Tazio Nuvolari, John Surteees, Alessandro Gironi (il nostro videomaker ndr), cos’hanno in comune questi personaggi? Nulla, o quasi. I primi erano piloti sublimi con le due e quattro ruote, il nostro Ale ha semplicemente provato a ricalcarne le orme, prendendo parte alla Porsche&Ducati Experience presso il circuito di Franciacorta. Una giornata intensa di corsi a due e quattro ruote saranno bastate ad uno che maneggia camere e obiettivi per professione a diventare un asso con manubrio e volante?
No Ale, la Panigale non è tra le moto che puoi scegliere per gli esercizi
COME FUNZIONA IL CORSO Come “strumenti didattici” non si poteva chiedere di meglio, da una parte tutta la gamma Ducati - anche le nuovaHypemotard 698 (tranne le Panigale), dall’altra tre prestigiose vetture del brand Porsche come 911 Carrera S/4S, 718 Boxster GTS 4.0/Cayman GTS 4.0 e Cayenne/Cayenne Coupé. Perchè abbiamo scelto di erudire il nostro Alessandro? La risposta è piuttosto semplice: il corso è pensato per chiunque, dai principianti ai piloti più esperti ma va da sé che un neofita ne tragga maggior beneficio… e poi le Ducati sono la passione di Ale e della sua famiglia. Nel corso della giornata lo spazio per moto e auto è equamente suddiviso, con focus specifici – sia dal punto di vista teorico, sia da quello pratico – su come si sta in sella o al volante, come utilizzare lo sguardo nella maniera corretta, come sfruttare al massimo la potenza frenante di entrambi i mezzi e come gestire situazioni di emergenza in modo sicuro e consapevole.
Alessandro alle prese con lo slalom stretto e una ''minacciosa'' Streetfighter V4S
IN MOTO PROTETTI Per la parte moto il format didattico è quello ormai collaudato del DRE Road che, a dispetto di quella a “4 ruote”, necessita dell’abbigliamento protettivo tecnico. Nello specifico per prendere parte al corso è necessario indossare il casco integrale, giacca e pantalone in pelle o cordura, dotati di protezione spalle, gomiti e ginocchia, paraschiena, guanti e stivali.
Postura e sguardo, fondamentali per una guida sicura e ''sciolta'' della moto
CHI VA PIANO… VA SICURO La maggior parte degli esercizi svolti da Alessandro sotto la guida attenta degli istruttori Ducati DRE hanno visto protagonista la gestione del veicolo alle basse velocità, situazione tipica della città che – statistiche alla mano – risulta essere il luogo più rischioso dove condurre una moto. Saper gestire moto più o meno pesanti e potenti (o sportive con poco angolo di sterzo) può far la differenza tra schivare un ostacolo o finirci contro. E allora via di slalom più o meno stretti, da affrontare con uso sapiente di frizione e freno posteriore (alleato alla guida troppo spesso sottovalutato) ma anche circuiti con curve e svolte di vario raggio per allenare il corretto uso dello sguardo e la giusta posizione in sella, alla ricerca di una postura meno “ingessata” e più attiva e sciolta. Ovviamente anche tanto spazio dedicato alla frenata e agli aiuti alla guida che la rendono più efficace, come l’ABS Cornering, che Ducati ormai offre su tutta la sua gamma.
Piano Ale! Sai quanti video devi montare per ripagarla se si cappotta?
A SCUOLA DI OFFROAD Rifocillatosi dopo una mattinata “bollente” trascorsa in sella, il nostro eroico – ma anche masochista, data la scelta della tuta in pelle - Ale ha messo da da parte il manubrio per impugnare il volante, nello specifico quello della Cayenne che gli ha fatto da “nave scuola”. Nonostante l’aspetto elegante, il SUV di Zuffenhausen quando s’è trattato di sporcare la verniciatura non s’è tirato affatto indietro: tra discese ripide, rampe impossibili, guadi e passaggi prossimi al limite del ribaltamento, lo ha sempre tirato fuori da guai, aiutato nelle manovre da istruttori preparati e una buona dose di tecnologia.
Le 718 a trazione posteriore sono perfette per imparare l'arte del drif
DERAPATE E CORDOLI Ma Porsche – come Ducati – fa rima con sportività e cordoli, terreno in cui il costruttore tedesco - come l'italiano - ha costruito i suoi più memorabili successi. In un crescendo di prestazioni Alessandro ha avuto modo di cimentarsi con gli e-kart (piccoli demoni capaci di velocità di punta fino a 150 km/h), poi sulla pista a bassa aderenza con le 718 Boxter e Cayman – utili grazie alla trazione posteriore per imparare a gestire la perdita di aderenza – regalandosi il gran finale al volante di sua maestà la 911… quattro giri di pista per sognare le gare GT, sempre seguito e guidato dai consigli di un istruttore al suo fianco.
Quel maledetto sorrisetto... lo aveva anche alla pausa caffè del lunedì, dite che si sarà divertito?
IL BILANCIO DEL NOSTRO ASSO Interrogato da noi colleghi alla prima pausa caffè del lunedì dopo l’experience, il nostro asso di manubrio e volante non ha portato a casa titoli mondiali o medaglie al valore, ma un bagaglio zeppo di consigli oltre a un sorrisetto beffardo e compiaciuto, che quasi mi ha fatto rimpiangere di non essere andato io in prima persona. Andando più a fondo con l’interrogatorio Alessandro ha confessato di essere rimasto strabiliato dalla bontà del funzionamento dell’ABS Cornering, che mette una pezza nella situazione più scomoda che ci sia in moto, ovvero l’ostacolo in percorrenza di curva, dove il corto circuito del cervello ti porta a stritolare la leva del freno anteriore. Una volta – in una situazione del genere – l’anteriorata sarebbe stata garantita, ora, invece, è possibile arrestarsi in tutta sicurezza. Brava Ducati che fornisce questa possibilità a tutti i suoi ducatisti. Raddoppiando il numero di ruote il risultato non cambia: la frenata di un’auto sportiva – se fatta sfruttando tutto il potenziale dell’impianto - lascia sbalorditi, ed è proprio quello che ci ha riportato Alessandro dopo la sua esperienza al volante di una 911. Che caso… che sia a due o a quattro ruote, nonostante i motori super performanti di Porsche e Ducati, a colpire il nostro videomaker è stata la frenata, sarà che all’alta velocità ci si abitua ma alle frenate “da far girare le budella” no? Oh lo dicono anche i piloti di MotoGP e F1, e se lo dicono loro ci sara da fidarsi, no?