Il model year 2009 del grintoso scooter taiwanese si rifà il trucco e diventa ancora più aggressivo. L'occhio ha la sua parte e il polso destro pure, con un mezzo che ha davvero pochi nei. Il tutto a un prezzo più che mai interessante, ora che una promozione lo porta a 4.099 euro franco concessionario.
LIFTING Con l'ultimo model year si fa più filante e puntuto, specie a livello dello scudo, che pare scolpito a colpi di righello. Il doppio faro si concede un lifting, si dà una tiratina partendo dagli spigoli e adotta il trucco delle grandi occasioni, con una fila di Led a rendere più intenso lo sguardo. Le frecce non sono da meno, con un taglio molto allungato, mentre nella parte superiore il parabrezza sfodera forme minimaliste, per non imborghesire la vista d'insieme.
IL TRIANGOLO Le forme squadrate della carrozzeria trovano continuità anche nella sella, a prima vista un po' duretta anche se non tanto da causare indolenzimenti precoci. L'altezza della seduta da terra non è tra le più contenute ma la presenza di una pedana sciancratapermette di tenere le gambe aderenti allo scooter e di poggiare i piedi a terra anche se si hanno zampe più da bassotto che da levriero. La triangolazione con manubrio e poggiapiedi è a sua volta sportiva. In pratica si siede relativamente in alto e avanzati, quasi a voler caricare l'avantreno, lontani anni luce da altri modelli sui quali si sta adagiati come sul divano davanti alla tv.
FA IL DURO Gli angoli di piega che si raggiungono sono rispettabili, specialmente sulla sinistra, prima che il cavalletto tocchi l'asfalto facendo da campanello d'allarme all'approssimarsi del limite. L'esistenza di un rovescio della medaglia si scopre quando il manto stradale smette di essere liscio come un biliardo. Questo Kymco fatica un po' ad assorbire i colpi più secchi trasmettendoli alle terga, mentre la presenza di avvallamenti in curva manda a farsi benedire la pulizia della linea e può innescare qualche oscillazione.
LA CHIAVE Per i piccoli oggetti di uso quotidiano ci sono uno sportellino davanti alla sella e uno con serratura nel retro dello scudo. Quest'ultimo ospita anche un bocchettone di rifornimento dall'aria piuttosto economica ma che ha il pregio di essere apribile, così come la sella, con un'unica chiave. Forse sarebbe stato meglio non concentrare tutte le funzioni di apertura sul blocchetto di accensione (che ha scatti molto, forse troppo ravvicinati) ma il fatto di non dover girare con un mazzo di chiavi come un secondino è già qualcosa.
ERCOLINO Anche il motore non è esattamente un 300 come dichiarato: la cilindrata reale è nell'ordine dei 270 cc come accade per quasi tutti i concorrenti (a parte il Downtown per restare in Casa, che monta un 300 vero da oltre 30 cv). Tuttavia, anche a orecchio, senza farsi condizionare dalla lancetta o dalla scheda tecnica, si capisce che il motore spinge forte e che i 23,8 cv ci sono tutti. Lo spunto è vivace sin dai primi metri, con la trasmissione che lavora bene e che non accusa inerzie in partenza e stanchezza in città. La progressione è poi costante e non ci sono incertezze nemmeno quando si cerca un rilancio mentre si viaggia a passo tranquillo. La sostanza quindi c'è tutta, e questo Xciting R 300i non fa che confermare come in casa Kymco ormai lavorino molto bene.