KTM 1090 Adventure, guai a chiamarla entry-level
DOPPIA CIFRA C'è fermento, a Mattighofen. Prima di tutto perché KTM è un'azienda che cresce, a doppia cifra, da sei anni filati. Non so se rendo l'idea. La riprova ce l'ho a Catania, pendici dell'Etna, dove mi trovo per mettere alla frusta una nuova esponente della famiglia “endurine da viaggio”: la nuova KTM 1090 Adventure, che prende il posto della vecchia 1050.
ADDIO 1190 Anche la 1190 sparisce dalla gamma: ora ci sono solo 1090 e 1290. I motivi? Qualche incertezza per i clienti – la differenza fra 1190 e 1290 spesso non veniva percepita appieno – e, soprattutto, l'impossibilità per il bicilindrico della 1190 di rientrare nella normativa Euro 4.
PIU' CAVALLI Gli orfani della 1190, comunque, potranno contare su una 1090 Adventure che ha guadagnato un bel po' di verve rispetto al passato: il bicilindrico a V di 75° esprime adesso la bellezza di 125 cavalli a 8.500 giri (ben 30 in più rispetto alla 1050) e 109 Nm a 6.500 giri (la vecchia produceva 107 Nm a 5.750 giri). Altra succosa novità è la frizione antisaltellamento PASC, che è capace pure di diminuire lo sforzo alla leva.
DEPOTENZIATA A VITA Da non dimenticare poi il fatto che la 1090 Adventure è disponibile anche in versione depotenziata, per possessori di patente A2. Unica controindicazione: poiché la limitazione, secondo le nuove regole, è nella centralina, la moto non potrà mai essere, nel corso della sua vita, riportata a potenza piena.
MAPPE E TC DI SERIE Se pensate che la 1090 Adventure sia una entry level, comunque, vi sbagliate di grosso. Prendiamo come esempio la tecnologia: sulla piccolina ci sono comunque di serie ABS Bosch 9M+ a due canali, Traction Control, gas ride-by-wire e tre modalità di guida (Sport, Street, Rain). Come optional c'è l'Offroad Pack, che comprende ABS escludibile sulla ruota posteriore e TC più permissivo. Dulcis in fundo, luci diurne a Led e indicatori di direzione che si disinseriscono da soli.
WP E METZELER E poi c'è un reparto sospensioni sempre all'altezza, naturalmente by WP: forcella a steli rovesciati da 43 mm di diametro e 185 mm di escursione, mono – regolabile in precarico e ritorno – con escursione pari a 190 mm. Non cambiano cerchi in lega e gomme, con Metzeler Tourance Next misura 110/80 calzata su cerchio da 19” davanti e 150/70 su 17” dietro.
FRENI DA GRANDE Nulla di nuovo nemmeno per i freni, confezionati al solito da Brembo, che fra l'altro sono gli stessi della più pepata 1290 Super Adventure-S: davanti c'è una pinza radiale che morde due dischi da 320 mm, dietro una pinza fissa che agisce su un disco da 267 mm.
E' ORA DI GUIDARE Il tutto per 13.450 euro f.c., optional Ktm Powerparts esclusi. Parlo di scarico Akrapovic Slip-On (che sound da sbavo...), barre paramotore, supporto per navigatore, fari fendinebbia aggiuntivi, sella più imbottita sia per il pilota sia per il passeggero, valigie laterali. Ma adesso è arrivato il momento di vedere, su strada, se il surplus di potenza e le altre novità hanno portato il risultato sperato. Cliccate qui sotto per la prova!
TEST BAGNATO... La pioggia mi dà il buongiorno – si fa per dire – picchiettando insistentemente sul vetro della mia camera d'albergo sul lungomare di Catania. Nonostante questo, il programma per la giornata si preannuncia semplice quanto gustoso: gironzolare sulle strade che circondano l'Etna con la KTM 1090 Adventure, che vuole andare a dar fastidio a concorrenti del calibro di Ducati Multistrada 950, Kawasaki Versys 1000, Suzuki V-Strom 1000... Mica ciufoli.
UN PO' DI NEVE Per fortuna, quando partiamo il tempo migliora, ma questo significa che andremo comunque incontro ad un po' di neve a bordo strada e asfalto non proprio al top. Devo confessarvi, però, che l'idea di affrontare questi 200 km di giro con la KTM 1090 Adventure non mi spaventa affatto, anzi.
PARTE BENE La prima cosa bella è che lei ti mette subito a tuo agio. Voglio dire: se vuoi guidare con un filo di gas lo puoi fare, perché il motorone digerisce senza strattoni e contraccolpi aperture dai 2.000 giri in su. E tutto questo nonostante il V2 da 75° abbia ricevuto una bella iniezione di cattiveria.
DOLCEZZA I comandi sono dolci ma precisi, la posizione di guida è ritagliabile su misura grazie a pedane e inclinazione manubrio regolabili su due posizioni. La sella, in un pezzo unico, non è la più comoda che ricordi, ma non vi fa nemmeno scendere con il fondoschiena indolenzito dopo un bel giro. Il serbatoio da 23 litri – lo stesso della 1290 – è largo, e costringe ad allargare le gambe una volta in sella (a 850 mm da terra): i corti di gamba sono avvisati.
BASCULA Il parabrezza regolabile in altezza, poi, ti protegge bene anche lungo le tre corsie. Rimanendo nei limiti di legge, non si avvertono vibrazioni. E, se si chiude la vena, le borse laterali rigide (optional) non innescano ondivaghe oscillazioni, almeno fino a quota 160 km/h indicati. Il merito è dei nuovi supporti basculanti su cui sono montate, ma anche dei Metzeler Tourance Next.
ENTRY LEVEL A CHI? Poi, succede che arrivano le curve. E lì, la 1090 Adventure trova il suo elemento. Anche se il fondo - come le strade del nostro test – non è proprio pulitissimo nè molto grippante, causa cenere lavica sparsa qua e là. Anche se è lei la enduro di accesso al mondo “Travel” di Mattighofen.
GINGILLI GIUSTI Il 19” anteriore non fa rimpiangere nessun'altra misura e, soprattutto, dialoga splendidamente con la gomma posteriore da 150. Risultato, in piega si gode. E il bello è che la grande agilità nello stretto non sacrifica la stabilità sul veloce. Tutto questo senza troppi gingilli elettronici: la 1090 fa tutto in modo così analogico che ti riporta al motociclismo più puro.
BRAAP Oddio, a dir la verità queste cose le faceva anche la vecchia 1050. Adesso, però, l'erogazione – specie in Sport – è sensibilmente più cattiva. In alto le vibrazioni si fanno marcate ma, con una schiena così, mi passa la voglia di lamentarmi. Ciò non vuol dire, comunque, che il V2 Kappa abbia perso nerbo ai bassi. Tu chiedi, lui c'è, sempre. Con un comando del gas preciso come il bisturi di un chirurgo: in prima apertura fa godere.
CONTROLLI FEDELI Il Traction non sbaglia un colpo, così come l'ABS Bosch: ti puoi attaccare ai freni senza timore, certo che la risposta, dal sapore sportivo, sarà sempre adeguata. Il cambio? Funzionassero tutti così... E parlo anche della frizione idraulica: leggera e precisa nello stacco. Menomale che questa è la piccolina di Casa!
AMMAZZA-GIGANTI Certo non è un fuscello– 228 kg in ordine di marcia con il pieno si sentono, anche da fermo – e alcuni dettagli nelle sovrastrutture hanno l'aria di essere un poco economici, ma se cercate una moto ammazza-giganti per divertirvi fra le curve e non soffrire nei lunghi trasferimenti prendetela in seria considerazione.
QUOTA 160 Almeno fino a quando non salite su una KTM 1290 Super Adventure-S, 160 cavalli di goduria pura. Lì, tutte le vostre certezze vacilleranno improvvisamente. Ma questa è un'altra storia... E un'altra prova. Cliccate qui per leggerla.
IN QUESTO SERVIZIO
CASCO SHARK EXPLORE-R CISOR Un casco dalla doppia anima, questo Shark. Che può fare l'integrale classico, con tanto di visiera, oppure trasformarsi in un casco da offroad, grazie al frontino e alla maschera fornita di lenti Zeiss (intercambiabili). I fruscii si sentono in velocità, è vero, ma l'aerodinamica è buona. Così come la qualità costruttiva. Predisposto per il Bluetooth, ha anche un sottogola antivento integrato, estraibile all'occorrenza aprendo una zip. Due le misure di calotta, cinque le taglie (XS-S-M-L-XL). Il peso è di 1.450 g.
GIACCA REV'IT! DEFENDER PRO GTX Una giacca da mototuristi veri, questa Dominator. L'anima da giramondo la vedi dalla capacità di adattarsi alle condizioni atmosferiche. Piove? Il giacchino interno (staccabile) in Gore-tex non fa passare l'acqua e stoppa il vento. La colonnina di mercurio raggiunge i 40°? Nessun problema: le numerose prese d'aria – quattro sul busto, due sugli avambracci e una sulla schiena – tornano proprio comode. Oltre a far sudare poco, la Dominator è una giacca che non ti fa diventare Robocop nei movimenti, è piuttosto leggera e ben dotata in fatto di tasche (tutte a prova di polvere). Ci si può regolare la vestibilità con cinghietti su fianchi, bicipiti e polsi. La sicurezza? Oltre alla protezioni su spalle e avambracci, questa Rev'it! è dotata di paraschiena integrato e bande riflettenti. Taglie da (occhio che veste attillata) S a XYL. Prezzo: 739,99 euro.
GUANTI REV'IT! Resistenti all'acqua e allo stesso tempo traspiranti grazie alla membrana hydratex Z-liner, posta tra fodera e tessuto esterno, questi guanti non si trovano in difficoltà nemmeno quando la colonnina di mercurio scende vertiginosamente. Il merito è della tecnologia Primaloft, un materiale estremamente sottile ma allo stesso tempo isolante e capace di trattenere efficacemente il calore del corpo. I Rev'it! Aquila H2O hanno rinforzi in gomma termoplastica sulle nocche e in TPU rigido sul palmo (per far sì che la mano possa scivolare in caso di caduta) ma la calzata è sempre comoda: il meccanismo di chiusura sul polso, tuttavia, è un po' laborioso. Gli appassionati di tecnologia, poi, potranno contare su indice e pollice adatti a scrivere sugli schermi di smartphone e navigatori.
Taglie: S-XXXL
Prezzo: 149,99 Euro
PANTALONI REV'IT! DEFENDER PRO GTX Degni compagni di cotanta giacca, presentano due prese d'aria per gamba e protezioni su ginocchia e anche. Alla caviglia c'è una zip e una regolazione a velcro, con inserti riflettenti. Belle e utili (per non rovinare il serbatoio quando si guida in piedi) le fasce in vellutino nella parte interna della gamba, all'altezza del ginocchio. Volendo, i pantaloni si possono unire con zip alla giacca. Le protezioni non danno fastidio ma ricordate che questi pantaloni vestono abbondanti e regolari. Anche per loro interno in Gore-Tex staccabile. Qualità costruttiva notevole. Misure dalla S alla XXL.
STIVALI TCX DRIFTER WATERPROOF Devo confessarvelo: di questi TCX da viaggio mi sono proprio innamorato. Trovo splendida la pelle marrone, che fa molto vintage, il soffietto sulla parte superiore, la suola con battistrada tassellato, che fa una bella presa anche sulla neve. Per un look da endurista d'antan. E poi, i ganci moderni in alluminio, simili a quelli degli stivali da cross all'ultimo grido, non stonano. Pratico e furbo il rinforzo in zona leva cambio, così come la membrana impermeabile. E poi ci sono inserti rigidi su punta, tallone e in zona malleoli, senza dimenticare il rinforzo sulla tibia. La calzata è comoda, e il plantare anatomico non rende un calvario un'eventuale passeggiata.
Taglie: 36-48
Prezzo: 299,99 euro