatoio, ma con il resto dei liquidi, pesa 202 kg.
Tecnologia al servizio del pilota
L’elettronica della Multistrada V2 2025 è stata aggiornata, sia dal punto di vista della gestione delle performance, sia da quello dell’esperienza utente. Il nuovo display TFT da 5 pollici è chiaro e intuitivo, con tutte le informazioni necessarie a portata di mano, grazie a nuovi blocchetti al manubrio, più facili da usare. Completano il quadro la presa USB impermeabile vicino al cruscotto e la possibilità di connettere lo smartphone. Sulla S, c’è anche il navigatore TBT.
Ducati Multistrada V2 2025, l'elettronica è ampiamente personalizzabile
Ancora una volta Ducati si conferma al vertice della categoria per la varietà di parametri persanalizzabili per la gestione delle prestazioni delle sue moto
8 livelli di controllo di trazione (cornering)
Anti-impennata
Cornering ABS regolabile su 3 livelli
Power mode (low, medium, high, enduro)
Quick-shifter 2.0
Controllo del freno motore
Suspension mode (solo sulla S)
Cruise control
Su strada: la prova, pregi e difetti
Comfort per pilota e passeggero
Guidare la Multistrada V2 2025 è un molto diverso dalla precedente generazione, dato che il triangolo ergonomico è cambiato. La posizione in sella è più attiva e dominante, merito dell’innalzamento del piano seduta; una scelta che mi ha convinto pienamente, con vantaggi anche dal punto di vista della comodità, con le ginocchia che non devono stare rannicchiate.
Ducati Multistrada V2 2025 in piega durate la prova
Nonostante l’innalzamento della sella, è facile toccare il terreno, grazie all’arco al cavallo particolarmente sciancrato e alla possibilità di regolarla su due posizioni o sceglierne una opzionale:
830 – 850 mm standard
850 – 870 mm sella alta optional
810 – 830 mm sella bassa optional
Se non dovesse bastare arriva anche la funzionalità Minimum Preload che abbassa la sella di ulteriori 8 mm, oltre al kit di ribassamento per le sospensioni. Anche il passeggero, dal canto suo, può godere di uno spazio più ampio grazie al riposizionamento dei supporti per le borse laterali. Le maniglie sono ergonomiche e comode, pensate per offrire un supporto sicuro senza sacrificare lo stile.
Come va in città
Alle basse andature, tipiche dell’uso cittadino, ho apprezzato la facilità con cui la nuova “Multi” si lascia condurre, la distribuzione dei pesi è corretta e c’è tanto angolo di sterzata, utile nelle tortuose strade dei centri urbani come quando c’è da divincolarsi dal traffico.
A sorprendermi maggiormente però, specialmente a confornto del vecchio Testastretta 11°., è la trattabilità del nuovo bicilindrico. L’erogazione è fluida, senza sussulti fastidiosi, con un’ottima gestione negli apri-chiudi. Con le sospensioni in modalità Comfort buche, dossi e pavé non impensieriscono mai.
Come va tra le curve
Ducati Multistrada V2 tra le curve è veloce e ben bilanciata
Nei percorsi più tortuosi, dove la V2 vecchia era già un punto di riferimento per piacere di guida tra le crossover con cerchio da 19”, la nuova si esalta. Merito della riduzione di peso, ma anche dell’ottimo lavoro della nuova ciclistica nel complesso. La moto si è dimostrata agile e precisa, con un ingresso in curva svelto ma sempre controllato.
Nel misto ho apprezzato anche l’accoppiata motore/cambio e la precisione dell’elettronica. Rispetto al Testastretta, il nuovo bicilindrio è più “educato” (anche a livello di sound) nella parte bassa del contagiri, ma ai medi e alti non lo fa rimpiangere affatto, anzi, sembra allungare con maggior decisione verso la zona rossa. Nella guida sportiva la mappa Sport, con risposta del gas più appuntita esalta, ma vi confesso che per godermela tra le curve ho preferito la risposta del riding mode Touring, più lineare, abbinandola a sospensioni più sostenute, opzione che il vecchio modello non consentiva.
In generale la moto è un bel balzo in avanti rispetto alla precedente, tutto perfetto? No, avrei preferito una risposta più incisiva nella prima parte di corsa per il freno posteriore.
Come va in viaggio
Ducati Multistrada V2 S 2025, il riparo aerodinamico è di buon livello
Tra le curve è una vera Ducati, insomm, ma tra i compiti di una Multistrada c’è anche – e forse soprattutto – quello di far macinare chilometri ai suoi proprietari. L’attitudine al viaggio della nuova crossover media bolognese è stata migliorata, non nella dotazione di serie (punto dolente in relazione al prezzo e alle competitor), bensì nel comfort e nel riparo aerodinamico.
Con il frontale ridisegnato la nuova V2 è più protettiva per busto e casco – specialmente se non si supera il metro e ottanta – con il plexi più ampio e facile da regolare. Il calore è (teoricamente, dato il freddo valenciano) tenuto a bada dalle nuove prese d’aria dedicate, mentre le vibrazioni sono generalmente contenute, avvertibili solo nella zona sella a partire dai 5.500 giri ma non risultano fastidiose.
Ottimi i consumi, considernado il passo spedito tenuto durante il test ride, il valore di 18,6 km/l mostrato dalla strumentazione a fine giro è un buon risultato, volendo migliorabile con una guida più attenta ai consumi.
Quanto costa e quando arriva
Le due colorazioni disponibili per la nuova Ducati Multistrada V2 2025
La nuova Multistrada V2 2025 sarà disponibile da Febbraio 2025 nelle concessionarie Ducati. Il prezzo parte da 16.690 euro per la versione base, mentre la versione S, con dotazioni più avanzate, ha un prezzo di partenza di 19.390 euro. Disponibile anche in una versione da 35 kW per i motociclisti con patente A2.
Multistrada V2: disponibile nel colore Ducati Red.
Multistrada V2 S: offerta nei colori Ducati Red e Storm Green, con la possibilità di optare per il pacchetto Travel, che include borse laterali in plastica, cavalletto centrale e manopole riscaldate.
Scheda tecnica
Ducati | Multistrada V2 S |
Motore | Bicilindrico a V, Euro 5+ |
Cilindrata | 890 cc |
Potenza | 115 CV a 10.750 giri/min |
Coppia | 92 Nm di coppia a 8.250 giri/minuto |
Peso | 202 kg in ordine di marcia (senza carburante) |
Prezzo | Da 19.390 euro |