Con l'arrivo del nuovo Ludix la Peugeot ridefinisce il concetto di minimalismo per un mezzo a due ruote: un concentrato di essenzialità con un telaio semplice e leggero, condito con uno stile giovane e frizzante, in grado di cambiare faccia nel giro di pochi accessori.
COME SONO Li avevamo apprezzati al salone parigino del ciclo e motociclo nelle loro pose plastiche sui piedistalli dello stand Peugeot. Oggi li abbiamo provati per la prima volta durante la presentazione ufficiale tenutasi tra le strade movimentate di Milano.
CINQUE IN UNO C’erano tutti, famiglia Peugeot Ludix al gran completo, dai due "ruota bassa" "One" e "Trend", ai due "ruota alta" "Classic" e "Elegance". Senza dimenticare il Ludix "Snake", sfrontatamente anti-Booster con i suoi pneumatici muscolosi e tassellati di 120/90 davanti e 130/90 dietro, rigorosamente calzati da ruote da 10". Uno stuolo di Ludix a nostra disposizione per provarne velocemente pregi e difetti, per la nuova sfida della Casa francese che con il più economico "One" (€ 999,00) si prefigge di andare a pescare in mari "marginali", non ancora esplorati in modo diretto dalle case, come quello del noleggio o dello scooter di "riserva" da lasciare nella casa al mare, o da appendere dietro al Camper.
VESTITO DI NIENTE Uno scooter economico, decisamente "basic" nell’allestimento, con la sella monoposto, due freni a tamburo, uno specchietto ed una strumentazione tirata all’osso, priva dell’avviamento elettrico e addirittura del comando delle frecce. Nulla di cui sorprendersi, le due versioni base Peugeot Ludix "One" (ruota bassa) e "Classic" (ruota alta) vanno viste nell’ottica di utilizzo prettamente "primordiale", dove praticità e prezzo impongono la scelta. Qui, però, a dare un po’ di pepe in più rispetto ai classici ciclomotori (l’unico rimasto è l’inossidabile Ciao della Piaggio) c’è anche la bella presenza, con il suo stile giovane e frizzante che non guasta mai.
TUTTO E' ACCESSORIO Di tutta altra pasta le altre tre versioni del Ludix 50 (di cui è prevista anche una versione 125) che ostentano tutta la bigiotteria a disposizione, sfoggiando una maggiore attenzione verso i concetti di sicurezza e comfort. Così il "ruota bassa" Ludix Trend e il "ruota alta" Elegance si vestono di un telaio più lungo per ospitare la sella biposto con tanto di piccolo vano porta guanti, si agghindano di nuove plastiche copri-manubrio, di una strumentazione più completa, dell’avviamento elettrico insieme a quello a pedale e di un freno a disco davanti al posto del tamburo. I cerchi inoltre sono in alluminio, mentre arrivano gli indicatori di direzione, un nuovo gruppo ottico a due elementi circolari sovrapposti per l’Elegance ed un piccolo vano portaoggetti dietro lo scudo per entrambi.
SFIDA AL BOOSTER Discorso a parte per il Ludix Snake (arriverà anche la versione "racing" con parti in carbonio, very cool) che, per affrontare la dura sfida con l’invincibile Booster, si è riservato un paio di gommoni off-road buoni per mangiarsi i trabocchetti delle strade urbane. Molto aggressivo nella versione tutta nera, sfoggia il freno a disco e i cerchi in alluminio come l’Elegance e il Trend, insieme alla forcella telescopica a steli rovesciati che condivide con tutti i suoi fratelli. Anche qui la sella è bi-posto, ci sono le pedane retrattili per l’eventuale passeggero (anche se in Italia sui cinquanta in due non si può girare!) mentre il cockpit ha una grafica personalizzata "Snake".
COME VANNO Nonostante le dimensioni decisamente contenute, su ognuno dei cinque modelli del Ludix non manca certo lo spazio. E tutto per merito del disegno curvilineo del telaio, pensato proprio per uno scudo frontale bombato che permettesse a chiunque di stare comodi con le gambe, senza il rischio di toccare continuamente le plastiche con le ginocchia. Un’abitabilità davvero inaspettata per un mezzo delle sue dimensioni, cui si aggiunge una sella ben imbottita e conformata anche nella misura monoposto, così da permettere a tutti di toccare terra senza difficoltà.
SI TORNA AL CARBURATORE Sul Ludix il motore fa un passo indietro, non tanto in fatto di prestazioni, ma piuttosto nella scelta dell’alimentazione, passata dall’iniezione usata sul JetForce, al caro buon vecchio carburatore, il più apprezzato da chi si diverte a giocare al preparatore per tirare fuori più potenza possibile. Non che ai Ludix ne manchi: le prestazioni, nonostante l’omologazione Euro-2, sono davvero brillanti come ci eravamo dimenticati fossero sui due tempi.
AD OGNUNO IL SUO Certo ogni modello fa storia a sé. Sui Peugeot Ludix "ruota bassa" si parte brillanti allo scattar del verde, con la frizione che attacca bene e la lancetta che sale veloce. Più prestanti i "ruota alta" che, favoriti dal maggior diametro dei pneumatici, spuntano una velocità di punta maggiore unita ad una partenza ancora più pronta. Più "pesante" lo Snake che paga in termini di partenze al semaforo la scelta delle ruote grosse che, come si sa, fanno più attrito. Nella guida, però, offrono maggiore superficie d’appoggio in curva, assorbono meglio le buche, cedendo poco o nulla in fatto di agilità tra le curve e maneggevolezza nel traffico.
GAMBE ROBUSTE Non male anche il reparto sospensioni, tutto sommato più che onesto visto il prezzo "coreano" del modello base "One". Uguali per tutte le versioni, l’ammortizzatore posteriore non è certo rigido, ma assorbe bene le asperità dell’asfalto, sostiene bene anche i più robusti, mentre subisce un po’ su avvallamenti pronunciati dove si rimbalza un po’. Lo stesso vale per la forcella rovesciata, che su tutte le versioni del Ludix si è comportata bene, rigida quanto basta per non cadere vittima delle buche, in grado di trasmettere un buon feeling con l’anteriore anche sugli sveltissimi One (pneumatici da 90/90-10 su entrambi gli assi) e Trend (pneumatici da 100/80-10 davanti e 110/80-10 dietro).
PIU' EQUILIBRATO Sui modelli a "ruota alta", invece, si apprezza il maggior equilibrio dinamico che le ruote da 14" impongono. Maneggevoli e agili nel traffico, sia il Ludix Classic, sia l’Elegance si apprezzano di più proprio per quel pizzico in più di guidabilità all’avantreno che trasmette maggiore sicurezza a chi prende in mano per la prima volta un due ruote motorizzato.
IL DISCO SI SENTE Le sospensioni si comportano bene, come sopra detto, gli angoli di piega sono buoni su qualsiasi versione del Ludix grazie anche ad un cavalletto che non tocca subito terra, mentre la differenza la fa il freno a disco presente sui modelli più cari. La morsa è più pronta e muscolosa rispetto al pur discreto tamburo ed il comando risulta anche più modulabile, con spazi di frenata nettamente più brevi. Buono anche l’apporto frenante del tamburo posteriore, decisamente più robusto e forzuto nella sua azione del "fratello" davanti, in linea con il pensiero frenante di Peugeot, che vuole il freno posteriore più importante di quello davanti (anche se non si capisce bene il perché).
In questo servizio:Casco: Kiwi K485 Jet PlatinumGiacca: Dainese SFCGuanti:Sparco DowntownStivali: Sidi Warrior Tepor