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Prova su strada / pista

Nuova Triumph Street Triple RS: prova, prezzo, caratteristiche [VIDEO]


Avatar di Andrea  Rapelli, il 24/02/17

7 anni fa - La nuova Street Triple RS ha un gran motore e una ciclistica sopraffina

La nuova Street Triple RS ha un gran motore e una ciclistica sopraffina: fra le curve è uno spasso

TRIPLE STORY Dal 2007, anno in cui uscì la prima Street Triple, ne sono state vendute 50.000: la quinta generazione, anche se è difficile capirlo a prima vista, è sostanzialmente una moto tutta nuova. E la Triumph Speed Triple RS s'ispira, facile intuirlo, alla sorellona Speed Triple (che ha fatto registrare negli ultimi mesi un +53% di richieste). Il fil rouge? Gli occhioni oblunghi con luci diurne a led, vero marchio di fabbrica delle naked Triumph. 

CUORE PIU' GRANDE Vediamo cosa c'è di nuovo. Il motore, per cominciare: pur essendo basato su quello della Daytona, il tre cilindri è stato portato a 765 cc e beneficia di oltre 80 aggiornamenti, fra i quali nuovo albero motore, nuove bielle, pistoni e cilindri rivestiti in Nikasil, aumento di alesaggio e corsa. Inoltre, ovvio, è in regola con la normativa Euro 4. Alla fine della fiera, la Triumph Street Triple RS tocca 123 cv a 11.700 giri, che significa il 16% in più rispetto al passato, e 77 Nm a 10.800 giri.

QUICKSHIFTER Nuovi sono anche l'airbox e lo scarico – insieme hanno fatto risparmiare 1,7 kg - mentre il cambio è stato rivisto, con prima e seconda accorciate e una inedita geometria della leva. Della partita sono anche frizione assistita e antisaltellamento e quickshifter, ma solo in salita.

MAPPATURE L'acceleratore è naturalmente ride-by-wire e porta con sé nuove modalità di guida: Road, Rain, Sport, Track e Rider (personalizzabile). Per tutte, la potenza rimane quella della scheda tecnica e non viene tagliata. Non mancano ABS by Continental e Traction control, escludibili entrambi.

FATTA BENE E' una moto dal girovita snello, la nuova Street Triple, e non sfigura nemmeno a confronto con la prima Street, quella del 2007. Le finiture sono davvero curate, così come il design: praticamente impossibile trovare cadute di stile o particolari che stonano. Splendida la nuova strumentazione a pannello TFT da 5” a colori, regolabile nell'inclinazione.

TFT DA URLO I tre temi grafici disponibili per lo schermo si scelgono tramite il nuovo blocchetto sinistro con un tasto tipo joystick, che si muove in cinque direzioni. Nuovi anche i blocchetti elettrici, che sembrano molto facili e pratici da usare: vedremo su strada, con i guanti indossati. 

SHOWA E ÖHLINS Capitolo sospensioni: qui Triumph non ha certo badato a spese. Davanti c'è una forcella Showa Big Piston Fork pluriregolabile, con steli da 41 mm di diametro, dietro uno splendido mono Öhlins STX40, anch'esso pluriregolabile.

SOTTO I 170 Nuovo il disegno del forcellone, ad ala di gabbiano, mentre i valori di avancorsa e inclinazione cannotto sono rispettivamente, di 100 mm e 23,9°. Il peso a secco? Solo 166 kg. L'altezza della sella? 825 mm.

GOMME E FRENI Intenzioni decisamente bellicose anche nei pneumatici, con grippanti Pirelli Diablo Supercorsa SP di primo equipaggiamento, e nei freni, con pinze radiali monoblocco Brembo M50 e pompa regolabile nell'interasse all'anteriore (una sciccheria da moto ben più sportive) che agiscono su dischi da 310 mm di diametro.

PREZZI La Triumph Street Triple RS, il top di gamma Street (ci sono anche le sorelline S e R), è disponibile grigia o nera, a - tenetevi forte - 11.600 euro. Un prezzo che, data la caratura della componentistica e l'alto livello di finitura, può far gola a molti. Ora, però, è arrivato il momento di guidarla: prima in strada poi, udite udite, perfino sul Circuit de Catalunya, quello dove si sfidano i big della MotoGP!

LA SPAGNA E... LA NEBBIA Ma tu guarda se per trovare la nebbia dovevo venire in Spagna... Eppure le cose stanno proprio così: quando salto in sella alla Triumph Street Triple RS che mi aspetta per la prova, non si vede ad un palmo dal naso e l'asfalto è fradicio. Nonostante questo, la RS mi accoglie con manopole riscaldate (optional) e una seduta ben imbottita. Mi sento un filo carico sui polsi e ho le ginocchia sensibilmente piegate ma d'altronde questa è una Street al peperoncino e non potrebbe essere altrimenti.

TUA DA SUBITO I Pirelli Diablo Supercorsa SP hanno un po' pochi intagli per trovarsi a loro agio su strade bagnate e sporche come queste ma loro sembrano non saperlo e tengono ugualmente. Guidando cum grano salis non ho davvero problemi. Ma il merito è soprattutto della Street, una moto che senti tua fin dal primo metro. 

CONFIDENZA Facile con lei prendere confidenza: mappa Road (ma il discorso vale anche per le altre) e la manopola del gas sembra leggerti nel pensiero, così come il controllo di trazione, che agisce sempre in sordina. La strada è infida, un po' bagnata un po' no (e le foto on the road, fatte su un tornantone zuppo, lo dimostrano) ma con questa Street è davvero difficile prendere paura.

CI PARLI Il manubrio parla con le terminazione nervose delle vostre dita, la sella con quelle del vostro lato B: risultato, sapete sempre, fino all'ultimo granello, quanto grip c'è sotto le gomme. Le sospensioni sono sostenute, naturalmente, ma mai in maniera tale da diventare fastidiose su strada. Copiano, assorbono, non ondeggiano e non restituiscono colpi bassi. Sono il degno completamento di cotanto telaio.

SUPER-TRE E poi c'è il motore. La cura ricostituente si sente, eccome. Ha una piccola flessione intorno agli 8.000 giri, poi continua imperterrito a spingere come se non ci fosse un domani fino a quota 10.000 - quando c'è un'altra lievissima pausa di riflessione - per poi tirare definitivamente i remi in barca a quota 12.500 giri. Tradotto, su strada, è un cuore che non va mai in extrasistole e, fra l'altro, vanta una colonna sonora ricca e articolata, nella migliore tradizione dei tre-in-linea di Hinckley.

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QUICK POCO LISCIO In un quadro idilliaco come questo, stona un poco solo il quickshifter. Non fraintendetemi, funziona comunque bene. Ma non è sempre liscio e scorrevole nell'azione come quello di alcune concorrenti. E poi, vabbé, si può usare solo per passare al rapporto superiore. Adesso, però, siamo arrivati nel tempio del Motomondiale: il Circuit de Catalunya, nei dintorni di Barcellona.

TRE TURNI Sono previsti tre turni da 15 minuti ciascuno: dato che fino adesso ho visto la pista solo sul divano, facendo zapping tra i vari camera-car su YouTube, mi prendo il primo per conoscere il tracciato. Che è molto tecnico e dannatamente veloce: i colleghi più bravi - saprò poi - riescono a percorrere quasi la metà del rettilineo principale in sesta marcia, con il tre cilindri che sbatte contro il limitatore...

MUCHO GUSTO Comunque, è impressionante il modo in cui la Street RS riesce a mettermi a mio agio. Non importa quale sia il raggio della curva che stai per affrontare: che sia una stretta, da seconda, o una veloce, da quarta, lei è rigorosa nel mantenere la traiettoria e, allo stesso tempo, rapida nei veloci cambi di direzione. Ma come fa?

FRENI DA CORSA La modalità Track insaporisce quel tanto che basta la guida, senza mai far venir meno TC e ABS (che perde però la funzione antisollevamento del posteriore). Una cosa da tenere ben presente, visto che la pompa radiale Brembo ad interasse variabile ha una potenza che sembrerebbe in grado di rallentare la rotazione terrestre. Anche dopo diversi giri tirati, la frenata non si allunga e il feeling a polpastrelli e piede è ottimo.

GATTA DA PELARENon era facile migliorarla, eppure i ragazzi di Triumph sono riusciti nell'impresa. Considerando gli 11.600 euro di listino, le finiture, la dotazione di serie e soprattutto il divertimento di guida, la Triumph Street Triple RS sarà una bella gatta da pelare per le concorrenti. Garantito.

IN QUESTO SERVIZIO

CASCO LS2 ARROW C EVO Calotta in fibra di carbonio - a vista - calzata stretta, molto racing, ampio campo di visuale, buona ventilazione. Questo LS2 è un bel casco da pista (o da strada veloce) e ha imbottiture tagliate al laser, molto morbide, oltre che ipoallergeniche. Niente male il peso, che non supera i 1.300 g. La chiusura è a doppio anello. La visiera si blocca in posizione "tutto chiuso" e bisogna premere un tastino per riaprirla.
Taglie: XXS-4XL
Prezzo: 399 euro

GIACCA IXON MECHANICS Un bel "chiodo" in morbida pelle, che puoi mettere con nonchalance anche all'aperitivo serale (pure senza moto al seguito). Grazie all'interno imbottito staccabile i climi meno miti non fan paura, il generale inverno un po' sì. Certo, non è un capo tecnico tecnico: la regolazione di polsi, collo e vita è piuttosto sommaria. Ma le protezioni ci son tutte, dai gomiti al paraschiena e, in velocità, difficilmente svolazza. Ecco, non chiedetegli di essere anche impermeabile... Taglie: S-4XL Prezzo: 449,90 euro

GUANTI IXON PRO 70'S HP Un guanto in morbida pelle di capra, comodissimo e molto caldo. Oltretutto, l'esterno è impermeabile e traspirante. Certificati CE, questi guanti dal sapore classico hanno il polsino piuttosto corto, con regolazione a bottoni, ma vanno d'amore e d'accordo con la giacca Motors. Morbide, inoltre, le protezioni sulle nocche. Anche dopo diverse ore di guida, non fanno male: sembra quasi di non indossarli.
Prezzo: 79,90 euro
Taglie: S-3XL

JEANS MOTTO WEAR CITY X Il segreto dei Motto Wear City X è il Kevlar, materiale resistente alle abrasioni ma allo stesso tempo confortevole, che riveste la zona delle ginocchia, le anche e il fondoschiena. In corrispondenza delle rotule c'è poi uno strato aggiuntivo di cotone nella parte interna, per un migliore resistenza termica al vento e al freddo. Il capitolo sicurezza prevede anche protezioni SAS-TEC omologate CE sulle ginocchia, che trovano posto in apposite tasche di cotone e, grazie al velcro, sono rimovibili e regolabili. In opzione, esistono protezioni CE KNOX in corrispondenza delle anche, pure loro fissate con il sistema del velcro. I jeans Motto Wear si possono tranquillamente lavare in lavatrice: basta rimuovere le protezioni e usare un programma delicato.

SCARPE TCX X-WAVE WATERPROOF Una sneaker che fa chic e non impegna, in una bella tomaia (impermeabile) marrone. La calzata alta protegge meglio la caviglia, anche se complica un poco le cose quando si tratta di infilarsele. Bella la finitura e il contrasto della suola bianca, non sembrano nemmeno scarpe da moto. Anche dopo una giornata, il piede non si lamenta. Taglie: 36-48

ABBIGLIAMENTO IN PISTA
TUTA IXON MIRAGE Figlia della tuta utilizzata dai piloti Ixon in MotoGP, la Mirage è costruita in pelle bovina e di canguro, che la rende molto confortevole e leggera (molto traforata). La pelle è doppia su glutei e all'esterno coscia, per evitare pericolose abrasioni mentre busto, gambe, spalle e maniche sono precurvate. Una volta indossata, non ingoffa nei movimenti e si dimostra una valida compagna di pistate. Naturalmente, non mancano protezioni su spalle, gomiti, anche e ginocchia.
Taglie: XS-3XL
Prezzo: 1.099 euro

GUANTI IXON RS CIRCUIT HP Molto comodo questo guanto in pelle di capra, che si stringe un po' solo in zona palmo. Protezioni in fibra di carbonio su nocche, palmo rinforzato con slider, dita sensibili al touchpad. Chiusura a doppio velcro, pesantezza media. 
Taglie: S-3XL
Prezzo: 99,90 euro

STIVALI TCX R-S2 EVO Una vecchia conoscenza, questi TCX calzano come guanti, grazie alla scarpetta interna con chiusura separata. Il piede - meglio se con pianta larga - è ben fermo e stabile e gode della sensibilità giusta per agire su cambio (o freno). Inoltre, le protezioni in titanio davanti alle dita donano un bel tocco racing.
Taglie: 38-49


Pubblicato da Andrea Rapelli, 24/02/2017
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