In sella alla Millepercento Alba ovvero la Guzzi sportiva che non c’è. Dalle mani e dalla testa di Giuseppe Ghezzi nasce una sportiva vera, leggera e reattiva. Il motore è pieno di carattere, la guidabilità sorprende.
SPORTIVA SI PUÒ Dove non arriva l’industria può arrivare la passione. C’è un sacco di gente in giro per il mondo che non vede l’ora che Guzzi torni agli splendori di un tempo. Piaggio ci sta lavorando, ma i tempi sono lunghi, e sebbene le Guzzi sul mercato siano oggi delle moto valide, i numeri non sorridono. Ma la domanda è sempre la stessa: se BMW è riuscita a costruire un mito e moto di ogni genere attorno al suo motore Boxer raffreddato ad aria, perché la Guzzi non può fare lo stesso? Domanda difficile, cui rispondere è altrettanto difficile. Intanto però c’è chi alla Guzzi è ha il cuore legato a filo doppio e crede che una Guzzi sportiva, capace di raccogliere l’eredità della Le Mans, abbia un senso anche oggi. Questa persona si chiama Giuseppe Ghezzi, una vita dedicata al motore V2 di Mandello, costruttore di fantastiche special con la Ghezzi e Brian creatore della sempre ricercatissima MGS 01.
MALATO PER LE GUZZI Oggi Ghezzi lavora per Millepercento, concessionaria di Verano Brianza che oltre ad essere una bellissima concessionaria, si è trasformata in piccolo atelier capace, partendo dalla realizzazione di parti speciali dedicate alle Guzzi di arrivare addirittura alla realizzazione di una moto: la BB1, una Griso motorizzata con il motore Big Bore progettato dall’ingegner Mariani, con la stessa filosofia dei grossi motori V8 da competizione americani. Di fatto, quindi, si tratta di un V2 ad aste e bilancieri da ben 1432 cc e più di 130 cv, alimentato da due enormi valvole per cilindro e con raffreddamento a liquido
23.900 PER PARTIRE Ora è il momento della Alba, nome derivato da Albacete, luogo dove la MGS 01 corse una gara di Endurance che a Ghezzi è restata nel cuore. Vista per la prima volta all’EICMA questa sportiva che più italiana non si può è giunta ormai alla sua edizione definitiva, pronta per essere venduta in configurazione standard (che è quella che vedete nella foto con carbonio a vista e serbatoio in alluminio spazzolato) a 23.900 €. Prezzo di partenza, perché poi Millepercento mette a disposizione una serie di personalizzazioni che vanno da particolari racing, a potenziamenti per il motore per finire con il kit biposto.
IL FUOCO DENTRO Ghezzi è uno che “ha il fuoco dentro” e quando parla di tecnica, di corse e di Guzzi a lui brillano gli occhi. Chiacchierare con lui significa entrare nel profondo dei segreti delle Moto Guzzi, moto che lui ama in modo quasi viscerale. Una lunga chiacchierata ci spiega come nasce questa moto, che prende vita da una Griso. Sì una Griso, perché alla Millepercento costa molto meno comprare le moto intere che i pezzi che servono per costruire la Alba. Così dalla Griso vengono cannibalizzati il motore, le sospensioni (Showa e Sachs per forcella e ammortizzatore) le ruote e i freni. Il resto lo mette Ghezzi a partire dal telaio
TELAIO AD HOC Per la Alba Ghezzi è tornato all’antico, facendo quindi quello che probabilmente a lui riesce meglio: realizzare ciclistiche performanti per i motori Guzzi. Partendo dall’ultimo V2 a quattro valvole per cilindro, la Millepercento ha realizzato un nuovo telaio a traliccio scomponibile (c’è una parte anteriore e un “ragno” posteriore che sostiene il forcellone) che passa in mezzo alla V formata dai cilindri, riuscendo quindi ad essere particolarmente stretto e compatto.
MOTORE ALTO Un telaio che ha permesso a Ghezzi di montare il motore molto in alto (4 cm più alto che sulla Griso), il che non solo consente di sveltire la moto quanto a guida ma, soprattutto, ha consentito a Ghezzi di realizzare quello che lui considera lo scarico perfetto per far rendere al meglio il motore Guzzi. Ghezzi sostiene, infatti, che per migliorare l’erogazione del V2 di Mandello (ed eliminare i buchi di coppia che lo caratterizzano), i due collettori di scarico si devono unire molto presto. Cosa possibile con questa soluzione, che consente di far passare il grosso collettore sotto il motore, ottenendo così una respirazione ottimale.
BOCCA LARGA Il resto lo fa il corpo farfallato monocorpo da ben 64 mm, realizzato internamente da MPC. Altre piccole chicche, la frizione realizzata da Millepercento (adattabile a qualsiasi motore Guzzi della serie “grossa”) che pesa (non è un errore) ben 3,5 kg in meno dell’originale! Il che significa diminuire drasticamente le inerzie e anche la coppia di rovesciamento tipica dei motori longitudinali.
CHICCHE RACING Anche la centralina elettronica è realizzata dalla Millepercento ed è già predisposta per l’utilizzo di un quick shifter. Tra le altre chicche racing: il comando cambio rovesciabile in brevissimo tempo, l’inclinazione del cannotto regolabile per mezzo di boccole eccentriche, il serbatoio da 24 litri (già pronto per l’Endurance) in sottilissimo alluminio. Inoltre, la Alba è molto curata nell’ergonomia: la sella è a 810 mm da terra, le pedane sono regolabili così come il manubrio che si può alzare o abbassare di 2,5 cm.
MOTORE STANDARD MA…Il motore di questa moto è standard, ma cambiano scarico e airbox, così la potenza è di 105 cv a 7500 giri con una coppia di ben 124,9 Nm a soli 4.900 giri. Per accorciare quanto più possibile l’interasse, il radiatore dell’olio è posizionato sotto il codino, in posizione simile a quella in cui la Benelli Tornado aveva il radiatore dell’acqua, e viene investito dal flusso d’aria portato da due lunghi convogliatori che di fatto caratterizzano molto esteticamente la moto. Il telaio disegnato da Ghezzi è comunque già pronto per alloggiare, volendo, il motore Big Bore porterebbe la potenza dell’Alba a quasi 140 cv.
200 O POCO PIÙ Interessante notare che nonostante i cerchi siano standard Guzzi, la Alba ferma la bilancia appena sopra i 200 kg (204 per l’esattezza) quasi un record visto quanto pesano le moto di oggi e che il motore da solo ne stazza più di una novantina. Se amate le moto di Mandello e volete una sportiva vera per ora la Alba è l’unica possibilità. Considerato chi l’ha costruita è una Guzzi al 100%, anzi, al millepercento…
COME VA L’idea della Millepercento è quella di costruire una sportiva da pista (e da strada) su base Moto Guzzi. Una sportiva con cui si possa andare più forte di quel che si possa immaginare. Ambiziosi? Direi di no, in fondo la BMW non ha fatto la stessa cosa con la HP2 Sport? Alla fine l’operazione, anche se non fatta dalla Casa madre è più o meno la stessa e la Alba non delude, anzi convince.
ALUCARBON Dove non c’è l’alluminio c’è leggerissimo carbonio, e a parte la strumentazione, che meriterebbe di essere più moderna e gradevole, la sportiva della Millepercento dimostra una cura realizzativa notevolissima. In sella l’impostazione è evidentemente sportiva, anche con i semimanubri nella posizione più alta si sta comunque piuttosto caricati sui polsi, la sella ha un’imbottitura decisamente dura, inoltre se si è un po’ di gamba lunga toccare le protezioni degli iniettori con il ginocchio è facile. Cosa questa quasi inevitabile con il motore Guzzi. Così come è quasi inevitabile non riuscire a raggiungere il cavalletto laterale stando in sella, anche se alla Millepercento stanno lavorando a una staffa che consenta un azionamento più semplice senza “ammazzare” la linea della moto.
MA È UNA GUZZI? La Alba però ripaga con una guida davvero efficace e con un coinvolgimento emotivo notevole. Il motore prende i giri come non abbiamo mai sentito fare su un motore Guzzi, la frizione alleggerita è un po’ brusca nell’attacco ma è un vero toccasana in questo e, inoltre, consente effettivamente di ridurre la coppia di rovesciamento. Anche accelerando in folle, il classico “dondolio” è quasi del tutto scomparso. Le mappature della moto in prova non erano ancora definitive ma il buon lavoro fatto da Ghezzi è evidente. La Alba è grintosa a rispondere al gas, sale di giri svelta con una buona progressione e senza buchi, tanto che il limitatore si pizzica fin troppo spesso.
CAVALLI E COPPIA QUANTO BASTA 105 cavalli sono la potenza giusta per guidare anche sportivamente su strada, soprattutto perché sono accompagnati da una curva di coppia davvero robusta e sempre disponibile a tutti i regimi. Le accelerazioni quindi sono veramente sportive e il sound con cui la Alba le accompagna è decisamente appagante. Inoltre, l’eliminazione di un parastrappi intermedio nella trasmissione (o meglio il caricamento al massimo delle molle) ha consentito anche di eliminare quel fastidioso gioco che accompagna il motore Guzzi negli apri e chiudi. Sulla Alba il collegamento tra acceleratore e ruota sembra essere molto più diretto e ne beneficia anche il cambio, che si è rivelato piuttosto svelto.
AGILE, MOLTO AGILE Ma è la ciclistica a sorprendere ancor più del motore. È qui che a Ghezzi è riuscita la magia, per altro ben nota a chi ha avuto la fortuna di guidare una MGS-01. Leggera la Alba lo è sul serio, anche spostandola a motore spento si capisce che di ciccia addosso ne ha poca. E la guida risente positivamente di questa leggerezza. Tra le curve l’Alba è reattiva ed efficace, il motore alto la rende svelta a scendere in piega, ma le quote ciclistiche scelte da Ghezzi la rendono anche rapida a cambiare direzione, anche perché il pilota ha a disposizione un ampio braccio di leva assicurato dai manubri larghi.
BELLA CICLISTICA Appena la strada si apre e il motore può esprimersi al meglio la Millepercento si trova ugualmente a suo agio, mostrando stabilità e precisione; molto ben assettata la forcella, un po’ troppo secco il mono che rimanda qualche colpo, ma per il resto la ciclistica è promossa a pieni voti. Dieci e lode ai ragazzi di Verano Brianza che sono riusciti a realizzare una moto molto guidabile e ben messa anche di motore. Non oso pensare cosa possa essere con il Big Bore. Chi ama le Moto Guzzi e vuole una moto sportiva qui trova la risposta a ciò che cerca.