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Prova su strada

Piaggio Mp3 500


Avatar Redazionale, il 26/05/14

10 anni fa - Più sicuri che mai. Guarda il video

Il nuovo Piaggio Mp3 500 cambia più sotto che sopra. Fuori ci sono la coda dritta e a punta con fari full Led, ma sotto c’è tutta un’altra tecnologia: motore quasi nuovo ed elettronica a go-go. Piaggio lo propone a 8.990 euro

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THREE, IT'S A MAGIC NUMBER Tre è il numero perfetto? Forse, e comunque per qualcuno lo è di sicuro. Ci sono Case che puntano tutto sul tre, che siano cilindri (vedi Triumph, anche se in casa ha giusto un paio di bicilindrici…) o che siano le ruote (vedi la svizzera Quadro, che del tre ruote ha fatto la propria icona). Ma se si parla di triciclisul trono c’è l’Mp3. Perchè di fatto ha inventato il segmento (correva l’anno 2006…). Perché più sicuro e più stabile di uno scooter, ovvio. Proprio come dichiarato dallo stesso Roberto Colaninno, che ha rilasciato anche qualche battuta sul futuro dell’azienda: “Nei prossimi 10 anni cambierà completamente il mondo della mobilità. Non sto parlando di evolvere prodotti già esistenti ma di immaginarne di completamente nuovi. Per questo abbiamo iniziato a dialogare con grandi centri di ricerca, come Harvard e il MIT di Boston. Affrontando temi quali il tasso di inquinamento, su come si svilupperà la domanda di mobilità. Noi vogliamo essere parte in questo confronto e protagonisti fin da subito”. E già da oggi, sembranovoler alzare la famosa asticella: il nuovo Piaggio Mp3 500 è cambiato più di quello che sembra, fuori ma soprattutto sottopelle.

COSÌ A OCCHIO NON SAPREI D’altra parte, chi non è amante del genere forse non noterà tutte queste differenze sul nuovo Piaggio Mp3 500, almeno non a colpo d’occhio. Però ci sono, a cominciare dalla parte posteriore: ora infatti la coda è più slanciata, quasi tronca, e incastonati ci sono fari a Led (come anche gli anteriori). È nuova la sella, più confortevole e spaziosa (790 mm di lunghezza contro i precedenti 630), il parabrezza, maggiorato e regolabile in tre posizioni, il vano sottosella, sempre da 50 litri ma più sfruttabile nei volumi, e l’ergonomia, rivista per avere più comfort. Non è tutto: ora le ruote anteriori sono da 13” invece che 12”, per avere più stabilità (e per il riscontro positivo avuto con lo Yourban). E' tutta nuova anche la strumentazione e la pulsanteria, oltre al bellissimo manubrio. Vi basta?

PIÙ SICURI La vera novità, però, è sul fronte della sicurezza. Il nuovo Piaggio Mp3 500 infatti è il primo tre ruote al mondo a essere dotato di ASR (Acceleration Slip Regulation, il controllo di trazione) e ABS a tre canali. Di fatto, l’ASR è il sistema recentemente introdotto sulla Vespa GTS 300 ma adattato alle tre ruote. Anche l’ABS è una primizia perché è il primo a sfruttare tre canali: in sostanza, ogni ruota è controllota indipendentemente dalle altre.

MECCANICA Le modifiche meccaniche ci sono eccome, ma la base è ben consolidata. Partiamo dal motore. È rimasto il monocilindrico 4 tempi a iniezione, 493 cc, raffreddato a liquido e capace di 40,1 cv a 7.250 giri e 45,5 Nm, ma qualcosa è cambiato. Ora infatti c’è il Ride by Wire, che ha permesso di avere due diverse mappature: ECO o standard, a seconda che si vogliano privilegiare i consumi o le prestazioni. Non solo: grazie anche ad altre modifiche come la nuova distribuzione, la nuova linea di aspirazione e la nuova marmitta, ora la risposta al gas è più fluida, lineare, e nonostante il picco di coppia sia identico, ai bassi regimi il nuovo motore ne ha sempre di più. E sono anche diminuiti in consumi: nel ciclo WMTC l’Mp3 500 ha fatto registrare 25 km/litro (più o meno 300 km di autonomia), circa il 15% meglio che in passato. Ed è anche più silenzioso, l'MP3, il che non fa mai male.

ANCHE TELAIO Non solo motore però. C’è anche il telaio, che se nella parte anteriore è rimasto invariato (doppia culla in tubi di acciaio), ora dietro è realizzato con due tubi, non è più monotubo. Questo dovrebbe aver migliorato la rigidità flessionale, il che significa più confort. Identico invece il sistema di blocco della sospensione anteriore, che assieme al freno a mano permette di parcheggiare in piedi l’Mp3 senza farlo cadere. Di nuovo, invece, ci sono i dischi anteriori (258 mm) e un aumento di peso di circa 7 chili. Non manca l’ormai consolidata PMP, Piaggio Multimedia Platform, che consente di visualizzare sullo smartphone, tramite App dedicata, una miriade di informazioni.

DOVE, COME E PERCHÉ Il nuovo Piaggio Mp3 500 sarà disponibile in due allestimenti, Sport e Businness (si differenziano per alcuni dettagli soprattutto cromatici), rispettivamente a 8.990 euro e 9.090 euro, entrambi con un sovrapprezzo di 600 euro per il pacchetto ABS/ASR. Tre colorazioni per lo Sport, Nero Carbonio, Argento Cometa e Blu Laguna, solo due per il Businness, Bianco Iceberg e Nero Universo. Più avanti sarà disponibile anche la versione 300, a partire da questa estate.

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PARIGI MON AMOURParigi, città degli innamorati. Ma a quanto pare anche dei pionieri. È qui infatti che i tre ruote, Mp3 in primis, hanno letteralmente spopolato. Non scherzo, se vi fermate su un marciapiede a osservare i mezzi a due ruote che passano, quasi la metà saranno Mp3. Meglio metterselo in testa: alla faccia dall’aria da sfigato che pensiamo di avere su un tre ruote (che poi, detto tra noi, è una elucubrazione tutta italiana), la sicurezza che si ha in più nella vita reale, quella fatta di semafori e clacson, è impagabile. Two is megl’ che one, diceva un famoso spot. Three is megl’ che two, dico io, in città senza dubbio.

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DETTAGLI CHE CONTANO Se non avete mai provato un tre ruote, consiglio caldamente di farlo. Meglio se l’Mp3. Anche il più scettico dei motociclisti deve riconoscere la qualità del Piaggio Mp3 500, oggi più che mai. Le finiture e gli accoppiamenti sono a regola d’arte, non una sbavatura o un baffo fuori taglia. Ottimo il sottosella, per due caschi integrali veri, come anche la pulsanteria, semplice e molto intuitiva. Il parabrezza non è da record, i più alti avranno fuori testa e parte delle spalle, anche se con le regolazioni si mette una pezza.

SALGA A BORDO! Salire sul Piaggio Mp3 500 è un po’ come entrare a bordo di una bella auto. La sella è ampia e spaziosa, il piede sinistro ha tanto spazio (meno quello destro, causa il pedale del freno, ma quello c’è per legge) la posizione è comoda e naturale. E anche una volta acceso il motore, tutto va bene. Il motore non vibra, non strappa (soprattutto in mappatura ECO) e il ritardo della trasmissione è nullo. Se devo dirne una, forse si poteva migliorare ancora la rumorosità di scarico, ma c’è da dire che un monocilindrico non parlerà mai troppo sottovoce.

MIGLIORIE? Il giro per Parigi non ha superato i 20 km, quindi mentirei se vi dicessi di aver provato nuove emozioni a girare la manetta con comando Ride by Wire. Quello che invece posso dire è che tutto è più fluido e naturale. Soprattutto in partenza, e soprattutto in mappa ECO, la risposta è subito gustosa, pastosa e consistente, niente ritardi o sensazioni acerbe. E alla fine, per la città, la mappatura ECO è quella che mi ha convinto di più: perché non ha lo strappo della standard, si va via come una macchia d’olio su un piatto pieno di acqua. Lisci e senza sforzi. Certo, se al semaforo volete essere i primi, andate di standard e toglietevi il pensiero: non è facile trovare qualcuno all’altezza del mono da 500 cc, spinge forte e subito, complice anche l’attacco immediato della frizione.

MA HAI TRE RUOTE? Ma come si guida l'Mp3? Molto bene. Anche se la sensazione iniziale è quella di avere a che fare con uno scooter un po’ pesante di avantreno, un po’ pesante in generale, con delle inerzie accentuate. Le linee vanno disegnate, non c’è l’agilità di uno zanzarino da città. Ma questo non immporta, perché le due ruote davanti sgnificano più sicurezza, tanta stabilità in più sul veloce e indifferenza di fronte a ostacoli altrimenti critici. L’esempio delle strisce bagnate o del brecciolino è fin troppo scontato. E alla fine, se ci pensate, è un gran bene. Perché chi usa lo scooter in città, per lavoro o per piacere, non ha magari la capacità di controllo di un motociclista scafato, o più semplicemente vuole un attrezzo con cui viaggiare sereni anche con la testa altrove. E in questo, l’MP3 non ha davvero rivali.

GUIDA SCIOLTA E poi, non c’è paragone: rispetto agli attuali competitor, Quadro e Peugeot, l’MP3 è l’unico che, nella guida, ricorda un vero scooter. Pesante magari, e più lento da far curvare rispetto a uno scooterino, ma la sensazione è quella. E poi ora ci sono le ruote da 13” là davanti, la stabilità in curva non è mai un problema. Le sospensioni assorbono bene e scorrono a meraviglia, danno sempre un’idea ben chiara su quello che accade là davanti. E questo è fondamentale nella giungla delle metropoli.

SAN TRACTION, SAN ABS E poi ora l’Mp3 ha anche l’ASR, il controllo di trazione. Che non vi farà guadagnare decimi preziosi nel tempo sul giro, ma è un mattoncino in più nel muro della sicurezza. Interviene senza particolari convenevoli, il taglio è netto, ma per svegliarlo bisogna impegnarsi parecchio. Preciso e puntuale anche l’ABS, davero ben tarato, anche se la frenata non mi ha altrettanto convinto. La leva destra è lontana dalle dita e per di più è duretta, non ho avuto un gran feeling. Peccato, così manca la lode.

NESSUN RIVALE Come prima, più di prima. È comodo, pratico e oggi ancora più sicuro. A Parigi l’Mp3 l’hanno più che apprezzato: ne hanno capito la filosofia, il plus valore rispetto a un classico due ruote. E oggi, con quelle due o tre chicche in più, è ancora più valido. Alternative vere, detto tra noi, non ne vedo molte, soprattutto considerando la completezza del pacchetto. Non rimane che una cosa quindi: smetterla con sta storia degli sfigatelli sul triciclo.

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Pubblicato da Alessandro Codognesi, 26/05/2014
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