Logo MotorBox
Prova su strada

Honda Varadero 2003


Avatar Redazionale, il 12/12/02

22 anni fa -

Nuova edizione per la Varadero che si ritocca qua e là per rintuzzare una concorrenza diventata molto aggressiva. Veloce e maneggevole, ha nel motore esuberante il suo punto di forza. E ora che consuma anche poco si accredita come una delle migliori traveller del segmento.

Benvenuto nello Speciale MAXI CROSSOVER E DINTORNI, composto da 12 articoli. Seleziona gli articoli di tuo interesse cliccando il sommario MAXI CROSSOVER E DINTORNI qui sopra, oppure scorri a fondo pagina la panoramica illustrata dell'intero speciale!

COM'È Quattro anni fa era praticamente l'unica alternativa alla BMW GS, oggi che il segmento delle maxi on-off "tira" che è un piacere, la Varadero se la deve vedere con una concorrenza piuttosto agguerrita. Il mercato si è ampliato e variegato, con un'offerta di modelli piuttosto ampia, in grado di accontentare sia l'endurista sportivo, sia il viaggiatore di lungo corso.

COMPAGNA FEDELE Rispettosa della filosofia che vuole un rinnovamento globale dei suoi modelli di punta ogni quattro anni circa (2 anni per le sportive dove la tecnologia corre più veloce) la Honda quest'anno si è occupata anche della sua maxi enduro, forse deludendo quanti attendevano con ansia la nuova edizione dell'Africa Twin (che a quanto pare proprio non ci sarà) ma senz'altro accontentando tutti coloro che nella Varadero hanno trovato fino ad oggi una fedele compagna.

AFFINAMENTO Non si tratta di una riedizione totale, ma di un corposo affinamento mirato soprattutto a risolvere certe lacune che la 1000 Honda ha evidenziato in questi anni. Comoda come un divano, protettiva a livelli d'eccellenza e con un gran motore la Varadero aveva, infatti, il vizio di alzare un po' troppo il gomito

INIEZIONE DI ECONOMIA Facile comprendere quindi il perché i tecnici Honda si siano concentrati soprattutto sul motore con l'obbiettivo primario di ridurre consumi ed emissioni senza penalizzare le prestazioni, da sempre il punto di forza della Varadero. Gli insaziabili carburatori, sono stati dunque sostituiti da un sistema d'iniezione PGM-FI, composto da due corpi farfallati da 42 mm, equipaggiati con un singolo iniettore a 12 ugelli (lo stesso utilizzato sulle moto sportive della Casa), la cui finissima nebulizzazione del carburante assicura la massima efficienza nella combustione.

PIÚ COMPRESSA Il motore ha poi visto aumentare il rapporto di compressione (passa da 9:1 a 9,8:1), mentre sono nuove le candele all'iridio che allungano anche l'intervallo di sostituzione. Risultato una maggiore incisività nell'erogazione ed una notevole riduzione nei consumi, con la promessa solenne che nell'utilizzo normale un pieno di verde ora basterà per circa 465 Km (più o meno l'equivalente a 18,5 Km/l). Con l'iniezione è arrivato anche un interruttore inerziale che blocca l'erogazione di benzina quando la moto supera i 60 gradi d'inclinazione. Questo per scongiurare incendi nel malaugurato caso d'incidente.

OK EURO 2 Il nuovo sistema di scarico 2 - in 1 - in 2 d'acciaio inossidabile è stato equipaggiato con un catalizzatore ossidante che, agendo in combinazione con il sistema d'immissione d'aria a valle della valvola di scarico, mantiene le emissioni sempre sotto ai valori richiesti dalle future normative EURO 2. A chi ha il cuore particolarmente verde interesserà senz'altro sapere che la versione destinata al mercato tedesco comprende, oltre a quanto detto sopra, anche l'esclusivo sistema catalizzante Honda HECS3 con sonda lambda, la cui efficacia è tale da consentire emissioni già oggi in linea con le rigide normative EURO-3 (ancora ben lungi dall'entrare in vigore).

ORA SONO 6 La nuova Varadero pone rimedio a un altro "handicap" di cui soffriva la versione precedente. Finalmente, infatti, il cambio guadagna la sesta marcia a tutto vantaggio di una migliore spaziatura dei rapporti e di un regime di crociera più basso che non potrà che agevolare ulteriormente la riduzione dei consumi cercata.

SOSPENSIONI DI SOSTANZA Di minor entità le modifiche apportate qua e là alla ciclistica. Il telaio ha nuovi e più robusti attacchi del motore (in sostituzione di quelli regolabili del precedente modello), portando il propulsore a funzionare da elemento stressato. Nuovi anche i rinforzi della parte posteriore del telaio, per meglio sopportare il "carico bagagli" che spesso accompagna la vita di questo tipo di moto. La forcella è sempre da 43 mm, ma è stata completamente ritarata per offrire più scorrevolezza e maggior sostegno all'avantreno, mentre i tecnici hanno dato più sostanza al "mono" posteriore che sembra ora in grado di sopportare meglio anche la presenza del passeggero.

DISCHICOMBINATI Anche il sistema frenante è rimasto invariato. All'anteriore troviamo due dischi da 296 mm, stretti da pinze a tre pistoncini, al posteriore un disco singolo da 256 mm, anch'esso morso da una pinza a tre pistoncini. Il tutto farcito con il sistema "combinato" Honda Dual-CBS, con diversa taratura rispetto alla precedente versione.

VITA SNELLA Il restyling stilistico ha interessato principalmente la parte anteriore della moto. Tutto il lay out appare ora più moderno, grazie a linee tese, che hanno donato alla maxi Honda una figura più "snella" rispetto alla precedente. La carena è più stretta e filante nella parte centrale, le frecce sono "a filo della carenatura (non sporgono più ed hanno aggiunto la funzione delle 4 frecce lampeggianti, sempre comoda per chi viaggia) e il cupolino è stato totalmente ridisegnato. Non più largo e paffuto, ma rastremato ai lati e dalle forme spigolose (che ricordano un po' le sportive di casa); la carenatura guadagna dunque una bella dose di personalità e s'impreziosisce del cupolino regolabile meccanicamente su tre posizioni in altezza, per meglio adattarsi alle esigenze di chi guida. La regolazione però è un po' laboriosa.

STRUMENTAZIONE ELEGANTE Al nuovo look della Varadero si affiancano anche una serie d'interventi funzionali: il tappo del serbatoio, ad esempio è ora incernierato e non più "volante", la strumentazione è totalmente rivista nella grafica ma soprattutto arricchita di un grosso display a cristalli liquidi con funzioni di contachilometri totale, doppio contachilometri parziale, orologio e indicatore del consumo istantaneo (aggiornato ogni tre secondi). Le spie delle frecce sono state riposizionate nella parte superiore del pannello, per una più facile lettura nel caso in cui sia montata una borsa da serbatoio (optional). Purtroppo manca ancora l'indicatore del livello carburante, che su una moto destinata ai viaggi fa sempre un gran comodo. 

NIENTE CAVALLETTO Tra le "mancanze" segnaliamo anche quella (per molti importante) del cavalletto centrale di serie e di uno sportellino ai lati della carenatura (lo spazio ci sarebbe) sempre comodo per riporre qualche spicciolo o il biglietto dell'autostrada. Va detto comunque che questo "difetto" accomuna anche tutte le concorrenti dirette della Honda.

PREZZO Realizzata ancora in Spagna, la nuova Varadero non dovrebbe nemmeno costare tanto di più della vecchia. L'arrivo dell'iniezione (e di tutto ciò che ne consegue) non ha appesantito troppo il listino che si dovrebbe attestare indicativamente sui 10.700 € franco concessionario. Nella lista degli optional il kit di borse in tinta con la moto (due laterali da 35 litri e il top case da 45 litri per un totale di 115 litri), le manopole riscaldate, e il cavalletto centrale.

COME VA Aria di casa in sella alla Varadero, la posizione di guida non è cambiata di una virgola restando confortevole e di buon controllo allo stesso tempo. Il motore resta il protagonista indiscusso di questa moto. Sempre molto potente, il V2 Honda ha guadagnato grazie all'iniezione una grande regolarità, scende volentieri sotto i 2000 giri anche in sesta e riprende senza rifiuti anche spalancando il gas a questo regime. Tuttavia è dai 3500 ai 7500 che si ha il massimo del gusto di guida. La spinta del motore in questo range di utilizzo è addirittura gasante, un colpetto al gas e si va via di coppia che è un piacere.

GRANDI MEDI Un bel motore davvero (se si esclude qualche vibrazione oltre i 5000 giri a pedane e manubrio) che ha guadagnato punti per la pulizia con cui eroga tutti i suoi 98 Nm di coppia, è pieno e corposo proprio in quei regimi che si utilizzano di più su strada. In alto c'è qualcosina in meno di prima, nel senso che il motore perde un filo della cattiveria che caratterizzava l'edizione a carburatori (oltre i 7500 la vecchia Varadero si mantiene grintosa), la nuova si siede un po', ma credo sinceramente che chiunque baratterà volentieri un'erogazione appena più piatta con un consumo notevolmente inferiore.

GRAZIE NON BEVO Anche se i 465 km pomposamente promessi da Honda mi paiono piuttosto lontani (si fanno, ma solo viaggiando a 120 km/h costanti) il V2 pare essersi in parte disintossicato dal suo "benzinismo". Viaggiando ad andatura allegra (e con il kit di borse montato) sul computerino ho letto dei rassicuranti 16-17 km/litro un consumo finalmente allineato con quello che offre la concorrenza. Come sempre accade per questo tipo di moto si può fare molto meglio, ma anche molto peggio perché il consumo è parecchio influenzato anche dalle velocità che si tengono.

VIAGGIA FORTE, GIRA POCO In autostrada dunque ci dovrebbero essere notevoli miglioramenti, anche perché l'arrivo della sesta marcia è davvero un toccasana per questa moto. È una sesta che mi piace, questa, perché lunga quanto basta per fare riposare il motore (a 130 gira a 4500 giri, a 160 tocca i 5000, a 200 siamo a 7000) ma non abbastanza da mortificarne le prestazioni e richiedere un utilizzo costante del cambio (uguale a quello precedente e quindi un po' lungo e rumoroso) ogni volta che c'è da sorpassare qualcuno. Un giusto compromesso che accontenta smanettoni e viaggiatori di lungo corso.

BASSO È MEGLIO Con la Varadero si viaggia tanto e si viaggia bene perché la protezione aerodinamica è valida, anche se mi piacerebbe poterla confrontare direttamente con la vecchia versione per potervi dire se è realmente migliorata. Il cupolino è effettivamente più alto ma ora mantiene la sezione costante per tutta la sua altezza, mentre quello della precedente si allargava verso il basso. La sensazione è che ad alta velocità ci sia qualche piccola turbolenza in più a livello del casco. Alzandolo, le turbolenze tendono ad aumentare, e oltretutto se non si supera il metro e 75 ci si trova con il bordo fastidiosamente all'altezza degli occhi. Ciò non toglie che con la Varadero si viaggi come dei pascià oltre i 170 indicati.

EQUILIBRIO STABILE La nuova taratura delle sospensioni ha anche portato in dote una maggiore stabilità. Non che prima fosse un problema, la Varadero è sempre andata via bella dritta ma ora ci si accorge subito che c'è maggior sostegno e questo si apprezza soprattutto nei curvoni affrontati a gas completamente spalancato, che la Varadero affronta comunque senza batter ciglio. La situazione si fa un pelo più sensibile (senza mai diventare fastidiosa) con il trio di borse montato. In questo caso c'è da mettere in conto un piccolo serpeggiamento che s'innesca oltre i 180 all'ora, un ritmo comunque ben più elevato di quello che si mantiene normalmente quando si viaggia.

MOLLA TONICA Le sospensioni più toniche si fanno sentire anche nel misto dove la Varadero invoglia ad alzare il ritmo. L'assetto resta tendenzialmente morbido (ed è giusto che sia così) con un beccheggio marcato quando si frena o accelera con decisione. La forcella ora affonda un po' meno repentinamente di prima, mentre è rimasta immutata l'ottima reattività e la sensazione di leggerezza che la Varadero trasmette a ruote in movimento. In compenso l'ammortizzatore tende a copiare un po' meno le asperità dell'asfalto, dando in qualche occasione risposte un po' secche. In poche parole la prima Varadero era una moto materasso (nel senso del comfort ovviamente), questa lo è un po' meno. In ogni caso, dietro si può intervenire sul precarico (comodamente tramite pomello) per scegliersi l'assetto che si preferisce. Da elogiare anche il comportamento delle Bridgestone radiali che offrono un grip molto valido.

FUORISTRADA LIGHT Durante il test c'è stato anche spazio per un tratto in fuoristrada, scelta che mi sento di condividere poiché, anche se resta una moto prevalentemente stradale, la Varadero non vuole fermarsi davanti a nulla. Il fuoristrada va comunque limitato a qualche strada bianca perché il peso, molto caricato in avanti, e la posizione di guida non concedono molto alle evoluzioni off road.

COMBINA MEGLIO In più, la Varadero ha anche quel sistema CBS che in fuoristrada può rappresentare un problema, ma che su asfalto mi sento di promuovere appieno. Nel corso degli anni questo sistema si è affinato parecchio e la nuova taratura mi pare molto azzeccata. La ripartizione corretta della frenata non infastidisce anche chi è un guidatore esperto mentre i bloccaggi indesiderati sono quasi scongiurati del tutto. Resta quella sensazione di spugnosità alla leva, dovuta più che altro alla lunghezza dei tubi, ma quanto a freni la Varadero mi pare messa molto meglio che in precedenza.


Pubblicato da Stefano Cordara, 12/12/2002
Gallery
  • Gallery - immagine 2#
  • Gallery - immagine 3#
  • Gallery - immagine 4#
  • Gallery - immagine 5#
  • Gallery - immagine 6#
  • Gallery - immagine 7#
  • Gallery - immagine 8#
  • Gallery - immagine 9#
  • Gallery - immagine 10#
  • Gallery - immagine 11#
  • Gallery - immagine #12
  • Gallery - immagine #13
  • Gallery - immagine #14
  • Gallery - immagine #15
  • Gallery - immagine #16
  • Gallery - immagine #17
  • Gallery - immagine #18
  • Gallery - immagine #19
  • Gallery - immagine #20
  • Gallery - immagine #21
  • Gallery - immagine #22
  • Gallery - immagine #23
  • Gallery - immagine #24
  • Gallery - immagine #25
  • Gallery - immagine #26
  • Gallery - immagine #27
  • Gallery - immagine #28
  • Gallery - immagine #29
  • Gallery - immagine #30
  • Gallery - immagine #31
  • Gallery - immagine #32
  • Gallery - immagine #33
  • Gallery - immagine #34
  • Gallery - immagine #35
  • Gallery - immagine #36
  • Gallery - immagine #37
  • Gallery - immagine #38
Maxi Crossover e dintorni