Educato lo era già, ma ora lo scooter Honda consuma e inquina ancora meno: a semaforo rosso si appisola da solo e con il verde si riaccende come se nulla fosse, per scattare veloce. Tutto questo grazie all'elettronica, che interviene a spegnere il motore al momento giusto e a riaccenderlo quando serve. Costa solo 250 mila lire in più del modello "normale" e sarà disponibile dal prossimo marzo.
COM’È Odiavamo i benzinai. E il benzinaio, uno in particolare, ci odiava allo stesso modo. Puntuali, ogni sera, ci presentavamo a fare un bel cinquemila di benzina. Ci autotassavamo: mille lire a testa, spesso raccattate in monetine, come se avessimo rubato in chiesa. La Super costava cara, davvero troppo per le nostre finanze di liceali squattrinati. E così si viaggiava in quarta (sulla R4 la quinta non c’era) a 40 all’ora, lanciandoci in folle non appena si intravedeva un semaforo rosso. Una volta fermi si zittiva il motore. Per noi la Fiat Regata Energy Saving, quella che si spegneva da sola, era un sogno irraggiungibile. Già, la Regata ES, l’avevamo quasi rimossa… Ma il passato ritorna e a riproporre la risparmiosa sigla oggi arriva la Honda, che al Motor Show di Bologna ha presentato una versione particolare del suo @ 125/150. La ES, per l’appunto, dotata dello stesso furbo dispositivo della gloriosa antenata.
Già al debutto ci era piaciuto parecchio questo scooter, per cui non abbiamo resistito alla tentazione di saltarci di nuovo in sella. Trastullandoci con il dispositivo che ai semafori lo fa ammutolire. Ce n’era bisogno? Forse no, visto che il quattro tempi Honda da 125/150 cc è uno dei motori più parchi in circolazione. Un paio di minuti inchiodati al semaforo costeranno si è no qualche lacrima di benzina, ma il problema è che in città si perde uno sproposito di tempo fermi a motore borbottante. Meglio fare quattro conti, perché sommando le gocce si fanno i bicchieri, poi le bottiglie…E quando stilla dopo stilla avrete messo insieme due damigiane di senza piombo (circa 120 litri) sarete arrivati al punto di pareggio. Già, perché l’Honda @ ES costa solo 250.000 lire in più della versione normale.
UNA MOLTITUDINE DI SENSORI Una buona notizia, senza dubbio, perché il dispositivo che fa spegnere l’@ durante le soste è davvero interessante e ben realizzato. Ovviamente c’è di mezzo l’elettronica. Battezzato "Auto Idle-Stop" (spegnimento automatico al minimo) il sistema fa capo alla centralina, il "cervello" del motore. A questa arrivano i dati inviati da una moltitudine di sensori, che vigilano sui parametri necessari affinché avvenga l’autospegnimento. Non appena sono tutti d’accordo, il motore si appisola. Ma i soliti sensori sono all’erta. E quando è ora di ripartire, come per magia il motore si risveglia da solo.
UN SISTEMA ATTENTO Perché l’operazione avvenga sempre e bene è necessario l’impiego di parecchie sentinelle: ce ne sono sulla ruota posteriore e sull’acceleratore, altre vigilano sul regime del minimo e sulla temperatura motore. Al sistema non sfugge nemmeno se c’è qualcuno in sella! Ma a coordinare il tutto è la centralina elettronica, che decide se "tagliare" la corrente e far spegnere il motore, oppure se dare un impulso al motorino d’avviamento per farlo ripartire. Il tutto è invisibile a occhio nudo, per cui l’ES appare identico agli altri @.A tradire la nuova versione ci sono solo una spia sul cruscotto e un interruttore sul manubrio che permette di disinnestare il sistema, oltre alla elegante colorazione bianco perla, un’esclusività di questo ES.
COME VA ci siamo accaniti contro il diabolico congegno dell’Auto Idle-Stop, cercando di coglierlo in fallo. Accendi, spegni, tocca il tastino, riprova, fermati, riparti…niente da fare, l’Honda @ ES va davvero bene. Quello che stupisce è che si spegne proprio al momento giusto, per l’esattezza tre secondi dopo che si è assolutamente fermi con il motore al minimo. Poi si può rimanere in sella quanto si vuole, il motore rimane muto e non consuma benzina. Una piccola spia lampeggia sul cruscotto, avvertendo che il dispositivo è attivato e rassicurando il pilota: il motore non rimarrà addormentato allo scattare del verde… E infatti toccando il gas il monocilindrico quattro tempi scheggia via veloce, per lasciarsi il traffico alle spalle.
PARTE SUBITO È importante sottolineare che non c’è alcuna esitazione nel ripartire, insomma, non bisogna pensarci prima e nemmeno rimanere all’erta. La cartella stampa dice che per riavviare il motore basta ruotare l’acceleratore del 4,4 %, praticamente un nulla. A noi sembra più intuitivo sottolineare come tutti gli scooter a trasmissione automatica abbiano una certa corsa del gas, un momento in cui si accelera a vuoto prima che la frizione "prenda". In questa frazione di secondo, in cui gli altri perdono tempo, per l'Honda @ ES suona la sveglia. In poche parole, non si avverte alcun ritardo nella risposta, come se il motore non si spegnesse.
SEMPRE ALL'ERTA
Tra le caratteristiche dell’Auto Idle-Stop c’è anche quella di evitare crash…a motore spento. A tutti capita, nel bel mezzo di una discussione, di accanirsi sulla prima moto a tiro. La poverina, parcheggiata sul cavalletto, deve subire la solita e innocua tortura. Si gioca con i comandi elettrici, si palpeggia la frizione, si ruota il gas. Con l’Honda @ ES potrebbe essere fatale. Già ci immaginavamo lo scooter schizzare via come i cavalli al Palio di Siena (quando perdono il fantino). E invece no, perché il famoso sensore sotto la sella evita che l’@ riparta. Oltretutto il dispositivo funziona solo nel caso in cui si siano superati i 10 km/h e che il motore abbia raggiunto la temperatura di 60°. Ovviamente per evitare che @ si spenga a freddo, mentre si chiude la serranda del box. Importante anche il fatto che luci, frecce, clacson e stop rimangano normalmente in funzione anche durante i pisolini dello scooter Honda.A CASI ESTREMI
Lo spegni/accendi automatico funziona anche nelle brevi soste in cui ci si allontana per pochi metri dalla moto: l’esempio più eclatante ci sembra il pit stop per comprare il giornale all’edicola sulla strada. Infatti, quando si torna a bordo il solito sensore sotto la sella "legge" la presenza del pilota. Convinti? Non ci si dovrebbe mettere poi tanto a risparmiare le famose due damigiane di benzina verde. Le situazioni in cui entra in gioco il dispositivo sono innumerevoli. La più temibile è la chiamata al telefonino. Solleticati dal vibracall, ci si stoppa al volo, si sfila il casco e via, quattordici minuti e cinquantanove di chiamata. Tanto paga l’altro…sì ma intanto siamo rimasti col motore al minimo tutto il tempo. Con Honda @ ES si rimedia anche a questo.