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Test Moto Guzzi V85 TT 2019: che spettacolo!


Avatar di Emanuele Colombo, il 15/03/19

5 anni fa - Nuova Moto Guzzi V85 TT 2019: prezzo, uscita, scheda tecnica

Tutto quello che c'è da sapere della Moto Guzzi V85TT: com'è fatta, quanto costa, la prova su strada e fuoristrada

LA PIU' ATTESA DEL 2019 Fin dal suo esordio a Eicma 2017 la nuova Moto Guzzi V85 TT (Tutto Terreno) ha scatenato l'entusiasmo degli appassionati. Rappresenta una sorta di nuovo corso per l'aquila di Mandello, visto che dalla sua base meccanica nascerà un'intera famiglia di modelli. Cuore del progetto è  il nuovo bicilindrico a V di 90° trasversale da 853 cc (sempre raffreddato ad aria), che contribuisce alla rigidezza del telaio in quanto elemento stressato. Ma dal vivo com'è? 

VISTA DAL VIVO In tre parole potremmo riassumere: bella, ben fatta e molto personale. Il look della Moto Guzzi V85 2019 richiama le tuttoterreno degli anni Ottanta, quelle che con poche modifiche si contendevano il primato alla Parigi Dakar originale. Ma quello che colpisce a una seconda occhiata è l'elevato livello della finitura. Da un lato, meccanica e cablaggi sono molto ordinati; dall'altro anche la componentistica è realizzata molto bene. Delizioso, per esempio, il traliccio in tubi (rossi o grigi, secondo le colorazioni) che regge faro e cupolino, richiamando il telaio e il portapacchi. Nella maggior parte dei dettagli, l'italiana rivela un buon gusto che contrasta con il pragmatismo, a volte un po' rude, di certe blasonate concorrenti europee. Chi ha orecchie per intendere intenda...

IN SELLA Il serbatoio ha una capacità di 23 litri, ma il volume è ben dissimulato, perfettamente proporzionato al resto della moto, e il risultato è che sembra più piccolo. Complici gli incavi per le ginocchia, la sensazione in sella è che la moto sia stretta, snella e agile. L'altezza da terra non è eccessiva e la posizione è comoda e naturale. Piace soprattutto il girovita contenuto e il posizionamento delle pedane proprio sotto la seduta, che agevolano il controllo su strada e si adattano perfettamente anche alla guida in piedi tipica del fuoristrada. Il manubrio è ampio e l'angolo di sterzo consente di manovrare in spazi ristrettissimi: perfetto quando dalla giungla vera e propria si passa alla giungla urbana dell'ora di punta.

ELETTRONICA DISCRETA C'è tanta elettronica sulla nuova Moto Guzzi V85 TT, ma quasi non si vede. Ci sono l'acceleratore elettronico ride-by-wire e tre diversi riding mode (Strada, Pioggia, Off-Road), che modificano le impostazioni del traction control e dell'ABS, disattivandolo al retrotreno per la guida in fuoristrada. Il cruise control è di serie e il pilota ha poi la possibilità di interfacciarsi con la moto tramite il proprio smartphone grazie all'App MIA, per visualizzare sul quadro della moto le indicazioni di navigazione a pittogrammi elaborate dal GPS del telefonino tramite l'app dedicata, che indica anche gli autovelox.

PRENDE BUON ESEMPIO DA... Una soluzione, quella del quadro strumenti che si interfaccia con lo smartphone, adottata anche dalla più blasonata concorrenza, non ultima la BMW R 1250 GS. Belli ed ergonomici, della Guzzi, sono poi i comandi al manubrio, che come il resto dell'elettronica trasmettono un'idea di semplicità d'uso, anche se il pulsante di spegnimento molto incassato è un po' meno facile da azionare della media. Bello è anche il display TFT della strumentazione digitale, molto ben leggibile, mentre le spie annegate nel pannello del cruscotto sono meno convincenti dal punto di vista stilistico. De gustibus...

CLASSIC ENDURO Sulla Guzzi V85 TT l'impressione è che sia ancora - giustamente - la meccanica a fare da protagonista. Ed ecco che l'attenzione corre al telaio tubolare d’acciaio ad alta resistenza abbinato a sospensioni Kayaba regolabili nel precarico e nell’estensione, caratterizzate da un'escursione di 170 mm. La forcella è a steli rovesciati da 41 mm; il mono è montato in posizione laterale per facilitare le regolazioni ed è direttamente infulcrato nel (bel) forcellone, senza interposizione di alcun leveraggio progressivo.

CAMERE D'ARIA Colpisce la scelta degli pneumatici, che denunciano la ricerca della massima versatilità. Le ruote sono da 19 pollici all'anteriore e da 17" al posteriore: misure che strizzano l'occhio alle strade bianche senza perdere di vista l'incisività e il rigore dell'avantreno sulle curve asfaltate. I cerchi, d'altra parte, sono a raggi e prevedono l'uso di camere d'aria, come si conviene alle vere tuttoterreno. L’impianto frenante è Brembo e prevede una coppia di pinze ad attacco radiale all’anteriore, a mordere dischi da 320 mm.

COLORI E VERSIONI La nuova Moto Guzzi V85 TT è proposta in tre colorazioni tinta unita - grigio, blu e rosso - che vengono abinate con pneumatici Metzeler Tourance Next. Due grafiche bicolore: Giallo Sahara e Rosso Kalahari, sono invece caratterizzate dal telaio rosso e da pneumatici Michelin Anakee Adventure più adatti all'off-road. In ogni caso è possibile scegliere le gomme preferite sulla colorazione che si desidera. 

QUANTO COSTA Per mettervi nel box una Moto Guzzi V85TT, in colorazione tinta unita sono necessari 11.590 euro (costi di messa in strada esclusi), 150 euro in più per le versioni bicolore con telaio rosso.  Non compresi nel prezzo ci sono una miriade di accessori per personalizzare la V85TT 2019 in base alle proprie esigenze.

GLI ACCESSORI Siete amanti del turismo? Tris di valigie, parabrezza maggiorato e sella comfort fanno al caso vostro. Se invece siete amanti della componentistica premium sulla vostra V85TT non dovranno mancare lo scarico Arrow e le sospensioni Ohlins completamente regolabili. e buona parte delle dotazioni extra sono raccolte in pacchetti specifici chiamati Touring, Sport Adventure e Urban (che comprende il dispositivo Mia per collegare lo smartphone): sulla falsariga di quello che fanno dalle parti di Monaco. Sarà un caso?

PENSIERI SCOMODI La cilindrata è diversa, i prezzi sono diversi, quindi un confronto tra la nuova Moto Guzzi V85 TT e la regina delle enduro cruiser – la BMW R 1250 GS – a rigore non... avrebbe luogo a procedere. Non ditemi però che con gli amici al pub non l'avete mai fatto, di domandarvi se fosse più desiderabile la supermodella Claudia Schiffer o l'ex velina Elisabetta Canalis... o chi per esse.

ITALIA SPAVALDA E che la Moto Guzzi V85 TT 2019 mi appaia una sorta di snella risposta italiana alla più grossa di Monaco rimane nel solco della tradizione: quella che fin dai tempi di Nuvolari vuole l'Italia dei motori sfidare spavalda i bombardoni tedeschi, con meno cavalli e centimetri cubi, ma vincente per agilità e piacere di guida. Come stanno le cose questa volta?

CHE LEGGEREZZA! Una volta in sella la nuova classic enduro mantiene tutte le premesse. Trasmette subito una grande sensazione di leggerezza e facilità di guida, sia per le misure compatte sia per la dolcezza del motore ai bassi regimi. Se non si tirano le marce, quest'ultimo è davvero discreto: più che rombare sussurra. Quando però si insiste sulla manetta, allora sì che si schiarisce la voce sfoderando toni cupi e martellanti dal vago sapore aeronautico, tipicamente in stile Guzzi.

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NON GIRA ALTO Forte di 80 CV e 80 Nm a 5.000 giri, il bicilindrico di Mandello raggiunge regimi quasi... automobilistici, visto che il limitatore interviene attorno agli 8.000 giri. La progressione è fluida e regolare: più gli chiedi e più ti dà, senza accusare vibrazioni fastidiose. Solo un pulsare molto gradevole quando si esplora la fascia alta del contagiri.

BEVE POCO Forse, dato il frazionamento, ci starebbe un po' di vérve in più ai bassi, ma così è più facile da gestire. Dai medi in poi la grinta non manca e sa divertire davvero. In più beve pochissimo, meno di 5 l/100 km, per un'autonomia superiore ai 400 km con il pieno da 23 litri nel serbatoio.

AL TOP NEL MISTO Ci pensa poi una ciclistica sincera come poche a esaltare un piacere di guida forse insospettabile. Nel misto guidare la V85 TT è pura gioia: danza come una libellula, scendendo in piega neutra e tenendo bene la linea con entrambi i tipi di pneumatici disponibili di primo equipaggiamento. In ogni frangente la guida è rotonda, intuitiva, rassicurante. Con la forcella da 41 mm che concede una sensibilità anche migliore di un certo Telelever di Monaco.

COMODISSIMA La protezione aerodinamica è un punto debole, ma diventa ottimale con il cupolino maggiorato opzionale. Il comfort, in ogni caso, è al top: tanto per la posizione di guida quanto per la conformazione e la consistenza della sella. Anche per il passeggero. Bene i comandi, con una frizione a cavo morbidissima e un cambio preciso e silenzioso: quasi giapponese. Brembo i freni... e ho detto tutto.

FUORISTRADA Doti confermate anche in fuoristrada, dove le sovrastrutture non complicano troppo gli spostamenti del corpo nella guida in piedi e l'avanzamento del manubrio è un buon compromesso tra la necessità di controllo sui fondi difficili e il comfort nella guida su strada. Il riding mode dedicato all'offroad rende il motore ancora più dolce ai bassi, il traction control (disinseribile) più permissivo e disabilita l'ABS sulla ruota posteriore, offrendo la possibilità di spegnerlo anche all'anteriore.

SUI FONDI DIFFICILI Finché ci si mantiene su fondi dissestati compatti la guida è agevole per chiunque, mentre sabbia o ciottolato grossolano richiedono un po' più di malizia: qui coperture più scolpite e un anteriore da 21 pollici sarebbero d'aiuto, ma complessivamente la Guzzi sa cavarsela bene anche in questo frangente. Manico permettendo. Giudizio finale? Da italiani, di una moto così dovremmo essere orgogliosi.

ABBIGLIAMENTO

CASCO CABERG LEVO FLOW

GIACCA REV'IT! SAND URBAN

GUANTI DAINESE 4 STROKE EVO

PANTALONI IXON OWEN

STIVALI GAERNE MIDLAND


Pubblicato da Emanuele Colombo, 15/03/2019
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