- 07/11/13 - Eicma 2013, lo stand Honda
- 04/11/13 - Honda VFR800F
- 04/11/13 - Honda CTX1300
- 04/11/13 - Honda CTX700 e CTX700N
- 04/11/13 - Honda Integra 750
- 04/11/13 - Honda CBR1000RR 2014 e CBR1000RR Fireblade SP
- 04/11/13 - Honda CBR300R
- 04/11/13 - Honda NC750X e NC750S DCT
- 04/11/13 - Honda CB650F e CBR650F
- 09/10/13 - Honda CRF450 Rally 2014
- 14/05/13 - Honda CRF250R e CRF450R 2014
- 09/11/13 - Yamaha XT1200ZE SuperTénéré
- 08/11/13 - Yamaha XV1300A CFD
- 07/11/13 - Eicma 2013, lo stand Yamaha
- 07/11/13 - Yamaha TCross Hyper Modified
- 07/11/13 - Yamaha XVS1300 Custom
- 05/11/13 - Yamaha X-Max 250 2014
- 05/11/13 - Yamaha XJR1300 Eau Rouge
- 05/11/13 - Yamaha SR400
- 05/11/13 - Yamaha MT-09 Street Rally
- 04/11/13 - Yamaha MT-07
- 24/10/13 - Yamaha Rise up
- 12/09/13 - Yamaha FJR1300AE my 2014
- 09/09/13 - Yamaha MT-09
- 30/08/13 - Yamaha: la gamma Race Blue 2014
- 04/07/13 - Yamaha XV950 e XV950R MY2014
- 12/06/13 - Yamaha YZ250F e YZ450F 2014
Da una costola del best-seller SH nasce l'Honda SH Mode 125, versione più economica ma pur sempre di qualità che strizza l'occhio ai giovani. Costa solo 2.650 euro però non può avere l'ABS
UNO DI FAMIGLIA L’ Honda SH Mode nasce per andare a sfidare quei competitor che stanno a metà strada tra il best seller Honda SH 125 e più piccolo, ed economico, Vision 110. Da una parte ha il motore eSP, che rappresenta l’eccellenza tra gli ottavo di litro 4 tempi, e il sistema Start&Stop. Dall’altra qualche rinuncia in termini di componentistica: freno posteriore a tamburo, ruota posteriore da 14’’ e singolo ammortizzatore. Niente ABS ma sistema di frenata combinato CBS di serie.
BACK TO BASIC Le differenze con il fratello maggiore sono tante da rendere l’Honda SH Mode un nuovo modello. Se si escludono il motore e le linee ispirate l’uno all’altro, questi due ottavo di litro hanno poco in comune. Motivo? Rivolgersi ad un pubblico giovane, traduci abbassare i costi senza rinunciare alla qualità che da sempre caratterizza la Casa di Tokyo.
CHEAP AND CHIC Ok, il Mode costa meno ma non rinuncia a quell’abito elegante e raffinato che caratterizza il più costoso SH 125i. Linee vicine e rifiniture eccellenti fanno del prodotto Mode un’alternativa economica, ma elegante al tempo stesso. Per capire il concetto vi basti guardare le cornici cromate dedicate a strumentazione e faro anteriore, gli indicatori anteriori integrati nello scudo o il gruppo ottico posteriore. Stesso concetto per la strumentazione: essenziale, ma bella e funzionale.
LE DIMENSIONI CONTANO Per mettere in sella giovani acquirenti, Honda ha focalizzato l’attenzione sulle dimensioni. L’SH Mode è leggermente più piccolo dell’SH (1.930x665x1.105 contro 2030x740x1.15) e la sella si trova a soli 765 mm da terra. In più, il dato significativo sono i ben 19 kg che i tecnici Honda sono riusciti a togliere in termini di peso in ordine di marcia. Senza dimenticare che sotto la sella, stivi un casco integrale.
UNO PER TUTTI L’unità eSP si conferma gioiello tecnologico e sfida a testa alta tutti i diretti competitor. Facile quindi capire come mai si sia optato per lo stesso motore 125 cc (monocilindrico, monoalbero a 2V e raffreddato a liquido) che tanto è piaciuto sul fratello maggiore. Le piccole differenze in termini di coppia e potenza (12 Nm e 11,4 cv) sono un dato trascurabile. Tutto con il valore aggiunto del sistema Start&Stop che spegne il motore quando ci si ferma e lo riaccende non appena si ruota la manopola del gas.
ECONOMICO, SOLO NEL PREZZO Di fatto il Mode costa meno rispetto al SH 125i: 2.650 euro franco concessionario alleggeriscono meno il portafogli, ma non costringono a rinunce in termini di qualità/affidabilità. Se a questo aggiungiamo costi manutentivi ridotti (vedi freno a tamburo posteriore), consumi sull’ordine dei 47,2 km/litro (50 con il sistema Start&Stop attivato), parabrezza, paramani e doppio cavalletto (centrale e laterale) di serie,allora la scelta di questo prodotto, rispetto a cosa offre il mercato, potrebbe diventare quasi obbligata. Per vederlo non ci sarà da aspettare: sabato 4 e domenica 5 ottobre lo si potrà vedere per la prima volta dal vivo nelle concessionarie Honda.
PICCOLO Sì, STRETTO NO Le sue dimensioni sono decisamente contenute. In sella però l’abitabilità è buona. Anche chi supera il metro e ottanta di altezza può stare tranquillo: la forma del retroscudo è ben dimensionata e non costringe ad arretrare sulla sella per evitare il contatto con le ginocchia. Notevole, poi, la sensazione di sicurezza percepita: dall’”alto” dei miei 170 cm di altezza sul Mode riesco ad appoggiare completamente entrambi i piedi a terra. Insomma, per chi sale per la prima volta su due ruote è un aspetto che infonde grande fiducia. Di contro la sella è un filo dura (anche se ben dimensionata) e la pedana non è enorme, ma la prova delle sei bottiglie d'acqua passa l'esame.
A DURA PROVA Un prodotto di questo tipo si deve provare nel suo habitat naturale: la città. Quale miglior teatro, quindi,di Palermo: strade strette, traffico in abbondanza e percorso ricco di sali-scendi sono state un ottimo banco prova. Il peso ridotto del Mode si avverte subito, tanto che sembra quasi di guidare una cilindrata minore. Piccolo, agile e maneggevole permette di spostarsi comodamente senza troppe fermate anche nel traffico più congestionato o nelle strade più anguste. Se a questo aggiungiamo un raggio di sterzata di 1.9 metri, il gioco è fatto: fare inversione a U richiede lo spazio di una sola corsia, eccellente!
VERDEVeniamo al motore. Lo abbiamo detto: l’unità è la stessa del fratello SH 125i. Quello che ci ha sorpreso? Il suo funzionamento, soprattutto rapportato proprio a quei 19 kg in meno di cui vi parlavamo prima. Si accende la luce verde: l’SH Mode parte con uno scatto buono, spinge con un erogazione fluida e dolcissima, e, grazie ad un discreto allungo, si raggiungono velocemente velocità a tre cifre. Anche il confort di marcia è a un buon livello: vibrazioni quasi inesistenti e sospensioni capaci di assorbire bene le asperità del manto stradale. Il singolo ammortizzatore posteriore non è il massimo, ma nell’utilizzo cittadino non fa rimpiangere la dotazione più ricca del fratello maggiore.
ARANCIONE E’ forse sul lato freni che si avverte maggiormente la differenza di questa declinazione Mode dell’SH. Ottimo l’anteriore (singolo disco da 220 mm) che frena deciso e permette di modulare bene la frenata. Lo sforzo alla leva è pochissimo, ottimo per chi ha le mani piccole e poca forza come le ragazze: freni forte usando solo un dito. Diverso il discorso freno posteriore: la leva ha la corsa più lunga e bisogna “strizzarla” un po’ più a fondo. Grazie al sistema di frenata combinata, la leva posteriore attiva anche la pinza anteriore, ma la frenata è meno pronta e si allunga un po’. Ci è piaciuto molto, invece, il fatto che il sistema CBS lasci completamente indipendenti le due leve. Difetto tipico di questa tipologia costruttiva. Da questo punto di vista è eccellente!
ROSSO Fermo al semaforo. Il motore si spegne. E’ il sistema Start&Stop (disinseribile con comando al manubrio) che interviene. Dolce, silenzioso, magnifico. Sì, non voglio esagerare: funziona talmente bene che per me è già un “must i have”. Quando poi si riparte, silenzioso, alla minima rotazione della manopola del gas riaccende il motore in un attimo, quasi non te ne accorgi! E’ proprio il caso di dirlo: provare per credere!
CI CONSOCIAMO? Chiudiamo parlando di uno degli aspetti più importanti oggi: i consumi. La Casa dichiara 50 km litro con Start&Stop inserito. Dalla nostra possiamo dire che dopo oltre 60 chilometri, di cui più della metà fatti con il passeggero, e (quasi) sempre a gas spalancato, la lancetta è scesa di pochi millimetri. Insomma: vero è che il serbatoio è di soli 5,5 litri, ma altrettanto che l’automoniadi 275 km (rapportati agli spostamenti cittadini) vi farà dimenticare il viso del vostro benzinaio! Il limiti viene piuttosto dal fatto che al self service è quasi impossibile che ci stiano 10 euro: occorre farne 5.
GIOVANE, MA CON I PIEDI PER TERRA Tirando le somme l’Honda SH Mode centra l’obiettivo. Costa meno rispetto al fratello maggiore, è ancora più facile da guidare. Si rivolge a un pubblico giovane, ma lo fa con i piedi ben saldi per terra. Offre tutta la qualità della Casa di Tokyo, chiedendo in cambio poche rinunce, l’ABS infatti non è disponibile.