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In sella alla versione 200 4T della indiana LML. Disponibile dal luglio nelle concessionarie per ora è a carburatore, ma dopo l’estate arriverà anche l’iniezione. Ma sono molte le novità sopra e sotto la pelle
AMMIRAGLIACon l’arrivo dell’attesa LML Star 200 (199,89 per l’esattezza) si completa verso l’alto la gamma di questo scooter, che con le versioni di cilindrata inferiore ha fatto numeri sensazionali in Italia e sta piano piano conquistando anche qualche mercato europeo. L’arrivo dell’ammiraglia di Casa, inoltre, coincide con un leggero restyling della Star che, nei prossimi mesi, verrà esteso a tutta la gamma.
PICCOLE MIGLIORIE La Star 200 si riconosce quasi a colpo d’occhio grazie alla forma diversa del vetro del faro anteriore – che sembra fare una bolla… – e delle gemme per le frecce sullo scudo anteriore. Nuovo anche il faro posteriore, che diventa più efficiente grazie allo spostamento del catarifrangente sotto la targa e cambia la strumentazione, che ora integra due nuove spie: una per il Neutral (la “folle”) e una per lo Stop. Con quest’ultima che si accende quando viene involontariamente schiacciato il pedale del freno o tirata la leva al manubrio.
PIU’ COMPATTO Il monocilindrico sviluppato in India ha alesaggio di 65,5mm e corsa di 59,3 ed è composto da tre carter, uno centrale e due – uno per lato – che fungono anche da coperchi. Questa scelta progettuale ha permesso di ottenere un propulsore più compatto in senso trasversale rispetto ai due tempi e in questo modo il gruppo motore ha potuto essere montato 2 cm più vicino all’asse mediano dello scooter, a favore del bilanciamento del mezzo. Per ora l’alimentazione è lasciata al classico carburatore, ma nei prossimi mesi arriverà anche una versione ad iniezione, dove il gruppo centralina + iniettori sarà totalmente di produzione italiana, anche se poi verrà montato sulle linee di produzione indiane.
CUORE GENEROSO Per il 200 vengono dichiarati 8,6 kW (11,7 cv) e una coppia massima di 14,5 Nm, ma anche un consumo ridotto (fino a 50 km/l secondo LML) e doti ambientali al pari dei motori più moderni. Molta attenzione è stata posta anche all’affidabilità, con un nuovo condotto esterno dell’olio che aumenta la portata della lubrificazione verso la testa del cilindro. Infine, il mono LML ha un sistema di immissione dell’aria secondario denominato FAST (Flexible Air Suction Tecnology) che contribuisce all’abbattimento dei gas nocivi allo scarico e prepara il motore all’introduzione della normativa Euro4, che dovrebbe essere in vigore dal 2014 per le moto.
MASSE “CENTRALIZZATE” Oltre a essere più compatto in senso trasversale, poi, il motore della LML Star 200 è anchepiù corto del classico 2 Tempi e ha una distribuzione dei pesi diversa (la testa di un 4T pesa più di quella di un 2T), più spostata verso l’anteriore. Queste caratteristiche hanno permesso di migliorare leggermente la distribuzione dei pesi sullo scooter spostandoli verso l’anteriore, ma ha permesso anche di inserire un nuovo supporto motore – montato su silent block – nella zona dell’attacco al telaio.
TELAIO IBRIDO Con l’interposizione di questo supporto rimane invariato l’interasse della Star rispetto alle 2T o alle 4T più piccole (1.235mm) ma cambia la rigidità del telaio e la progressione della sospensione. La LML Star 200 nasconde poi sotto la lamiera posteriore (che ora funge solo da “cover” estetica) un vero e proprio semitelaio in tubi d’acciaio, che si unisce alla monoscocca anteriore più o meno a metà del tunnel centrale tramite elettrosaldatura e due grossi bulloni dell’attacco motore. Il tamburo posteriore, infine, ha le ganasce con un diverso posizionamento del fulcro su cui ruotano e offrono maggiore modulabilità e una potenza migliore. Invariato invece il freno anteriore a disco, che mantiene anche il tubo in treccia metallica.
SEMPRE ECONOMICA Per quanto approfondito, il grande lavoro svolto in India per modernizzare la LML Star 200 non ha avuto alcun impatto sul livello del suo prezzo, che rimaneassolutamente allettante. L’ammiraglia di casa costa, infatti, poco più di 2.600 euro franco concessionario (comprensivo di ruota di scorta, specchietti e manopole cromate) e fino al 30 settembre gode anche di una promozione che fa risparmiare altri 200 euro se dovesse essere acquistata dando in permuta una vecchia LML a 2 Tempi.
OLTRE 70 COLORIL’offerta commerciale per la LML Star 200, tuttavia, non si ferma solo al prezzo, ma sfrutta anche una “tavolozza” colori che non ha pari: con quattro gamme colori (Classic, Glamour, Vintage e Prestige) sono ben 20 le colorazioni standard disponibili per tutte le LML. Il bello però è che da pochi mesi è disponibile anche uno speciale configuratore online, che permette di costruirsi la propria LML su misura, scegliendo fra un numero di tinte che arriverà a toccare le 75 tonalità…
A CARTE SCOPERTE Devo ammettere di non rientrare nella categoria di motociclista che farebbe qualunque cosa per potersi mettere in casa un oggetto come la LML Star 200. Non faccio fatica a coglierne il fascinoe apprezzare molto la linea così come le tante colorazioni disponibili, ma – forse per deformazione professionale – non posso fare a meno di giudicarla secondo l’occhio di un utente di oggi, delle alternative possibili e del mio gusto in fatto di scooter e di mezzi a due ruote in generale.
SPEED DATE Questa premessa è fondamentale per capire come il mio giudizio su questa LML Star 200 credo avesse bisogno di un tempo e di un numero di chilometri superiore alla quindicina scarsa fatta durante la presentazione alla stampa. In questo breve spazio (di tempo e di “strada”) ho potuto comunque farmi un’idea sulle qualità e sui possibili miglioramenti ottenuti con il profondo lavoro svolto in LML.
SEMPRE LEI Ovviamente nulla è cambiato in termini di ergonomia o per ciò che concerne la posizione di guida. Sulla LML Star 200 si siede in maniera naturale ma senza sentirsi molto inseriti nel mezzo, con il manubrio abbastanza basso rispetto al piano della sella (rispetto a scooter più moderni come impostazione), mentre lo spazio per i piedi è sempre condizionato dal tunnel centrale e dal pedale per il freno posteriore, ma è comunque sufficiente. La sella è anche ben imbottita, pur sembrando al primo impatto un po’ dura.
FRIZIONI CON… LA FRIZIONE Il nuovo motore è abbinato a un’inedita frizione multi disco in bagno d’olio, montata sull’albero secondario e non più sul primario. Il fatto è che motore e frizione nuovi sono abbinati allo stesso selettore utilizzato sulle versioni di minore cilindrata, per cui il risultato in termini di manovrabilità del cambio non è poi così differente. Certo, con un po’ di “mestiere” si riesce a trovare il modo per usarlo in scioltezza, ma l’attacco della frizione mi è sembrato comunque piuttosto brusco e non troppo modulabile.
LIEVE MIGLIORAMENTO Un discorso simile vale per la ciclistica. Per il nuovo telaio vengono dichiarati valori di rigidità, rispetto alla semplice monoscocca, di gran lunga più elevati, ma alla prova di fatti la guida della LML Star 200 non è stravolta rispetto a come stiano in strada le Star più piccole. Si nota una maggiore precisione con cui la sospensione posteriore contiene i movimenti del telaio, così come un maggiore rigore quando si prendono tombini o buche. Questo però accade solo al posteriore, mentre la sospensione anteriore a biscottino mantiene tutte le caratteristiche note, per cui fatica un po’ a “star dietro” all’upgrade fatto sull’asse posteriore.
BELLA EROGAZIONE Nulla da dire, invece, sul nuovo motore: ha un bel suono, un’erogazione lineare e rotonda. Si percepisce che si tratta di un motore di recente progettazione (o comunque fresco di sviluppo), perché appare privo di ruvidità evidenti, così come di un’eccessiva rumorosità meccanica. La spinta che offre la nuova LML Star 200 lanciata a briglia sciolta non è però molto diversa da quanto sappia fare una 151, quello che cambia è la capacità di ripresa in ogni marcia e più in generale la piacevolezza di guida ad ogni velocità.
TENDENZA RIDOTTALa velocità massima dichiarata è di circa 100 orari, ma anche per l’ammiraglia di Casa arrivare a quelle velocità significa trovarsi fra le mani uno scooter abbastanza sensibile al vento e alle condizioni dell’asfalto. È miglioratainvece la tendenza a… tendere a destra, segno che il lavoro per migliorare la distribuzione dei pesi ha dato qualche frutto. Anche i freni non sfuggono da queste caratteristiche di fondo: usati a bassa velocità non pongono particolari problemi, mentre in altre situazioni vanno gestiti con attenzione.
CONOSCIAMOCI MEGLIO In conclusione, alla prima presa di contatto le modifiche attuate al progetto LML Star hanno portato alcuni benefici ma non hanno stravolto un prodotto che punta tutto sul fascino estetico e su un utilizzo tranquillo. La maggiore modernità di alcune componenti è evidente, ma serve una conoscenza maggiore per capire quali nuove possibilità sono in capo alla nuova LML Star 200. Proprio per questo, però, LML Italia ha deciso di spedirci in redazione una Star 200, così da poter approfondire la conoscenza. Appena avremo concluso questo ulteriore test, vi faremo sapere se le note registrate nel primo contatto saranno confermate o meno.