A volte, per piccoli o grandi che siano, sono i dettagli a fare la differenza; ad esempio in cucina, dove il giusto dosaggio di un ingrediente esalta il sapore di una ricetta. Ad esaltare le doti della Kawasaki Z900, una delle naked più apprezzate in Italia ed Europa, invece è il trattamento SE. Una versione top di gamma per provare a confrontarsi ad armi pari con le rivali europee (qui la comparativa naked medie del 2021) e la cugina nipponicaYamaha MT-09 SP. Gli ingegneri della Casa di Akashi saranno riusciti nel loro intento? Per scoprilo l’ho messa alla prova, ecco pregi e difetti, prezzo e scheda tecnica. Dai che si va!
Kawasaki Z900 SE 2022, 3/4 anteriore
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COM’È FATTA
I dettagli introdotti sono tutti di altissima qualità e vanno a coprire alcuni punti deboli dellaZ900 StandardKawasaki Z900: potenza e controllo (di trazione). La prova video. Nello specifico ad Akashi hanno lavorato sulla dotazione ciclistica. La forcella da 41 mm oltre a guadagnare i foderi dorati – che non miglioreranno le prestazioni ma sicuramente l’effetto scenico – arriva la regolazione anche in estensione oltre alle già presenti per precarico e compressione, inoltre è stata studiata una nuova taratura. Sempre all’anteriore spiccano i nuovi freni Brembo, con le pinze monoblocco ad attacco radiale M4.32 che agiscono su dischi Brembo da 300 mm che lavorano insieme a pastiglie del marchio italiano, ma comandate da una pompa ad attacco radiale Nissin, con la ciliegina sulla torta dei tubi freno in treccia metallica. Spostandosi al posteriore, al posto del monoammortizzatore originale, Kawasaki ha scelto un Öhlins S46. Il suo corpo in alluminio racchiude una costruzione a tubo singolo con un grande pistone da 46 mm, oltre a camere interne dell'olio e del gas separate da un pistone flottante. L'ammortizzatore posteriore della Z900 SE è inoltre dotato del registro remoto del precarico.
Kawasaki Z900 SE 2022, il motore rimane uno dei punti di forza della naked di Akashi
CIÒ CHE RIMANE Ma per tante novità ci sono altrettante conferme. A partire da una delle ultime novità introdotte, ovvero la dotazione elettronica. Sulla Z900 SE non mancano il controllo della trazione KTRC, i power mode selezionabili e la frizione assistita e antisaltellamento. Sempre presente il display TFT a colori con la possibilità di connettersi allo smartphone tramite Bluetooth grazie all'esclusiva app Rideology di Kawasaki, che offre una varietà di informazioni e dettagli su moto e percorsi effettuati. Rimangono al loro posto anche il telaio a traliccio in tubi d’acciaio e il motore 4 in linea da 948 cc, 125 CV (92 kW) a quota 9.500 giri/min e 99 Nm a 7.700 giri/min. Tante conferme, ma anche una mancanza, ovvero il quickshifter: la Z900 ha da sempre la fama di essere una moto da “guidare” e il suo cambio non ha nulla da eccepire, rapido e dagli innesti precisi, ma quello elettronico ormai è un gadget apprezzatissimo nella guida in pista e anche su strada.
COME VA
Sempre in tema di conferme, non cambia l’ergonomia, tra le migliori del suo segmento. Riesce ad essere efficacie tra le curve ma non estrema nell’uso quotidiano, dove avrei preferito solamente una sella un po’ più morbida, dopo un po’ di tempo alla guida si sente qualche indolenzimento. La seduta bassa aiuta chi non spicca per stazza, toccare a terra è facile anche alla sella rastremata al cavallo. Chi non se la passa alla grande è il passeggero, piccolo e duro lo strapuntino a lui riservato… Forse in Kawasaki volevano suggerirci che è meglio godersela in solitaria? Può darsi, e dopo averla guidata capisco anche il perché.
CHE MOTORE! La Z900 SE ha il potenziale di una tigre, ma volendo sa trasformarsi in un gattino, magia del suo 4 cilindri in linea, che se utilizzato con un filo di gas porta a passeggio senza protestare, un portento di fluidità. Peccato solo per un effetto on-off alla prima apertura del gas, abbastanza evidente nella mappa Sport, meno negli altri riding mode. Ma quando ci si vuol divertire, però, non fa mai mancare la sua “forza”. Tanti cavalli e tanta coppia portano ad accelerazioni fulminee, con l’anteriore che s’alleggerisce sotto le manciate di gas. Il motore in questo è aiutato anche dalla rapportatura corta, ma che ben si sposa con la tipologia della moto. E poi c’è il sound, veramente coinvolgente anche grazie allo scarico dedicato sviluppato da Akrapovič.
Kawasaki Z900 SE 2022, il motore ha carattere... e si vede
MIGLIORAMENTI VERI Ma queste sono tutte informazioni che se già conoscevate la Z900 probabilmente avrete ben chiare, dunque concentriamoci sulla vera novità… ovvero la ciclistica. L’avantreno della Z900 standard è da sempre uno dei punti di forza della naked di Akashi, granitico e comunicativo. Con la nuova taratura tutto funziona ancora meglio, il feeling aumenta ancora, specialmente quando si guida di buon passo. Il sostengo è adeguato alla maggior potenza frenante offerta dal rinnovato impianto frenante anteriore e a livello di confort si perde davvero poco. A tal proposito, cresce il mordente ma soprattutto migliora la modulabilità e la resistenza all’affaticamento grazie anche ai tubi in treccia. Anche al posteriore la situazione migliora, la Z900 SE si siede meno quando si va a riprendere il gas in uscita di curva, un bel vantaggio per la precisione di guida, peccato solo che per l’uso su strada avrei preferito un setting più morbido, sulle sconnessioni si soffre. Il suo pane è il misto medio, sullo stretto l’agilità è buona ma 213 kg in ordine di marcia non sono pochi e nel conforto con le rivale questo aspetto emerge, va detto che è quella più ospitale e con dimensioni più da maxi che non da media.
COSA CAMBIEREI La Special Edition di Kawasaki ha alzato ulteriormente l’asticella, la Z900 era tra le naked più venduta in Italia ed Europa, la Z900 SE saprà far ancora di meglio anche se due note dolenti me le ha lasciate. Ok l’indole da macho, ma la piattaforma inerziale permette di migliorare gli interventi elettronici sia ai fini delle performance ma anche sotto quelli della sicurezza. In un futuro un’elettronica più efficiente ed evoluta non sarebbe poi così male. E poi gli pneumatici di primo equipaggiamento, i Dunlop Sportmax Roadsmart 2 sono un po’ troppo stradali, il grip, specialmente al posteriore, non sempre è all’altezza. Su una Special Edition magari si poteva azzardare con una gomma più sportiva, in grado di esaltare ancor di più le migliorie alla ciclistica.
PREZZO
Kawasaki Z900 SE 2022, vista laterale
Una differenza di 1.400 euro separa la Z900 Standard dalla SE, vale la pena spendere 11.540 euro per lei? La risposta è sì, i miglioramenti sono evidenti, la Z900 SE è una moto che può dire la sua in un confronto con le altre rivali del segmento top di gamma senza timore reverenziale. Anzi, vi dirò di più, presto questo confronto arriverà sui nostri canali e ne vedremo delle belle.
SCHEDA TECNICA
KAWASAKI | Z900 SE |
MOTORE | 4 cilindri in linea |
CILINDRATA | 948 cc |
POTENZA | 125 CV a 9.500 giri/min |
COPPIA | 99 Nm a 7.700 giri/min |
PESO | 213 kg o.d.m. |
PREZZO | 11.540 euro |
ABBIGLIAMENTO
Kawasaki Z900 SE 2022, nel lento il peso si sente
Casco Arai RX-7V
Giacca Alpinestars T-GP Plus R V3 Air
Guanti Alpinestars Copper
Jeans Rev’It! Brentwood
Scarpe TCX Street 3
Allestimento | CV / Kw | Prezzo |
---|---|---|
Z900 | 125 / 92 | 10.390 € |
Z900 Performance | 125 / 92 | 11.690 € |
Z900 SE | 95 / 75 | 11.890 € |
Per ulteriori informazioni su listino prezzi, caratteristiche e dotazioni della Kawasaki Z900 visita la pagina della scheda di listino.
Scheda, prezzi e dotazioni Kawasaki Z900