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TUTTI LO VOGLIONO Sarà "colpa” dell'incentivo statale, o di una sempre crescente necessità di muoversi in modo rapido ed economico, sta di fatto che il 2009 è diventato l'anno degli scooter 125, soprattutto di quelli a ruota alta e prezzo allettante. A farla da padrone nel segmento sono i sempre più venduti prodotti taiwanesi, o i soliti mattatori made in Japan. Nella lotta per emergere, tuttavia, tutti i Costruttori cercano di ritagliarsi il proprio spazio, proponendo la propria interpretazione di questo mezzo cittadino.
VENGO ANCH'IOPeugeot, per esempio,
ha lanciato nella primavera di quest'anno il suo LXR nelle cilindrate 125 e 200. Ai più attenti non sarà sfuggito come
la storica Casa del Leone abbia preferito mettere i suoi artigli su un prodotto già presente sul mercato (il Sym HD Evo), ma la cosa non deve stupire. Si tratta di un uso comune nel mondo a quattro ruote e che, in questo caso, pone Peugeot
al riparo dai problemi di gioventù di un prodotto fatto ex novo, senza per questo perdere l'occasione per una lieve personalizzazione.
ORGOGLIO FRANCESELo scudo frontale Made in France (ma sarebbe meglio dire "pensato per la Francia”)
dona decisamente al piccolo LXR, che sembra mostrare con orgoglio il simbolo del leone al centro di un'ampia griglia cromata.
Questo e la forma leggermente più allungata del faro differenziano l'LXR dal fratello taiwanese, che dalla sua ha, però, un prezzo lievemente più conveniente (2.550 contro 2.650 ?).
MILLE PER QUINDICI Poca roba, ma quello che conta è che,
ad un prezzo comunque competitivo, si entra in possesso di uno scooter che poco o nulla ha da invidiare ai best seller del segmento. L'abbiamo verificato in un periodo di convivenza estivo, dove il "nostro” LXR è stato utilizzato praticamente come una moto turistica, percorrendo quasi 1.200 chilometri in meno di quindici giorni.
TENDER A DUE RUOTE Per riuscirci, è stato necessario caricarlo su un camper e portarlo in Sud Italia, dove
l'LXR 125 si è comportato da perfetto "tender di terra", sobbarcandosi sempre due persone a bordo e un po' di bagaglio. Un compito abbastanza gravoso, anche perché il piccolo Peugeot,
al momento della consegna, aveva fatto ben pochi "vagiti” (solo 17 km all'attivo) e ad aspettarlo c'era un periodo di rodaggio un po' fuori dalla norma.
Nato per la città, ha dovuto affrontare le montagne d'Abruzzo come aperitivo, le tortuose strade del Salento come piatto forte e il traffico rabbioso di una Milano post-agostana come dessert…
10 e LODE È questo, perciò, il voto che si merita lo scooter a fine periodo.
Non solo per essere uscito indenne (o quasi, a causa di un "errore” in parcheggio)
da questo test, ma anche per le qualità messe in mostra nel mentre. Da un 125, in fondo, ci si aspettano bassi consumi e un minimo di vivacità. Di certo, era difficile immaginare che avrebbe affrontato senza batter ciglio un dislivello di oltre 1.000 metri, portando un equipaggio completo fino in cima al Parco Nazionale del Gran Sasso.
FREE CLIMBER Invece,
la sensazione di avere un motore vivace a cui fare affidamento non è mai mancata, nemmeno sopra i 1.500 metri, quando l'aria più rarefatta ha cominciato a rendere meno efficiente l'alimentazione.
Merito soprattutto di una trasmissione davvero a punto, capace di mostrare l'indole da scalatore del mono 4 valvole montato sull'LXR, senza rumori molesti e senza perdere di tono nemmeno in condizioni di carico gravoso.
CARICHI ECCEZIONALI Le stesse condizioni trovate nel caldo torrido del Salento, dove
al super-lavoro dovuto al sovraccarico (avete in mente quante cose possono stare in una borsa "da mare”?)
si è aggiunta una temperatura fissa oltre i 35°… Evidentemente a Taiwan i motori li sanno fare, anche se
lo sforzo della meccanica era tangibile, soprattutto per il flusso d'aria rovente costantemente in uscita dagli sfoghi del radiatore.
IMPERTURBABILEChe tutto fosse nella norma, comunque,
è deducibile anche dalla costanza di rendimento in termini di prestazioni e consumi.
I 30 km/l sono infatti nelle possibilità di questo LXR un po' in tutte le condizioni, sia sul lungomare, sia scalando una montagna. Ovviamente, nel secondo caso il consumo va considerato sul tragitto di andata e ritorno; questo perché, in salita, la lancetta del livello carburante… scendeva con una velocità tale da far sorgere dei dubbi sull'integrità del serbatoio stesso.
BUONA COSTITUZIONE Inoltre, a
prestazioni sostanzialmente soddisfacenti (finito il rodaggio, oltre 105 km/h di punta massima indicata) si accompagna anche
una guidabilità senza macchie,
ottenuta grazie a sospensioni dal giusto tono e a una frenata sicura, affidata a una coppia di dischi da 220 mm. Certo,
le leve vanno tirate con una certa forza ma, d'altro canto, lo scooter ha sempre viaggiato vicino al limite di massa ammesso da libretto (315 kg), quindi, si può tranquillamente affermare che l'LXR 125 goda di sana e robusta costituzione.
PRO E CONTRO Un periodo di convivenza così intenso e concentrato nel tempo, inoltre, ha portato alla luce più rapidamente
qualità e difetti.
Fra le prime, una dotazione di base più che sufficiente: doppio cavalletto, un vano sotto sella relativamente capiente, un comando remoto al manubrio per aprire la serratura della sella stessa e una utilissima targhetta sullo scudo paragambe, con i valori consigliati per la pressione gomme.
Fra i difetti, invece, un rivestimento della sella fin troppo elastico. Scomodo,
soprattutto in frenata, dove le terga di chi guida scivolano in avanti. Infine, una banale caduta dal cavalletto ha messo in mostra
verniciature un po' troppo sottili.
Pecche non gravissime, quindi,
e giustificate dal differenziale di prezzo che divide il Peugeot LXR dai concorrenti più costosi e rifiniti.
Pubblicato da Michele Losito, 17/09/2009