Tecnica con gli occhi a mandorla e look europeo. Così il nuovo ruota alta di Peugeot si butta a testa bassa nel segmento più combattuto del mercato. Ben fatto e ben rifinito ha anche una guida precisa e piacevole.
A SEDICI IN DUEPeugeot, con il Geopolis, è riuscita a crearsi il suo spazio nel segmento dei ruota alta cosiddetti "Lux", proponendo uno scooter dalle linee eleganti e dalla dotazione completa.
RIENTRO ALLA GRANDEOra, lo storico Costruttore francese rimette il piede nel segmento inferiore con LXR, modello studiato per contrastare la concorrenza dei produttori orientali e dei loro prodotti spesso venduti a prezzi iper-competitivi. Anzi a dirla tutta, per ottenere il miglior risultato possibile Peugeot si è "alleata" proprio con chi sulla carta, è uno dei suoi concorrenti, nello specifico la SYM che dell'LXR realizza la base tecnica (motori, ciclistica e freni), mentre gli stilisti Peugeot si sono occupati del vestito e delle finiture.
DOPPIO DISCO Per quanto riguarda i freni, l'LXR si avvale di una coppia di dischi da 220 mm, una dotazione completa quindi, che tra le altre cose comprende anche il doppio cavalletto (laterale e centrale) e una strumentazione dal design non così avvincente ma dove si trovano tutte le informazioni indispensabili. C'è anche un compatto cupolino che, nel suo piccolo, aiuta a alleviare la forza del vento dal corpo di chi guida.
VANO VERO Notevole anche la ricerca di spazio nel sottosella. L'LXR non offre il cassettino nel retroscudo, è vero, ma il vano sotto la sella è capace di ingoiare senza problemi un casco jet con visiera lunga. Notevole, per un ruota alta.
200 BRILLANTE Nonostante la cilindrata non sia piena il monocilindrico 200 dimostra subito ottime prestazioni sia velocistiche sia in accelerazione e conferisce leoncino Peugeot un temperamento quasi sportivo. Soprattutto si percepisce un'ottima coppia che aiuta l'LXR spuntare veloce al semaforo. Davvero un'ottima unità (forse solo un po' troppo rumorosa di aspirazione) che tra l'altro si accompagna ad una trasmissione calibrata perfettamente sulle sue caratteristiche (il motore non gira alto ma spinge subito) e del tutto esente da strappi o slittamenti anomali.
BEN FATTO La buona qualità del ruota alta Peugeot si nota anche dagli assemblaggi curati e privi di scriocchiolii anche quando messi a dura prova dal Pavè milanese, assorbito bene anche dalle sospensioni.
FRENI DOC Reparto freni promosso, assolutamente all'altezza della situazione. L'impianto non prevede prevede la frenata integrale ma francamente non se ne sente l'esigenza perché c'è potenza sufficiente e la modulabilità è più che buona, con il posteriore che, almeno su fondo asciutto, arriva al bloccaggio solo se realmente sollecitato a farlo.
125 PER LA B Il giudizio positivo vale anche per la versione 125 ovviamente meno vivace allo spunto di quella motorizzata con il 200, ma ugualmente brillante in rapporto a quanto offre il mercato in questa cilindrata. Il motore più piccolo si rivela anch'esso piuttosto sprintoso (in relazione alla cilindrata ovviamente); al semaforo il Peugeot non rimane "murato" ma si muove sciolto e anche la ripresa non è affatto male.