Il Piaggio Liberty si rifà il trucco per assomigliare sempre più al fortunato Beverly 500. Ritocchi alla carrozzeria e la nuova motorizzazione di 200 cc le vere novità di questo scooter a "ruota alta" sulla breccia ormai da molti anni. Prezzi competitivi e la sella più bassa lo rendono ancora più appetibile.
COM’È Forse sarebbe stato il caso di chiamarlo Liberly, vista l’incredibile somiglianza che il nuovo scooter a ruota alta ha con il Beverly 500. Invece si chiama ancora Liberty, un nome una garanzia per chi si muove a ruota alta per la città. Uno scooter in carriera verrebbe da dire, e anche piuttosto longevo visto che, nato nel 1995, non aveva mai ricevuto delle rivisitazioni, anche perché continuava a piacere come testimoniano le 350.000 unità vendute fino ad oggi.
2004, SI CAMBIA! Per il 2004 si cambia tutto, il Liberty si rifà il trucco isPiapirandosi senza mezzi termini al fratellone Beverly. Un mix di classico e moderno ben amalgamato, con linee meno flessuose, più spigolose, e con l'immancabile lampadario anteriore a ricordare la parentela con il vendutissimo 500 di casa Piaggio. Non solo look però, in Piaggio sono andati in cerca soprattutto di una maggiore praticità, ampliando lo scudo abbassando la sella, cercando dunque di rendere il Liberty ancor più alla portata di tutti. Sotto il vestito non cambia la tecnica di base che prevede ruote da 16 pollici (16-14 per i targati) e una nutrita scelta di motori.
QUATTRO VERSIONI Due le versioni 50cc a quattro e due tempi, cui si affianca il classico 125 4T ad aria, guidabile con patente auto, e una nuovissima versione dotata di un altrettanto nuovo motoreLeader da 200cc raffreddato ad aria e con distribuzione a due valvole. Un motore azzeccato per un mezzo che non deve dimostrare prestazioni esorbitanti ed è destinato a muoversi principalmente in città. Meno complicazione, meno costi quindi.
PREZZI COREANI Non è un'offesa, è un complimento, infatti il listino del Liberty è amico del cliente. Si parte dai 1.732 € del 50 due tempi per arrivare ai 2.595 del 200, il quale con una quotazione del genere diventa un cliente fastidioso per l'Honda SH. 50 4T e 125 costano rispettivamente 2.032 e 2.320 €.
COME VA Un Piaggio Liberty tutto nuovo, ma sempre uguale a se stesso: in sella si sta raccolti, con le braccia vicine al corpo ad abbracciare il manubrio basso messo lì sotto il naso; con le gambe vicine tra loro, libere di muoversi per il lungo della pedana, rigorosamente piatta, ma larga giusto l’indispensabile nonostante il nuovo Liberty goda del 10% in più di spazio. Il busto è bello dritto, forse fin troppo, visto che lo scudo frontale, anche se più largo per via dei "baffi" aerodinamici, non protegge più di tanto i più alti, soprattutto sulla nuova e più performante versione di 200 cc.
LIBERLY? Insomma, nonostante esteticamente i Liberty assomiglino molto di più ai "fratellastri" Beverly, nella seduta sono rimasti molto… "Vespa", ancor di più ora che la sella è stata ulteriormente abbassata per permettere a tutti, ma proprio a tutti, di mettere i piedi comodamente a terra durante le soste.
SELLA NUOVA A proposito della sella, questa ha una nuova ergonomia, la lunghezza è giusta anche per due e non è troppo imbottita per il passeggero. Sullo sconnesso, il secondo soffre dunque un po’, anche per via del monoammortizzatore posteriore dalla corsa non proprio lunga. Per ovviare a questo, comunque, si può sempre ricorrere alla regolazione del precarico della molla, anche se più di tanto non può fare.
MAL DI PAVE' Un po’ secca nella risposta ai colpi è, invece, la forcella che, nonostante sia tarata piuttosto morbida proprio per offrire più comfort possibile, su pavé e ciottolato soffre un pochino anche per via della corsa corta e trasmette qualche colpo di troppo su manubrio e braccia di chi guida. Nonostante questi casi limite del pavé e del ciottolato, il comfort generale dei nuovi Liberty si conferma sempre di buon livello, anche grazie alle ruote di grosso diametro e di pneumatici ben "spallati".
MISTER AGILITA' Tutto questo, comunque, non pregiudica la buona dinamica dei Liberty, che mantengono maneggevolezza e agilità di prim’ordine. In sella il feeling è immediato, le due versioni "cinquanta" sono maneggevoli, issarli sul cavalletto centrale è un gioco da ragazzi (e ragazze), così come gestirsi i fratelli maggiori. In movimento, poi, sono uno più facile dell’altro, soprattutto salendo di cilindrata, dove la maggiore potenza dà una mano nel "gestire" il traffico.
200 GODURIOSO Il nuovo duecento ad aria è una vera goduria, non spinge certo come quello ad acqua montato sul Beverly, ma poco ci manca, anche perché il Liberty compensa la minor verve del motore con il minor peso. Al verde il "Libertone" scatta pronto e deciso, la trasmissione attacca bene, morbida e non slitta, così da non "spaventare" i meno esperti. Come già detto, la potenza in gioco non è certo la stessa su cui può contare il Beverly 200, ma la sostanza c’è e si sente quando si deve effettuare un sorpasso col gas a metà corsa, grazie anche ad una buona risposta del gruppo trasmissione.
125 BRIOSO IN ALTO Anche il "centoventicinque" non se la cava male, certo non è il fratellone di 200 cc in fatto di corposità, ma con i suoi 10 cv spinge il giusto, soprattutto se gli si lascia lo spazio necessario per darci dentro fino in fondo. Infatti, l’ottavo di litro della famiglia Leader, spinge forte agli alti regimi, mentre nelle partenze è più tranquillo.
50 PER LA CITTA' Prettamente cittadine le motorizzazioni "cinquanta", dove il 2T si riconferma la soluzione più adatta nell’uso urbano, grazie ad uno spunto più deciso, del pulitissimo 4T.
In questo servizio:Casco: Kiwi K 485Giacca: Dainese BakerGuanti:Sparco DowntownScarpe:Sidi Indy