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Honda CBR125R & CBR250R


Avatar Redazionale, il 14/03/11

13 anni fa - In sella alle nuove sportive pensate per gli appassionati di sedici e diciotto anni

Honda rinnova la CBR125R e le affianca un'inedita CBR250R monocilindrica. Le moto condividono l'estetica e si differenziano per la tecnica, ma per entrambe i segni distintivi sono la facilità di guida e prestazioni adeguate

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DOPPIA CONCORRENZA Il motivo per il quale il mercato della moto tradizionale soffre della mancanza di nuove leve è duplice: da una parte c'è la concorrenza dello scooter, sostanzialmente perché più comodo e pratico, dall'altra tutta una serie di svaghi per i quali due ruote e un motore servono a poco, basta un computer, o una console, e il gioco è fatto... All'estero la situazione è un po' diversa, la così dette "motoleggere" piacciono di più dello scooter e i ragazzini ancora amano arrivare il prima possibile alla moto "vera". In Italia, invece, lo scooter la fa da padrone e - spesso - il passaggio alla moto avviene (se avviene) dopo una formazione fatta di ruote basse e variatore.

INVERSIONE DI TENDENZA Yamaha prima (con la R125) e Kawasaki poi (con la Ninja 250R) hanno provato a cambiare la situazione, con buoni risultati e ora anche Honda prova a invertire la tendenza lanciando due nuove CBR/R di piccola cilindrata equipaggiate con moderni motori a 4 tempi e vestite con un look decisamente piacevole e "europeo"; perlomeno più di quanto non avesse la CBR125R venduta finora. Questa, infatti, pur essendo ottima dal punto di vista tecnico aveva il difetto di mostrare forme un po' troppo minute. Non solo nella sezione striminzita delle gomme, ma più in generale della moto, evidentemente pensata per altri mercati e non per i corpulenti ragazzotti del Vecchio Continente...

GEMELLE DIVERSE Honda deve aver capito la lezione e, ora, la CBR125R ha finalmente il phisique du role per far impazzire qualche sedicenne fresco di patente A. Con le stesse linee, poi, la casa di Tokyo ha deciso di lanciare anche la CBR250R; questa condivide con la sorella da un ottavo di litro solo l'estetica, mentre la tecnica è stata progettata specificatamente per lei e, in pratica, l'unico punto di contatto con la sorella minore è l'architettura del motore, in entrambi i casi monocilindrico, a 4 tempi raffreddato a liquido e con l'iniezione elettronica.

ALLUNGA IL PASSO Sotto le nuove vesti della Honda CBR125R non si nascondono novità particolari rispetto alla moto che va a sostituire. Il motore è lo stesso, accreditato di 9,8 kW (circa 13,3 cv) a 10.000 giri e 10,4 Nm a 8.000 giri, così come il telaio in acciaio a doppio trave discendente, mentre cambiano leggeremente le quote caratteristiche: il passo cresce di 16mm (1310 totali) e l'avancorsa di 2 (90mm), ma anche le dimensioni generali sono maggiori (1946x704x1089 mm). Di conseguenza cresce anche il peso che arriva a 137 chili in ordine di marcia, circa 10 in più di prima.

ACCORCIA LE SOSPENSIONI Le sospensioni rimangono di tipo tradizionale, ma cambiano un po' le specifiche tecniche della forcella - che "scende a 31 mm e 120 mm di escursione, da 35 e 132 della precedente CBR125R - e del monoammortizzatore, non regolabile e con corsa ridotta da 150mm a 126mm. In compenso la nuova CBR d'accesso risolve il maggior "problema" estetico della moto che va a sostituire e cioè la sezione degli pneumatici, che passano da dei poco sportivi 80/90 ant. e 100/80 post. a dei più gratificanti 100/80 e 130/70. Cambiano ance le ruote, che da sei razze passano a cinque, mentre non c'è alcuna modifica per i freni, che utilizzano ancora un disco singolo anteriore da 276 mm e un disco posteriore da 220 mm.

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CILINDRATA E POTENZA DOPPIE Come detto, la Honda CBR250R condivide con la sorellina da un ottavo di litro solo l'estetica, mentre tutto il resto è stato progettato solo per lei, a partire dal motore: si tratta di un monociclindrico DOHC a quattro valvole, raffreddato a liquido e dotato di iniezione elettronica. Nella sua progettazione sono stati privilegiati la fluidità e l'erogazione della coppia, piuttosto che la potenza massima, e il risultato sono 19,4 kW (26,4 cv) a 8.500 giri e una coppia massima di 23,8 Nm a 7.000 giri. Giusto per fare subito un confronto diretto (sebbene a distanza) la Kawasaki Ninja 250 R – equipaggiata con un bicilindrico di 249 cc – dichiara 24 kW (33 cv) a 11.000 giri e 22 Nm a 8.200 giri.

SCINTILLA ALL'IRIDIO La CBR250R è un modello completamente inedito per il mercato italiano ma Honda non nasconde che, in realtà, questa moto nasca per altri mercati (è costruita in India e in Tailandia), dove una 250 è considerata quasi un'ammiraglia per l'utente medio. Ciò non toglie che la moto possa offrire quanche spunto tecnico anche al motociclista europeo, generalmente assuefatto a meccaniche sportive molto raffinate. Il motore, per esempio, ha il cilindro disassato rispetto al centro dell'albero motore; questo comporta una sensibile riduzione delle perdite per attrito laterale del pistone nel cilindro. In più, di serie c'è una candela NGK all'iridio, per ottimizzare consumi e regolarità d'accensione.

MISURE IN CRESCITA Il telaio, poi, pur essendo un classico traliccio in tubi d'acciaio ha una configurazione a diamante con numerose triangolature di rinforzo e particolari attacchi anteriori del motore che aumentano la rigidità ma al tempo stesso smorzano le vibrazioni trasmesse dal monocilindrico alla struttura. Le gomme sono di grande sezione (110/70 ant. e 140/70 post.), mentre l'impianto frenante utilizza un disco anteriore da 296 mm e uno posteriore da 220 mm. Su altri mercati la moto è disponibile con ABS, ma, incredibilmente non lo è in Italia. Vero è che nel Belpaese l'ABS non è stato ancora capito (purtroppo), per cui probabilmente la moto con più mercato sarebbe comunque quella sprovvista del prezioso antibloccaggio, ma proprio da quel costruttore che aveva dichiarato di voler costruire tutte le moto stradali con ABS, questa scelta pare incomprensibile. Infine, il monoammortizatore posteriore è regolabile in precarico e ha un'escuriosne di 104 mm, mentre al forcella è di tipo tradizionale, non regolabile, con steli da 37 mm ed escursione di 130 mm. La moto pesa 161 kg in ordine di marcia e ha un interasse di 1.369 mm.

COPPIA COMPETITIVA Honda CBR125R e CBR250R, dunque, propongono meccaniche moderne rivestite di un'estetica più vicina ai gusti europei, nonostante alcuni particolari mostrino fin troppo la loro destinazione verso mercati diversi dal nostro, forse un po' meno smaliziati. Il bello è che alcune scelte fatte da Honda in termini di allestimento si riperquotono positivamente sul prezzo di vendita, dato che la piccola 125 costa solo 3.400 euro f.c. (la Yamaha R125, concorrente diretta, costa ben 4.190 euro...), mentre la 250 costa solo 800 euro in più, 4.200 euro f.c., mentre la Kawasaki Ninja 250R "veleggia" praticamente a quota 5.000.

COME VA LA HONDA CBR250R

COME VA LA HONDA CBR125R


Pubblicato da Michele Losito, 14/03/2011
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