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Nuova Harley Davidson Heritage Classic 2018: Elvis è l'ispirazione


Avatar Redazionale, il 03/10/17

7 anni fa - Novità Harley Davidson: prova su strada della Heritage Classic 2018

Nuova Harley Davidson Heritage Classic 2018: prova, caratteristiche e prezzi

Pronta a viaggiare, ma togliendo il parabrezza si adatta e si muove agile anche in città

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LOOK VINTAGE Per dare a questa Harley-DavidsonHeritage Classic 2018 il look anni '50/'60, a Milwakee si sono ispirati al re del rock and roll tanto da chiamare il progetto Elvis Young. Rispetto alla precedente Heritage Classic lo stile è decisamente più moderno e sobrio, da una dominanza di cromature si vira ora con decisione verso il nero. Una vera rivoluzione per uno dei cavalli di battaglia Harley-Davidson, una rivoluzione coraggiosa, una svolta modernista: vedremo se sarà apprezzata anche dagli harleysti duri e puri. La rivoluzione non è soltanto estetica ma la Heritage Classic 2018 porta in dote anche aggiornamenti tecnici, dal motore al telaio alla ciclistica, comuni a tutta la nuova famiglia Harley-Davidson Softail 2018 che saranno sicuramente graditi da tutti, harleysti e potenziali harleysti,.

BLACK IS THE NEW CHROME Faro e fendinebbia a LED caratterizzano il frontale, mentre per le frecce design e lampade restano nella tradizione. Il crome look è sostituito dal nero lucido, molto più equilibrato. Il parabrezza mantiene il classico taglio da C.H.I.P ed è bicolore, con la parte inferiore di colore nero. Sulla destra della ruota anteriore rimane la coppa cromata come segno iconico della Heritage Classic ma ora mozzi e cerchi sono neri, in contrasto con i raggi cromati. Anche il motore V Twin a 45 gradi si toglie qualche luccichio di troppo, come anche il copriserbatoio dell'olio sotto la sella. Gli scarichi rimangono cromati, molto classici nel design, la sella è rifinita da due file di borchie brunite che continuano sul sellino posteriore e anche sulle borse laterali che perdono lo stile da bisaccia in favore forme più squadrate e pulite (oltre che con chiave e a tenuta). Per il passeggero la vita diventa meno comoda, sparisce il sissy bar, lo schienalino, e la sella è meno imbottita. Le luci di coda mantengono il disegno tradizionale ma sono ora più compatte.

LA STRUMENTAZIONE La strumentazione rimane posizionata, com'è tradizione, sul serbatoio ma è stata ridisegnata ed è ora più compatta. E' dominata dal grande tachimetro analogico, al cui interno si accende la batteria di spie di controllo, che integra nella parte bassa un display digitale che può mostrare velocità, contachilometri parziali, odometro, contagiri e orologio. I due tappi del serbatorio, ai lati, le fanno da guardie del corpo anche se uno è solo estetico. 

CRUISE CONTROL DI SERIE Se della grande viaggiatrice ha l'indole anche gli accessori non si fanno desiderare. Cruise control, parabrezza a sgancio rapido, borse rigide rivestite in pelle con serratura a chiave. Tutto quello che serve per avere una moto pronta per macinare chilometri. Il lato hi-tech della Harley Heritage Classic è sottolineato dal sistema keyless di serie, che permette di inforcare la moto e partire senza tirare fuori le chiavi di tasca, e dalla presa USB nascosta dietro al cannotto di sterzo: per ricaricare lo smartphone o alimentare un navigatore GPS.

MILWAUKEE-EIGHT  Il nuovo stile più sobrio e meno luccicante abbraccia due versioni del nuovo, grande cuore V twin con quattro valvole per cilindro. Il Milwaukee-Eight è il primo motore Harley-Davidson dotato di doppio contralbero per smorzare le vibrazioni (al minimo si riducono del 75%): non a caso è fissato al telaio in modo rigido e non tramite i tradizionali tamponi in gomma. Può contare su un radiatore dell'olio integrato nella culla del telaio dietro alla ruota anteriore ed è disponibile in due versioni: 107, 1.745 cc e 145 Nm di coppia (la potenza non viene dichiarata) e 114, 1.868 cc e 155 Nm di coppia.

NUOVO TELAIO SOFTAIL Il telaio in acciaio della famiglia Softail di cui la Heritage Classic fa parte è stato completamente ridisegnato: ora è più compatto, pesa 17 chili in meno, riduce del 50% le componenti e del 22% le saldature pur essendo più rigido del 65 per cento. Il nuovo telaio Softail garantisce maggiore luce a terra per offrire più maneggevolezza nei tratti misti.

IL SALTO DELLA CICLISTICA La sospensione posteriore, completamente ridisegnata, abbandona la coppia di ammortizzatori in favore di un mono ammortizzatore Showa regolabile nascosto sotto la sella: posizionato sotto la sella proprio dove nel precedente modello si trovava il serbatoio dell'olio che è stato sfrattato e spostato sotto al motore, a tutto vantaggio de baricentro. La nuova soluzione offre più escursione della ruota, migliore controllo dell'azione ammortizzante su tutta l'escursione e un ventaglio diregolazioni del precarico della molla. Senza alterare l'aspetto hardtail delle Softail. Firmata Showa è anche la forcella Dual Bending Valve: un aggiornamento già introdotto sulla famiglia Touring che contribuisce a diminuire il peso e che, come vedremo tra poco, porta enormi benefici sui percorsi misti migliorando comfort e precisione di guida.

IL LISTINO PREZZI DELLA H-D HERITAGE CLASSIC I prezzi? Si parte da 23.000 euro per la Heritage Classic 107 che diventano 25.000 euro per la Classic 114 che ho provato in questo test su strada, fino ai 26.400 per la Heritage Classic 114 con colorazione speciale. Ed è soltanto l'inizio, si sa che poi l'Harleysta D.O.C. Si fa prendere la mano dalle personalizzazioni...

FINTA CICCIA Mi sono avvicinato alla Harley-Davidson Heritage Classic 2018 pensando che forse un pò di palestra mi avrebbe potuto aiutare per salire in sella e partire. Poi ci sono salito e mi sono trovato meglio che sulla poltrona di casa; l'appoggio dei piedi a terra è facile (la sella è a 68cm da terra) e, impugnando il manubrio senza troppa fatica, la Heritage viene su dal cavalletto laterale. Accendo e parto, i piedi sono comodi sulle pedane piatte e nelle prime manovre e nelle prime curve successive mi sono chiesto dove fosse il trucco. Insomma in Harley, i 330kg in ordine di marcia della Heritage sono riusciti a distribuirli bene, grazie anche al nuovo telaio. 

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CURVA E CONTROCURVA Le curve si susseguono senza problemi, grazie alla maggiore luce a terra del nuovo telaio, che insieme alle sospensioni Dual Bending Valve di Showa, totalmente nuove e più efficaci, dà i suoi frutti. E aumenta il piacere di guida. Mi trovo a limare le pedane più facilmente di quanto mi aspettassi ed è il limite oltre il quale non bisogna andare, ma se passeggio questo problema non c'è. La posizione sulle pedane e il largo manubrio mi permettono senza sforzi eccessivi di dondolarmi fra una curva e l'altra. Per me, che sono poco più alto di 170 cm, c'è qualche difficoltà con la leva del cambio: mi sarebbe piaciuto il bilancere, penso che per questa moto sarebbe stata un'ottima soluzione.

STACCATE Sicuramente non sono le staccate da MotoGP il punto forte della Heritage. Il singolo disco anteriore non aiuterebbe a fermarsi in spazi motlo brevi e comunque, diciamocelo, la moto stessa non ha questo tipo di velleità. Un impanto più performante aiuterebbe in situazioni d'emergenza, perchè nell'aggredire la leva del freno non si percepisce il rallentamento richiesto e la sensazione non risulta piacevole.

POWERTRAIN Il 114 cubic Inch è 1868cc di cilindrata e con 155Nm di coppia a 3000 giri mi fa sentire il suo tiro, anche se i rapporti della Heritage risultano un po' lunghetti sulle strade tortuose del test, ma sicuramente più adatti alle velocità di crociera delle autostrade e sicuramente studiati per contenere i consumi; dichiarati in 5,5l/100km con un serbatoio da 18,9 litri. Ho trovato il perfetto compromesso quando ho messo la terza nella sequenza di curve del percorso: mi sono sentito come se guidassi un monomarcia. La manopola del gas, anche ad un numero di giri motore molto basso, si può azionare e avere una ripresa dolce e progressiva, fino ad allungare senza strattoni. Le good vibrations con il doppio contralbero non arrivano a dare fastidio, garantendo, soprattutto sulle lunghe percorrenze, un comfort apprezzato anche dai passeggeri.

CON O SENZA PARABREZZA Vista la facilità di gestire il parabrezza grazie allo sgancio rapido, ho deciso di provare la differenza. La posizione risulta comoda, come ho detto, ma senza parabrezza, e a velocità sopra i 90 km/h, mi sentivo portare via come un paracadute gonfiato dal vento. Il parabrezza aiuta molto, garantendo una buona copertura e riduce l'affaticamento sulle lunghe percorrenze. Ma se la si vuole guidare la Heritage in città o su tratti brevi il parabrezza lo si può lasciare tranquillamente a casa. La sensazione è quasi di avere due moto diverse.

IN QUESTO SERVIZIO

CASCO SHARK SPARTAN CARBON Realizzato interamente in carbonio e kevlar, lo Spartan Carbon è un casco sport-touring leggerissimo e anche molto ben insonorizzato, grazie all'utilizzo di imbottiture e soluzioni tecniche specifiche: studiate al computer con software CFD (Computational Fluid Dynamics). Sulla parte posteriore della calotta ci sono due spoiler con estrattori d'aria integrati e un inserto a pelle di squalo sul meccanismo della visiera contribuisce a ridurre i fruscii in velocità. Completano la dotazione il Pinlock, di serie, il visierino parasole estraibile e il cinghiolo con chiusura a doppio anello.

GIACCA REV'IT! IGNITION 2 Un giubbetto poliedrico e versatile, in misto pelle/tessuto, che va bene per tutte le stagioni grazie ai due inserti interni: uno termico ed un altro impermeabile e antivento. Togliendoli entrambi, l'Ignition 2 diventa una giacca estiva, super-traspirante. Naturalmente non mancano protezioni omologate CE su spalle e gomiti, oltre all'inserto per il paraschiena.

GUANTI REV'IT! FLY 2 Guanti estivi in pregiata pelle bovina e caprina, con protezioni sulle nocche e taglio corto, sul polso. I polpastrelli permettono di digitare sugli schermi di smartphone e navigatori. Taglie: S-XZL.

SCARPE STYLMARTIN SUNSET EVO Grigie, in tessuto e camoscio cerato, con lacci verde acido a contrasto e una suola ben invecchiata, le Stylmartin Sunset Evo hanno non hanno l'aspetto dei capi tecnici, ma anzi si abbinano bene a un look alla moda. Sulla moto però fanno la differenza, nel malaugurato caso di caduta, grazie alle protezioni sul malleolo e sulla punta. Protezioni che non compromettono la comodità quando si va a passeggio. Più indicate nella bella stagione, in inverno il tessuto traspirante non è garanzia di impermeabilità totale ma a catalogo le Sunset Evo esistono anche tutte di pelle.


Pubblicato da Elvio Menegaz, 03/10/2017
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