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La BMW R nineT Scrambler profuma di offroad ma bada alla sostanza, con una guida dolce e più smussata rispetto alla R nineT
IMMAGINA, PUOI Quello che conta è l'immaginazione, l'idea di poterlo fare. Difficilmente la nuova BMW R nineT Scrambler solcherà sabbie desertiche o infangate mulattiere. Ma il fuoristrada, ultimamente, è sulla cresta dell'onda: ecco spiegata la decisione di realizzare una versione in salsa offroad della R nineT. Che, comunque, ha venduto in quasi tre anni di vita ben 23.000 moto.
ASCIUGATA La cosa bella è che la BMW R nineT Scrambler costa 14.000 euro chiavi in mano (primo tagliando compreso), cioè 1.950 euro in meno rispetto alla sorella. Come ci sono riusciti? Sono arrivate ruote in lega (l'anteriore da 19”), una forcella tradizionale con gli immancabili soffietti sugli steli (la R nineT li ha rovesciati), pinze freno non radiali, serbatoio in acciaio e non in alluminio, strumentazione ridotta all'osso, con il solo tachimetro. Mica finita: le pedane sono quelle della GS e il telaietto posteriore non si può smontare.
MEGLIO I RAGGI Mentre la guardo, in conferenza stampa, non posso fare a meno di pensare che i cerchi a razze in lega non danno piena giustizia a questa Scrambler: vedere dal vivo la versione con cerchi a raggi (400 euro) fa tutto un altro effetto. Per gli inguaribili romantici ci sono anche i pneumatici tassellati, che fanno tanto fuoristrada e sono pure gratis: a voi la scelta.
GOOD VIBRATIONS Lo scarico a doppia uscita by Akrapovic invece è di serie e, credetemi, è una vera e propria opera d'arte. Staresti ore ad ammirarlo, se non ti venisse voglia di accendere il motore per sentirne la colonna sonora. A proposito: il cuore della BMW R nineT Scrambler è l'ultima evoluzione del sempiterno bicilindrico boxer da 1.170 cc raffreddato ad aria e olio, forte di 110 cavalli a 7.750 giri e 116 Nm a 6.000 giri. Per l'occasione, gli uomini BMW l'hanno aggiornato Euro 4 e hanno usato una nuova mappatura. Nella piena tradizione dell'Elica ci sono la trasmissione finale a cardano e la frizione a secco con comando idraulico.
QUOTE DIVERSE Ma la nineT Scrambler è cambiata (e tanto) anche dal punto di vista delle quote del telaio: l'avancorsa cresce fino a 110,6 mm – 102,5 sulla R nineT – mentre l'inclinazione del cannotto di sterzo aumenta di tre gradi. Cresciuto, di un bel po', anche l'interasse: 1.527 mm sulla Scrambler, 1.472 per la nineT liscia. L'escursione delle sospensioni, poi, aumenta: la forcella passa da 120 a 125 mm, dietro si arriva ai 140 mm (20 in più della R nineT). Una moto diversa, quindi. A tutto ciò bisogna aggiungere la ruota anteriore con cerchio da 19 pollici (17” sulla nineT) e il diametro degli steli forcella, che diminuisce di 3 mm (43 contro 46).
RITAGLIATELA Il capitolo tecnologia? La R nineT Scrambler bada al sodo, senza perdersi in ammennicoli da mezzi uomini: no ride by wire, no mappe. Controllo di trazione ASC optional (350 euro), presa 12V sotto il serbatoio di serie. Al massimo potete concedervi le frecce a led (110 euro) e le manopole riscaldabili (230 euro). Diverso il discorso per le personalizzazioni: dal serbatoio in alluminio – 1.000 o 1.100 euro, a seconda delle finiture – alla sella monoposto, passando per la rete di protezione sul faro, il mini-cupolino e lo scarico Akrapovic alto, non c'è che l'imbarazzo della scelta. Da metà settembre, quando la R nineT Scrambler arriverà nelle concessionarie. Adesso, però è arrivato il momento di saltare in sella: cliccate sul Come va!
SEMPRE NINET In sella alla Scrambler ritrovo la R nineT: busto piuttosto piegato in avanti, pedane angolate il giusto, manubrio bello dritto, leve regolabili. Ho il controllo della situazione, sono un filo meno caricato in avanti rispetto alla NineT e la cosa mi piace. Le pedane, fra l'altro, non sono troppo angolate e i due cilindroni non danno fastidio alle tibie. La sella più alta rispetto alla nineT (820 mm contro 785 mm) non crea particolari problemi nemmeno a chi non è un cestista.
BRAAP! Il boxer dà il buongiorno con una voce tanto suadente quanto roca, dalla tonalità piena e quasi gutturale. Lo scarico Akrapovic, poi, ci mette del suo: le piccole sgasate al minimo – braap! braap! - sono balsamo per il cuore (e l'ego del proprietario). Che potrebbe incupirsi un filo dando un'occhiata all'unico strumento circolare attaccato al manubrio: oltre alla lancetta che indica i km/h c'è anche un piccolo display, che però si ferma a trip, orologio e temperatura motore. No marcia inserita e indicatore livello carburante (solo spia), niente autonomia residua. Volendo, in post-produzione si può installare il quadro strumenti della NineT, un poco più ricco.
IN CONFIDENZA I primi metri parlano di una moto un poco più facile, più per tutti rispetto alla sorella da cui deriva. La BMW R nineT Scrambler dà confidenza quasi subito, le puoi dare del tu fin dalla prima piega. Il merito va in larga parte alle diverse quote, che hanno aumentato la maneggevolezza: rimane una moto lunga, ma mi piace come la ruota da 19” dirige le danze in curva.
GUSTOSA In appoggio qualcuno potrebbe desiderare qualche informazione in più alle terminazioni nervose delle dita ma, una volta impostata la traiettoria, la Scrambler fila via con un aplomb invidiabile. Non ti lascia a bocca aperta per la velocità nei cambi di direzione ma te la gusti, eccome, sia nello stretto sia quando le curve aumentano il loro raggio. Con una stabilità e una precisione nel mantenere la linea di alto livello.
SENTI L'ASFALTO Nonostante l'aumento dell'escursione delle sospensioni e leggere modifiche nella taratura, la BMW R nineT Scrambler è una moto che ti fa letteralmente sentire la strada, soprattutto con la sospensione posteriore: ogni imperfezione dell'asfalto si ripercuote su fondoschiena e vertebre. La sella, piuttosto sottile, non aiuta. Optional, però, c'è la possibilità di avere una seduta più morbida.
CUORE D'ORO L'ormai leggendario boxer BMW è un degno compagno di avventure: ai bassi e medi ha tanto di quel nerbo che esplorare gli alti regimi non ha quasi senso (anche perché in alto vibra un po') e risponde sempre vispo fin dal primo richiamo sul gas. Centodieci cavalli che bastano e avanzano per fare tutto. Bello anche il cambio a sei marce secco e preciso negli innesti, aiutato da una frizione che non chiede avambracci allenati.
CHI T'AMMAZZA? Il doppio disco anteriore (by Brembo, ma senza le pinze radiali della nineT) perde smalto solo quando si dissotterra l'ascia di guerra: tirando, la frenata diventa un filo spugnosa. Ma la R nineT Scrambler non è il tipo di moto che chiede di essere maltrattata: lo puoi fare, ma meglio se la assapori senza esagerare. Disegnando traiettorie pulite, precise, rotonde. Con il sound rauco e scoppiettante del boxer nelle orecchie. E chi t'ammazza?
IN QUESTO SERVIZIO
CASCO X-LITE X-201 Un jet che calza a pennello a scrambler e affini, questo X-Lite. Realizzato con grande cura è piuttosto confortevole e non preme fastidiosamente sulla fronte. La colorazione glitterata? Un po' di coraggio ci vuole, va detto, ma gli sguardi saranno tutti per voi. La sicurezza è garantita da calotta in fibre composite e cinturino a doppio anello. Grazie ai bottoni sulla parte anteriore si possono installare frontini o visiere ad hoc. Tre le calotte.
Taglie: XXS-XXXL
Prezzo: 294,99 euro
GIACCA TUCANO URBANO STRAFORO Un bel giubbino in pelle traforato, perfetto per i climi estivi e primaverili. Furba l'idea dell'interno imbottito staccabile. Calza aderente e non sfigura mai, neppure all'aperitivo serale. La fodera è in poliestere e ci sono rinforzi interni in nylon Oxford, senza contare gli inserti in materiale riflettente sui polsi (a scomparsa) e sul colletto. Le protezioni? Of course: su gomiti e spalle, omologate CE di livello 1. Non manca l'inserto per il paraschiena.
Taglie: S-XXXL
Prezzo: 329 euro
PANTALONI TUCANO URBANO GINS Hanno tasche per le protezioni su ginocchia e anca ma anche senza di esse fanno sentire protetti grazie al maggior spessore del tessuto in queste aree critiche. Eppure risultano comodi e non rigidi e le cuciture aggiuntive per le tasche di cui sopra non si sentono. Sono fatti in denim di cotone con trattamento idrorepellente, non di meno non fanno sudare e anzi danno sempre una piacevole sensazione di traspirazione. Le bandelle ad alta visibilità? Ci sono ma non danno nell'occhio: una buona notizia per chi non ama indossare capi dal look troppo tecnico.
Prezzo: 95 euro
Taglie: S-3XL
GUANTI TUCANO URBANO CALAMARO Guantini easy in tessuto elasticizzato, dotati di inserti rigidi in ABS su nocche e dita e palmo in pelle. Sono estivi e non danno fastidio, nemmeno dopo ore di guida. Il polsino è in neoprene e la chiusura in velcro.
Taglie: XS-XXL
Prezzo: 45,50 euro
STIVALI STYLMARTIN LEGEND R Stivale in pelle pieno fiore di chiara impronta custom, ha pianta larga e si indossa piuttosto facilmente, grazie all'ampia zip laterale. Completano la chiusura due lacci con fibbia. Comodi (anche per camminare) sono anche impermeabili. Se si hanno pantaloni a zampa... stretta, può essere difficile nasconderli. Ma sono talmente carini che forse è meglio lasciarli in vista!
Taglie: 39/47