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Prova

Honda MSX 125


Avatar di Luca Cereda, il 10/06/13

11 anni fa - La motardina tascabile facile per tutti

Si guida in totale spensieratezza ed è in tutto e per tutto una motard in scala ridotta. La Honda MSX 125 strizza l'occhio agli sbarbatelli e fa ringiovanire i più grandi

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ESPORTATA In Giappone esiste dal 1963, si chiama Monkey ed è un cult tra i giovanissimi, che la personalizzano nelle più svariate maniere. Per l’Europa (e non solo), Honda ha pensato a una sorta di riedizione moderna della Monkey, la Honda MSX 125. Cambia il nome, l’estetica e si rinnovano le tecnologie ma il succo è lo stesso: una fun bike ultracompatta che strizza l’occhio agli sbarbatelli, finendo con il far tornare ragazzino anche chi, ormai, è in età matura.

DNA DELLA CASA L’aspetto è da Honda vera, soltanto in scala ridotta. Guardando e toccando la Honda MSX 125 nulla fa pensare a un giocattolo. Il design è curato, materiali e assemblaggio pure; sette tipi di plastiche differenti e i 13 pezzi che ne compongono l’abito lasciano spazio alla fantasia di chi vuole cimentarsi in trasformazioni. Ma è una moto dannatamente compatta, per non dire mignon, e per questo un azzardo. Si guida dai 16 anni in su; il problema, però, non di età ma piuttosto di misure. Di chi monta in sella, soprattutto.

TAGLIA XS Le misure della motardina, invece, fanno pensare che la MSX 125 sia passata sotto il laser di Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi:  da estremo a estremo è lunga in tutto 176 cm, con un interasse di soli 120 cm. La sella posta a 76,5 cm, al contrario, è a un livello scooteristico e non lontana da certe moto entry-level di cilindrata superiore. Col peso, infine, si torna fuori dall’ordinario, perché per superare i 100 chili serve quasi tutto il pieno (che è di 5,5 litri).

DOPPIO DISCO Telaio monotrave in acciaio, forcella a steli rovesciati da 31 mm e monoammortizzatore sono le architravi del progetto tecnico, accompagnato da una ciclistica in cui spiccano le ruotine da 12’’, ma dalla gommatura cicciotta (misura 120/70 e 130/70) e un impianto frenante interamente a disco (da 220 mm con pinza a due pistoncini all’anteriore e da 190 con pinza a singolo pistoncino al posteriore).

MOTORE E PREZZI Il cuore è un monocilindrico 2 valvole raffreddato ad aria da 125 cc, che eroga 10 cv di potenza massima e quasi 11 Nm di coppia. Quattro sono le marce da ingranare, di più non servono. La Honda MSX 125 è già in vendita, al prezzo di 3.100 euro, nei colori bianco o nero. A dimostrazione del fatto che per comprarla bisogna fare una scelta forte, di divertimento e originalità. E non considerarla semplicemente un’alternativa al solito scooterino.

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COME VA Passato l’imbarazzo iniziale di sentirsi – citazione del collega Sardi – un po’ come l’orso Yoghi sul triciclo di Bubu, inizia il divertimento. Perché dare del tu alla Honda MSX 125 è questione di secondi, non minuti. Per chiunque. Il diametro di sterzata di un compasso, il peso piuma, tutto contribuisce a un’immediata sintonia che fa scattare la voglia di scorrazzare a zonzo per Milano. Cancellando anni a manciate dalla carta d’identità.

ARRETRAMENTO L’unico imbarazzo è nel rapporto con la sella. L’ideale sarebbe affondare le terga in trincea, così da assumere la posizione migliore per il bilanciamento complessivo, ma mi ritrovo scomodo: la triangolazione di braccia e gambe con pedane e manubrio non è naturale (chi scrive ha un’altezza nella media…) e perciò tendo a scivolare un po’ più indietro per sentirmi a più mio agio. Il più delle volte succede senza che me ne accorga. Anche perché la testa è impegnata a fare altro: strapazzare la Honda MSX 125, che va in piega con velocità e facilità irrisorie.

CICLISTICA OK A saggiare la sua agilità ci pensa il set della prova: la circonvallazione e il centro storico di Milano, nel vivo pomeriggio di un giorno feriale. La MSX 125 sguscia tra le auto coda come uno scooterino, anzi meglio. Con in più il piacere delle marce e di una ciclistica sorprendente, che regala sempre la sensazione – malgrado le dimensioni ipercompatte – di viaggiare su un mezzo ben bilanciato, stabile e sicuro. Anche l’accoppiata ruota piccola e gomma generosa dimostra di non subire eccessivamente il pavé o i tanto odiati binari del tram.

MOTORE NELLA NORMA Partendo da fermi il motore non ha uno spunto da centometrista. Certamente più gratificante è la ripresa di questo ottavo di litro, i cui limiti nelle prestazioni sono perfettamente coerenti col target giovanile della MSX125, che fondamentalmente piace per la leggerezza e spensieratezza con cui si guida. E, casomai vi lasciaste scappare la mano, contate pure sulla frenata anteriore: pelando appena con due dita la leva corre per un attimo a vuoto ma come si accenna la stretta il freno mostra tutto il suo mordente.

INVASIONE DI SCIMMIE? Dunque, dobbiamo prepararci a un’invasione di Monkey, anzi, di MSX 125? Ora come ora vien difficile pensarlo: troppo radicale per l’utenza media italiana, non solo per le dimensioni gnomiche ma anche per la capacità di carico limitatissima (il sottosella è zero). Per altri, invece, potrebbe rappresentare un gustoso sfizio o un primo passo verso moto di stazza e cilindrata superiore. Ma la MSX è soprattutto una motina esteticamente piacevole, che strappa sguardi incuriositi e che, per i teenager di oggi, rappresenta un fenomeno nuovo. Quindi, guai a sottovalutare l'effetto-moda...

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Pubblicato da Luca Cereda, 10/06/2013
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